Problemi con gli amici del mio ragazzo
Buongiorno, sono una studentessa di 23 anni, il mio ragazzo ha un anno in più di me e stiamo insieme da tre anni. Tra di noi il rapporto è sempre andato bene e siamo innamorati e felici, tuttavia c'è un problema che mi genera ansia e preoccupazione: i suoi amici, o meglio il suo modo di porsi con loro. Mi spiego: i suoi amici sono un gruppo molto chiuso, benché molto affiatato, io sono stata accettata da loro quelle rare volte che vi ho passato del tempo insieme (io ho miei amici e i miei hobby a cui dedicarmi). Qualche mese fa non ho partecipato ai regali per i compleanni di alcuni suoi amici perché davvero troppo costosi e da lì loro mi hanno esclusa, si sono irrimediabilmente offesi e non mi hanno nemmeno invitata alla festa a sorpresa per il compleanno del mio ragazzo qualche settimana dopo. In tutto questo io ho litigato pesantemente con la sua migliore amica, fidanzata felicemente da anni, quindi non innamorata del mio ragazzo, che però è sempre stata molto gelosa e invadente nella nostra relazione; ci siamo sempre mal sopportate, soprattutto dopo che anni fa mi disse che lui si sarebbe stancato di me. A me sta bene non frequentarli, sia perché mi sono sembrati venali e immaturi (non hanno affrontato un discorso serio con me, mi hanno semplicemente esclusa),sia perché ho i miei interessi e i miei amici, ma il mio ragazzo non ha mai voluto prendere una posizione e non mi ha mai difesa nemmeno dalle cattiverie (e ce ne sono state diverse) della sua migliore amica. Probabilmente già non prendere una posizione è un agire in se', in quanto denota la sua incapacità di sostenermi in questioni importanti (se la tua migliore amica mi insulta tu le devi dire che non deve permettersi e che non deve intromettersi in un rapporto che non la riguarda, non perché io non ne sia capace, ma per una questione di principio). Lui è molto buono e mi vuole bene, ma questo suo difendere e giustificare sempre loro e mai tenere la parte a me comincia a rendermi triste, al punto che ho iniziato a non avere più voglia di impegnarmi tanto nel nostro rapporto perché non mi sembra giusto verso me stessa dare il meglio di me senza ottenere niente in cambio. Ho quasi l'impressione a volte di essere sostituibile, irrilevante, di passaggio. Vorrei solo che lui mi sostenesse pubblicamente: se non lo fa ora con i suoi pari come potrà farlo in futuro per questioni maggiori, magari con la sua famiglia di origine? (Con la di lui famiglia va tutto benissimo, è solo un esempio). Ringrazio per l'attenzione, mi scuso per essermi dilungata.