Buongiorno,
mio figlio di sei anni ha problemi con la defecazione , si fa la cacca sotto e rifiuta di andare in bagno, questo ovviamente anche a scuola, quando deve fare la cacca lui si apparta, per la pipi invece nessun problema, si reca in bagno tranquillamente. vorrei sapere cosa possiamo fare e dove possiamo portarlo qui in prov di latina o a roma. grax
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22 NOV 2016
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Gentile Alberto,
Si rivolga innanzitutto al servizio di Neuropsichiatria Infantile, dove troverete una équipe di psicologi e neuropsichiatri infantile che possono valutare la situazione di vostro figlio nella globalità ( considerando la storia di vita, sintomo attuale, intensità, frequenza, contesti di manifestazione è motivi), pianificare un modo per farvi fronte ed eventualmente, in assenza di risposte positive procedere con accertamenti medici che solitamente sono un po' fastidiosi e vengono proposti se il sintomo è resistente al trattamento, proprio per verificare che non vi siano cause organiche.
Nel suo caso, vista la descrizione del caso, inizierei con una valutazione psicologica.
Resto a disposizione,
Dr.sarà courrier
23 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buona sera Alberto,
Spesso i bambini esprimono con il corpo ciò che non riescono a dire a parole. Penso sia quindi importante, dopo aver escluso cause e fattori organici comprendere il significato che vi è dietro il sintomo di suo figlio. Vista l'età credo che la cosa migliore sarebbe una terapia familiare che vi consenta una chiave di lettura che tenga conto di vari fattori.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti.
23 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alberto,
innanzitutto sarebbe importante sapere se stiamo parlando di "encopresi" primaria oppure secondaria quando il controllo degli sfinteri è stato precedentemente acquisito in maniera adeguata e poi è stato perduto.
Occorre prima escludere cause organiche e per questo serve un controllo da parte del pediatra o del neuropsichiatra infantile.
Le cause psicologiche possono riguardare un disagio del bambino per problemi nei rapporti familiari o anche ansia e aggressività associata ad un disturbo oppositivo provocatorio o a un disturbo della condotta.
Il suggerimento è per una terapia familiare di tipo cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
23 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Alberto,
prima cosa faccia fare degli esami medici per escludere disfunzioni del controllo sfinterico.
In assenza, le consiglierei di rivolgersi ad uno/a psicoterapeuta cognitivo-comportamentale per avviare un trattamento specifico sul controllo fecale ( desensibilizzazione sistematica, regolazione dell'emozioni, tecniche di rilassamento e di autocontrollo).
Per qualsiasi delucidazione,
resto a sua disposizione.
Psicoterapeuta Marina Cutolo (napoli)
22 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Alberto, ne parli innanzi tutto con il pediatra e se non emergono problematiche fisiche legate al controllo sfinterico potrebbe contattare un terapeuta sistemico familiare e avviare un percorso di consulenza volto a superare la difficoltà evolutiva di suo figlio. Nel frattempo mi chiederei come genitore se ci sono stati cambiamenti o avvenimenti difficili legati all'inizio di questa manifestazione di disagio. Le consiglierei di rivolgersi ad un terapeuta familiare perché il bambino attinge risorse per superare le sue criticità proprio dal nucleo familiare e lavorando tutti assieme si attivano attenzioni e risorse in grado di rasserenare il bambino.
22 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Caro Alberto,
per prima cosa segnalerei la questione al pediatra per capire se ci sono degli accertamenti clinici che possiate fare che potrebbero essere utili per dipanare la questione. In secondo luogo proverei a rivolgermi ad un terapeuta specialista in infanzia. Può chiedere contatti al suo pediatra a cercarne uno anche qui utilizzando il portale di Guidapsicologi.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,