Il mio ragazzo è figlio unico, 32 anni, uscito da una convivenza di 4 anni in cui la ex aveva tagliato tutti i rapporti coi suoceri per incomprensioni che nessuno ha mai capito. Il padre è una persona semplice, silenziosa e adesso anche depressa per la sua situazione lavorativa (mobilità). La madre è una persona buona ma che vuole sempre essere al centro dell'attenzione e ha sempre voluto avere il "potere" sulla vita del figlio: chiama e invita da sempre gli amici del figlio, esce come se avesse 20 anni (se fosse per lei lo farebbe sempre col figlio), si prende tutti i meriti di ciò che nella vita di coppia hanno fatto, quando qualcuno racconta qualcosa lei deve sempre raccontare la propria esperienza che è sempre migliore di quella deglio altri, il figlio si confida con lei, ecc. Mi viene detto che da sempre sono abituati così, che hanno un rapporto stretto. Io invece vedo che il mio ragazzo è spesso "seduto" nei suoi rapporti, non va mai oltre con gli "amici", quando ci sono i suoi interagisce poco con gli altri e tutto questo dialogo tra loro 3 sinceramente non lo vedo... Insomma vedo che delle conseguenze negative questo rapporto tanto fantastico ha avuto. Ad ottobre scorso stavo organizzando una festa di compleanno a sorpresa per il mio ragazzo. Sapevo che loro sicuramente si aspettavano di venire però a me questo non sembra normale in una festa in un pub con amici e coetanei. La chiamo e le spiego che c'è la festa, che siamo tutti amici e coetanei, che io per mia abitudine avrei fatto con loro genitori una cena in separata sede, ma che se vogliono possono venire anche portando altre coppie di amici loro. Io non parlo apertissimamente ma lei capisce il mio messaggio e si offende anche se lei sostiene di no, che tutti gli amici di Cristian sono abituati a vederli ma che se io la penso così possono farsi da parte. Alla festa non sono venuti però da quel momento non mi parla, quasi non mi guarda in faccia. Continua a dire al mio ragazzo/suo figlio che un pochino ci era rimasta male per quello, ma che non ce l'ha con me, che a me ci tiene e le dispiace se il rapporto si è allentato. Dimenticavo, si è allentato perché dopo che il mio ragazzo mi prometteva di passare la domenica insieme, mi si presentava coi suoi e dopo tutto un inverno così io avevo messo dei paletti e avevo raccontato tutto il mio pensiero su di lei al mio ragazzo. Mi aspettavo che mi avrebbe lasciato o che si sarebbe arrabbiato molto, in realtà aveva ragionato e aveva concordato su alcune mie osservazioni e dopo un po' aveva parlato ai suoi e gli aveva spiegato che lui pur volendo del tempo anche con loro voleva farsi la sua vita. Comunque dopo la festa di compleanno (chiaramente dopo la festa a sorpresa gli ho raccontato di quella telefonata) lui cerca sempre di fuorviare, il problema lo vede ma non lo affronta. Io cerco di far finta di niente, di andare alle cene di famiglia, essere gentile con loro, però spesso crollo col mio ragazzo e sento lui sia a me che a lei dica che abbiamo ragione. Cosa dovrei fare adesso? Parlarle e dirle che mi rimangio tutto anche se in realtà avevo detto solo un decimo d quello che penso e sono cose che penso davvero? Oppure continuare sulla mia strada, cercando sempre un dialogo normale con loro, facendo finta di niente del passato? Prima o poi le passerà?
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21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buongiorno Mari,
la situazione sicuramente non è semplice, ma deve cercare di non fare l'errore di passare dalla parte del torto dicendo cose che potrebbero compromettere il suo rapporto con i suoceri e anche con il suo compagno. E' chiaro come il rapporto madre/figlio abbia delle dinamiche che potrebbero rovinare i rapporti. Un consiglio è cercare di andare da un terapeuta di coppia per fare in modo che possa aiutare entrambi a capire e gestire i sentimenti dell'altro. Il suo fidanzato si trova tra due fuochi e fatica a fissare dei confini, anche se spesso le dà ragione, e lei non riesce a capire questo comportamento permissivo di lui.
Contattate un professionista che possa sostenervi in questo momento.
Un saluto e nel caso mi contatti.
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se
28 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissima Mari, mi pare che Lei sia decisamente infastidita dal peso che i suoceri esercitano sulla vita del suo ragazzo e indirettamente sulla coppia. Mi sembra importante che Lei prenda in considerazione ciò che sente e ciò che pensa sapendo che se lo esprime crea dissapori, se non dice nulla, Lei sta male.
Auguri!
Piera Campagnoli
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23 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Mari,
Certamente il rapporto che descrive tra il suo ragazzo e questa suocera onnipresente e “Prima Donna” è faticoso da gestire, poiché non permette lo spazio ad un terzo, meno che mai se questo terzo (in questo caso Lei) cerca di esprimersi e di rivoluzionare un equilibrio che è sempre stato gestito in maniera simbiotica tra madre e figlio.
Lei ha la possibilità di parlare con il suo fidanzato, dovrebbe essere suo il ruolo di modificare il rapporto con la madre, così invadente ed asfissiante. Il punto è se lui condivida la stessa esigenza, di trovare uno spazio di coppia libero da intrusioni da parte della famiglia di origine e se, poi, abbia le risorse necessarie per cambiare effettivamente la situazione, nel momento in cui la madre opporrà resistenza.
Il lavoro da fare è quello di trovare la giusta distanza, tra la fusione ed il disimpegno, diventando capaci di essere vicini ma nel rispetto dello spazio di ognuno. Soffocare il suo bisogno di uno spazio di coppia più confinato, di certo non farà sparire il problema, piuttosto potrebbe far crescere il suo malcontento ed il senso di intrusione. Parlare chiaro sicuramente è una carta che può essere giocata, spiegando anche che non si vuole annullare la presenza dell’altro, ma ridefinire le distanze, tenendo ben presente, però, che possiamo agire sul nostro volere e non su quello degli altri.
In fondo, lei ha già dato degli input alla suocera e parlato con il suo fidanzato…mi chiedo, mentre cerca di scalfire la coppia madre-figlio e di guadagnarsi il proprio ruolo tra di loro, che spazio possa trovare il suo volere e l’appagamento dei suoi bisogni per ciò che lei vorrebbe nella coppia.
21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Mari, buon giorno!
Comprendo bene il suo disagio. Mi pare che lei comunque abbia preso posizione esprimendo il suo pensiero sia al suo ragazzo sia alla madre. Io credo che a questo punto sia importante che lei si chiedo cosa vuole per lei veramente..... Capendo cosa desidera per se stessa, riesco a trovare la strada da percorre con dignità, onestà, serenità. Le relazioni offrono una grande possibilità di crescita e lei in questo momento, grazie a tale esperienza, è in evoluzione. Si ricordi che attraverso la sua felicità passa la felicità dell'altro. Per qualsiasi domanda, informazione, sono disponibile.
Cari saluti
Dr.ssa Agnese Lanatà
Psicologo clinico/Psicoterapeuta Bologna
21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Mari
che suoceri!!! Diciamo che soprattutto con questa suocera qui la vita sarà dura.
Non credo che sia possibile farla cambiare, soprattutto per il fatto che lei non vuole cambiare, non ci pensa nemmeno e va avanti convinta delle sue ragioni ed aggrappata al suo egoismo infantile di non voler essere e, tantomeno, diventare una donna matura.
Certo che tu non devi chiedere per nulla scusa ne altro, ci mancherebbe, dal momento che non hai mica fatto nulla di male.
Credo che la situazione sia modificabile e migliorabile solo se il tuo ragazzo saprà portare avanti modalità autonome di decisioni e di fatti e che sia lui ad assumersi il compito di sganciarsi da questa mamma onmipervasiva.
Tu puoi solo farti aiutare casomai da un terapeuta ad affrontare questa situazione difficile.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta
21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Mari, hai preso una posizione decisa rispetto alla mamma del tuo ragazzo, sei stata chiara e hai sopreso questa donna che crede di poter controllare tutto. Lei ci è rimasta male perchè un'altra donna si è frapposta fra lei e suo figlio, minando il loro rapporto "simbiotico".
Il suo ragazzo è dibattuto tra due amori diversi:quello per la fidanziata e quello per la mamma.
Sia coerente con sè stessa, prosegua sulla strada che ritiene più giusta e corretta, solo così non avrà rimpianti e si confronti con il suo ragazzo.
un caro saluto
dott.ssa Monica Salvadore
Psicologa-Psicoterapeuta
21 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Mari, il tuo comportamento verso i suoceri al compleanno è stato chiaro e anche corretto per cui non puoi "rimangiarti tutto". È normale che la mamma del tuo ragazzo ci sia rimasta male, lei è abituata ad avere un rapporto direi "simbiotico" con il figlio e un distacco non è facile, anche se da quanto scrivi non si sta muovendo a sfavore della vostra relazione. Per quanto riguarda il tuo ragazzo, sta iniziando solo ora a prendere consapevolezza del suo modo di vivere il rapporto con i suoi genitori ed in particolare la mamma. Per tale motivo è normale che dentro di lui si alternino emozioni contrastanti, deve fare chiarezza in se stesso rispetto a due amori diversi:quello per te e quello per la mamma. Al tuo ragazzo potrebbe essere utile un supporto psicologico, anche se questo può essere proposto quando sarà più motivato; a te consiglio di continuare così come hai fatto: rispetto, accoglienza e chiarezza. Cordiali saluti, dott.ssa Maria Giulia Mercuri, Ascoli Piceno e Grottammare
20 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Gentile Mari,
tra le due opzioni finali che lei pone penso che senza alcun dubbio debba essere scelta la seconda cioè continuare ad essere formalmente corretta ed educata con i suoceri senza rimangiarsi nulla.
Inoltre, poiché il suo ragazzo in più occasioni sembra dare ragione a lei ma è in difficoltà nel tracciare confini più netti alle ingerenze dei suoi genitori e soprattutto della madre, lei può restituirgli che, senza nulla togliere all'affetto per loro, questo suo deficit di assertivita' rischia di compromettere già a partire da adesso e a maggior ragione in futuro la vostra relazione di coppia per cui è opportuno chiedere un supporto psicologico per farsi guidare nell'ottimizzare il modo come gestire il rapporto con i suoi genitori senza ferire nessuno.
L'augurio è che il suo ragazzo le dia ascolto.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
Medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna ( Salerno ).
20 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Mari,
penso che sia stato onesto da parte sua dire ciò che pensava, e corretto cercare di farlo in modo pacato, quindi credo che non debba rimangiarsi nulla. Anzi, il suo intervento può essere un primo passo verso una presa di consapevolezza da parte del suo ragazzo del rapporto che vive con i suoi genitori. E' un sano che abbiate come coppia i vostri spazi privati e momenti da condividere con gli amici, senza intrusioni da parte dei suoi "suoceri". Sembra però che il suo ragazzo però viva con difficoltà la separazione da loro, e bisognerebbe capire il perché, che sicuramente è da rintracciare nella storia della famiglia. Penso che a questo scopo sarebbe utile per lui rivolgersi ad uno psicoterapeuta, lei può fargli questa proposta ed eventualmente accompagnarlo, almeno al primo incontro.
Spero di esserle stata di aiuto. Cordialmente,
dott.ssa Isabella Di Paoli