Perché non riesco ad instaurare un rapporto di fiducia, stabile e duraturo?
Sono una ragazza di 21 anni.
da quando avevo 15 anni ho sempre avuto molte relazioni, la maggior parte delle quali brevi e basate principalmente sul sesso.
Il mio problema sta nel fatto che appunto non sono mai riuscita a instaurare un rapporto stabile, duraturo e di fiducia con un uomo. È da questo problema ne derivano mille altri: insicurezza, depressione, ansie, poca autostima per quanto obbiettiva mente sono una ragazza carina e simpatica.
Per quanto paradossale riesco solo ad affezionarmi e quindi voler uscire con uomini che mi trattano con poco rispetto, sono distanti, vogliono principalmente portarmi a letto. Uomini con cui instaurò un rapporto molto superficiale.
Quando invece inizio ad uscire con un ragazzo che è seriamente interessato a me, mi vuole bene, mi cerca, mi fa i complimenti, non è interessato principalmente a volermi portare a letto, ma anzi vuole prima di tutto conoscermi bene, allora cado nel panico.
Questi ragazzi in questione sono sempre stati obbiettivamente attraenti, eccellenti studenti oppure con un ottimo lavoro. Delle persone veramente belle con tutte le carte in regola.
Quindi anche cadendo nel panico, ci sono sempre uscita più volte cercando di calmarmi, di apprezzarli. Ma solitamente al massimo quinto appuntamento li ho sempre lasciati con delle futili scuse e sentendomi davvero in colpa e depressa.
Per spiegarmi meglio: dopo il primo o secondo appuntamento sono sempre molto felice, entusiasta di poter conoscere un ragazzo così bravo, bello e interessante, mi sento attratta da lui, voglio andarci a letto, continuare a vederlo.
Poi appena iniziano i primi complimenti, domande intime, segnali che no, non andremo immediatamente a letto insieme e che si, vuole proprio conoscermi meglio perché gli piaccio, ci tiene e si interessa.... Il panico. Crisi di pianto continue a casa, ogni volta, mi distacco sempre di più, mi scompare l'appetito, ho la nausea, non riesco più a seguire la mia routine quotidiana in modo normale, figuriamoci studiare.
Inizio a vedere il ragazzo in questione sotto un'altra luce: irritante, pieno di difetti, troppo magro, basso, alto, grasso. Scompare il desiderio di andarci a letto...
E dopo averlo lasciato mi sento da una parte sollevata, dall'altra malissimo. Perché mi rendo conto che più passa il tempo più questa situazione degenera e influisce negativamente sulla mia vita.
È come un circolo vizioso: desidero profondamente una relazione d'amore, qualcuno che mi dia e a cui posso dare affetto e poi appena lo trovo sono in panico totale.
Riesco solo a continuare un rapporti assurdi con persone che sono il mio opposto in fatto di carattere e interessi e con cui so che appunto non ci sarà mai un futuro. Li mi faccio umiliare, tradire, trattare male come se fosse la cosa più normale del mondo.
Ho perso talmente tante persone che ci tenevano a me... Vorrei poter dare una risposta logica a questo mio comportamento, ma mi sembra impossibile.
ps: ho una famiglia normale, nessuno è divorziato, i miei si amano e sono cresciuta senza apparenti traumi. Una famiglia nella norma, padre un po' assente e madre forse un po' distaccata.
ho sofferto di disturbi alimentari, bulimia, abbondante perdita di peso e abbuffate di cibo... L'andamento di questi disturbi alimentari va sempre parallelo al mio stato sentimentale.