Buonasera, questa cosa mi imbarazza molto ma avrei bisogno di un consiglio..Io e il mio ragazzo stiamo insieme da 3 anni ma ancora ora, quando ci capita di fare l'amore, non riesco a venire durante il rapporto anche se lo trovo molto piacevole. Il nostro rapporto fino ai 2 anni andava alla grande, molto affiatati e molto intimi, ma prima dei 3 anni io lo lasciai per un problema familiare che mi portò a distaccarmi da tutti..per fortuna, soprattutto grazie a lui che mi è stato vicino, dopo 2 mesi siamo tornati di nuovo insieme e da quel momento non ci siamo più separati. Il mio problema è questo, perché durante il rapporto non riesco a venire anche se lo trovo MOLTO piacevole? Ho letto che molte ragazze non vengono con la penetrazione anche se essa risulta molto piacevole, magari sono una di loro? Da premettere che lui è il primo e unico ragazzo con cui sono stata e con cui ho perso la verginità, e anche all'inizio non riuscivo a venire, cioè solo poche volte ma il più delle volte anche se è davvero coinvolgente non riesco ad arrivare all'orgasmo.. Avete qualche consiglio per me? Questa cosa mi fa sentire molto a disagio perché non voglio che il mio ragazzo pensi che non mi ecciti lui o che ci sia ancora qualche problema tra di noi..Io sono una ragazza che pensa molto durante il giorno è questa cosa mi sta portando a crearmi tante paranoie che non mi fanno vivere al meglio i momenti intimi..spero in una vostra risposta buona serata.
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9 MAR 2017
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Buongiorno Chiara,
l'orgasmo non è solo una questione fisica, c'è molto di mentale. Un momento di totale abbandono e, paradossalmente, di egoismo in cui ci si concentra solo su se stessi e si esclude tutto il resto. Dici di essere una persona che "pensa molto" e questo potrebbe tradursi in un non lasciarsi mai completamente andare, nemmeno a se stessi. Hai mai pensato di intraprendere un percorso personale per ridurre le ansie ed i pensieri ? Ad ogni modo, prova questo semplice esercizio: comoda seduta su un divano o su una poltrona, occhi chiusi e respiri profondi, cerca di ascoltare solo il tuo respiro e ogni volta che espiri immagina di scivolare sempre di più dentro una vasca di acqua tiepida e galleggiare. dopo circa dieci minuti (metti il timer al cellulare così puoi non pensare al tempo) riapri gli occhi, ti sgranchisci e riprendi la giornata. fammi sapere. Dott. Glielmi Fabio, Roma
14 MAR 2017
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Cara Elsa, come già sai, l’orgasmo femminile, a differenza di quello maschile, può interessare diverse zone, vaginali e non, e in questo possono esistere delle “predisposizioni”.
La cosa che accomuna tutte le donne è l’orgasmo clitorideo e quindi esterno alla vagina, poiché ogni donna, e quindi anche tu, è dotata del clitoride appunto. Non a caso, le prime esperienze sessuali, di tipo esplorativo e anche autoerotico (che avvengono nelle fasi puberali e adolescenziali) passano sempre anche per la stimolazione del clitoride.
L’orgasmo vaginale (che a sua volta po’ interessare zone interne diverse) ha un meccanismo diverso ed, effettivamente, non si manifesta in tutte le persone e non sempre. Il fatto che non si manifesti può dipendere non solo dalla propria predisposizione di base, ossia dal proprio assetto fisiologico interno, ma anche da un certo stato d’animo che interviene in un determinato momento, o anche da fattori diversi come la qualità della stimolazione, dai movimenti, dalle posizioni, e dal partner.
Ora, se ho capito bene, ci sono due cose: la prima è che qualche volta sei riuscita a provare questo tipo di orgasmo; la seconda e che, di base, senti piacere durante il rapporto sessuale. Mi sembra quindi che alla base ci sia una buona affinità di coppia, visto che il tuo organismo risponde bene al tuo partner, il che è già un buon punto di partenza. Poi, su questa buona base, naturalmente, è possibile apportare dei miglioramenti.
Da questo punto di vista, più ci si conosce, più piacevole risulta l’interazione sessuale; la chiave quindi è arrivare a conoscersi meglio, a comprendere meglio come funzioniamo a livello mente-corpo, quindi esplorare, aggiustarsi meglio, osare e giocare di più. Quanto ci conosciamo? Quanto siamo in grado di entrare in contatto con noi stesse e con le nostre sensazioni profonde? Quanto abbiamo esplorato fino a questo momento (da sole e in coppia)? Nel caso specifico inoltre, è possibile che la timidezza e la riservatezza abbiano potuto in qualche modo porre dei freni? Infine, non dimentichiamo che fare l’amore è soprattutto capacità di condividere con l’altro, di lasciarsi andare e quindi liberarsi dalla morsa dei pensieri e del controllo (che creano rigidità a livello psichico e muscolare) e anche che, se ci portiamo dentro antichi vissuti di rabbia e di chiusura non elaborati, anche la sessualità e il piacere ne risentono (e perciò forse varrebbe la pena aprire delle riflessioni anche in tal senso).
Un caro saluto
9 MAR 2017
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Buongiorno Chiara,
innazi tutto deve sapere che esistono 3 tipi di orgasmi: clitorideo, punto G e vaginale.
L'orgasmo vaginale non lo provano tutte. Tenga conto che per l'orgasmo vaginale si considera nella norma averlo entro 60 minuti di stimolazione adeguata.
In quello che scrive mancano diverse informazioni, che possano portare ad una riflessione pertinente su quello che scrive.
L'orgasmo clitorideo c'è quando si stimola lei? e quando lo fa il suo ragazzo?
L'orgasmo vaginale c'è quanto si stimola lei? e c'è se il suo ragazzo la stimola manualmente?
Non ho capito se l'orgasmo vaginale con lui c'è stato e poi da tempo non c'è più.
Ha fatto dei controlli ginecologici?
Sappia che l'orgasmo non è qualcosa che si cerca, ma che arriva. Anzi cercarlo di solito fa allontanare ancora di più la possibilità di averlo.
dr.ssa Pugno
9 MAR 2017
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Gentile Chiara
Il rapporto sessuale è un momento nel quale vengono meno le difese e ci si abbandona al piacere più intimo. Da quello che si evince hai avuto in questi anni dei problemi personali che probabilmente hanno influenzato un tuo benessere psico fisico. Conoscere oltretutto bene il proprio corpo e le proprie modalità di provare piacere non è una cosa facile e immediata specie quando ci sono degli ostacoli che non permettono di rilassarci mentalmente. Penso che qualche incontro con uno psicoterapeuta non potrà che farle bene per aiutarla a superare il problema. Con i migliori auguri Dottssa maria pizzale
9 MAR 2017
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Gentile Chiara, come tante altre anche l'orgasmo è una modalità di entrare in relazione con l'altro.
Una modalità di essere CON l'altro un tutt'uno.
Si tratta di una delle modalità di condivisione piu intime per eccellenza.
Spesso capita che non si raggiunga questo piacere estremo, seppur il rapporto sia, come dici tu, molto piacevole.
Mi fa pensare che questa 'difficoltà' che tu percepisci come un muro che si pone tra voi due, possa rispecchiarne una più interna, emotiva. Quella di legarsi a doppio nodo, di mostrarsi completamente.
Mi colpisce che tu abbia fatto menzione ad un distacco che hai avuto con tutto e tutti a causa di motivi familiari.
Sono a disposizione, ti consiglio di riflettere sulla possibilità di intraprendere un percorso personale per studiarti un po'.
Dott.ssa Lucia Moglie
Psicologa Psicoterapeuta
Ancona e Osimo