Perché non ha voluto incontrarmi dopo un litigio e sono due mesi che è sparito?

Inviata da SABRINA · 4 feb 2016 Terapia di coppia

Buonasera, la mia storia con lui dura dal 1998. Inizialmente ogni paio di anni metteva un fermo tra noi per poi ritornare dopo qualche mese. Ora gli ultimi 7 anni erano stati una evoluzione, coerenti, felici ed in progressione. Lui molto più protettivo, vero compagno. Ma 2 mesi fa dopo un litigio diciamo sciocco che non è per me il vero motivo non ha voluto incontrarmi per parlarne. È una sua dinamica che credevo scomparsa, risolta. Invece no. Sto lavorando su me stessa seguendo la linea del lasciare andare, del non oppormi e di non fare pressioni perché se non ha desiderio di parlarmi sprecherei solo energie visto i primi contatti cui mi ha messo muro. È frustrante tutto questo a parte il dolore per il distacco improvviso. Nella mia vita ed in famiglia ho vissuto molti "abbandoni" anche involontari delle persone care che mi hanno lasciato come mio padre...e lui mi fa rivivere questo ogni volta..mi affidavo, mi fidavo..ora non so più niente. Perché non vuole parlarmi? incontrarmi? Mi deve bastare questo per andare avanti. Io sento sempre dentro che è l'uomo della mia vita. E' una persona buona ed onesta ma ha questo aspetto che non approvo ed apprezzo....Grazie....

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Miglior risposta 5 FEB 2016

Cara Sabrina
"a volte ritornano"...in questo caso sto parlando di questi vecchi sintomi, di questi vecchi comportament del suo storico fidanzato...pensavamo fossero superati...e invece no!
Credo che il suo lui debba trovare il coraggio di guardare una volta per tutte a questi suoi impulsi "irrisolti" che conducono a comportamenti difensivi di innalzamenti di muro e barriere.
Certo ci saranno cause e difficoltà interiori da risolvere, conflitti, molto da scoprire.
Solo se lui vorrà si potrà giungere a soluzione ed evoluzione del carattere.
Bisogna voler risolvere, ripeto!
Quindi perché non le parla?
In questo momento lei è vista come una nemica e quindi vuole tenerla lontana per difendersi e, contemporaneamente per punirla: "due piccioni con una fava".
Spesso i comportamenti nevrotici hanno una certa "efficacia" a vantaggio di chi li produce.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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16 FEB 2016

Sig.ra Sabrina, buongiorno,
intanto complimenti per essere riuscita a mettere nero su bianco le sue difficoltà, non è così scontato decidere di fermarsi a guardare in faccia il proprio dolore.
Avere la possibilità di chiarire e capire perché dopo un percorso insieme di 17 anni il partner abbia deciso di andare via è importante.
Ci sono avvenimenti sfortunati dove occorre elaborare individualmente le perdite e i lutti che la vita riserva. Nella Sua situazione prenda in considerazione l'opportunità di essere aiutati insieme ad elaborare le difficoltà della coppia.
Il percorso può essere visto anche come un accompagnamento verso la chiusura di un rapporto che vi ha visto crescere insieme ma che ora non rispecchia più per uno o per entrambi la migliore scelta di vita.
Qualora il partner rifiutasse questa opportunità,sarà comunque uno spazio di riflessione utile per Lei.
Le auguro di poter trovare serenità,
Saluti

Dott.ssa Annalisa Scarlata Psicologo a Albenga

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14 FEB 2016

Cara SABRINA
Non si può certo di che questo uomo è un soggetto che trasmette sicurezza.Nella tua vita i suoi passaggi sono stati sempre fuggevoli,lasciando a te una parvenza di affettuoso sentimento.Temo che tutta la storia è stata vista con gli occhi di una donna innamorata e poco realista.A mio avviso il problema non è rappresentato da questo uomo fuggevole,ma da un tuo essere persona indecisa e poco autostimata.L,aiuto di un psicoterapeuta non guasterebbe.
Dr LUCIANO DI RIENZO

Luciano Di Rienzo Psicologo a Avellino

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11 FEB 2016

Buongiorno Sabrina,
leggendo la sua richiesta colgo la necessità di conferme a ciò che lei ha già messo in campo. "Lasciar correre" ciò che in lei causa sofferenza e insoddisfazione non può portare ad un appagamento. Mentre porre l'attenzione su di sé come persona, individuando l'origine del suo dolore, potrebbe indirizzarla verso una relazione soddisfacente che non teme l'abbandono.

Gramaglia Dr. Giancarlo Psicologo a Torino

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5 FEB 2016

Cara Sabrina,
Non esiste una risposta precisa alla sua domanda, più che a questo sarebbe interessante che lei partissie da altre domande: perché ha sempre "sopportato" questa situazione? Cosa l'ha spinta a rimanere legata a una persona così abbandonica continuando a inseguire le sue (seppur non continue) fughe? Rispondere a queste domande potrebbe rappresentare per lei un punto di partenza per attuare un processo di elaborazione e cambiamento di alcune dinamiche che la caratterizzano, approfondendo magari anche gli altri abbandoni che racconta aver subito. Valuti un percorso terapeutico in grando di far luce su queste tematiche e potrà auspicare ad un milglioramento concreto della qualità della sua vita. Le lascio un caro saluto e qualora avesse bisogno non esiti a contattarmi.
Dott.ssa Di Rosa Raffaella
Psicologa clinica e dell'età evolutiva, Psicodiagnosta, Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale a Villaricca (Napoli).

Dott.ssa Di Rosa Raffaella Psicologo a Villaricca

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4 FEB 2016

Gentile Sabrina,
non ci sono elementi sufficienti per comprendere il comportamento di quest'uomo ma, stando anche a quello che dici, sembra che rientri in una sua modalità ripetitiva, un suo schema abituale.
Penso che sei stata molto paziente nell'accettare di stare per tanti anni a fianco di un uomo che, a quanto pare, non ti ha dato molte certezze e potrebbe darsi che questa pazienza e questa devozione che ancora dimostri mascherino un tuo deficit di autostima.
Per questo motivo ed anche per elaborare i tuoi vissuti abbandonici ti consiglio un percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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4 FEB 2016

Cara Sabrina,
il motivo per cui lui non ha voluto incontrarti dopo il litigio credo risieda proprio nel suo classico modo di fare che, come tu dici, è proprio quello di mettere un fermo tra voi e ritornare dopo un pò. In realtà lui è coerente con il suo modo di fare, motivo per cui questo suo comportamento non dovrebbe apparirti più così strano.

Più che altro, da quanto scrivi, risulta molto importante il modo in cui il rapporto con tuo padre e i molti abbandoni vissuti da parte della tua famiglia influiscano sul tuo rapporto con lui (e mi viene da chiederti se è già capitato con altri uomini o in altre situazioni della tua vita).

Credo che per andare avanti sia fondamentale svolgere un lavoro su di te centrato proprio sul rapporto con la tua famiglia... un esperto saprà ben aiutarti a ristrutturare il vissuto dell'abbandono, eliminando quello schema che inconsciamente ti mette nelle condizioni di riviverlo.

Buona vita,
Dr.ssa Ilaria Terrone,Bari

Dott.ssa Ilaria Terrone Psicologo a Bari

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4 FEB 2016

Buongiorno Sabrina, purtroppo non possiamo sapere quali siano le ragioni che abbiano spinto il suo compagno a sparire così all'improvviso. La cosa che mi sento di consigliarle è quella di rivolgersi ad un collega per cercare di lavorare sulla perdita. Possiamo proprio dire che ha bisogno di elaborare il lutto (ovviamente emotivo) per la perdita del so compagno, ma forse anche delle persone care ( come suo padre) che citava nella sua richiesta.
Un caro saluto

dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano - Agrate - San Donato M.se

Anonimo-125892 Psicologo a Milano

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