Ho letto da questi diversi siti ( siti americani che si occupano di salute mentale ) che le malattie mentali sono incurabili ma solo trattabili.
Vi chiedo, a questo punto, che senso ha andare da uno psicologo/psichiatra se poi la malattia mentale ti resta per sempre? A che pro prendere farmaci che non ti curano? Grazie per le risposte :)
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31 MAG 2022
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Buongiorno Alberto,
cercherò di rispondere al meglio al suo quesito. Intanto c’è da considerare la cronicità del disturbo, quanto condiziona le varie sfere individuali e quanta consapevolezza si ha del disturbo. Ritengo che può esserci sempre margine di miglioramento in tali sfere, se ci si lavora con collaborazione. Alcune malattie mentali sono, come dice lei, incurabili, forse con probabile correlazione genetica, ma anche qui ciò non toglie che un percorso psicoeducativo e multidisciplinare possa migliorarne la funzionalità ed il benessere. Mi viene in mente i passi da gigante che si sono fatti ad esempio nella gestione ed integrazione dei disturbi autistici. Sarà sempre autistico? Si, ma forse un autistico con un buon funzionamento che avrà potenziato e migliorato la sua condizione. Se si rimane fermi e immobili dentro l’etichetta del malato mentale, poco si può fare, ma se entra in gioco la consapevolezza del proprio stato e ci si muove dinamicamente a lavorare sulle risorse, qualcosa di nuovo potrebbe fiorire. Penso che questo sia un po’ il senso che chiede e mi auguro che la mia risposta sia stata esaustiva.
Un caro saluto
Dott.ssa Myria Laghi
1 GIU 2022
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Gentile utente,
Ci chiediamo in cosa le sia utile credere ad una fandonia di tale portata.
I sintomi di disfunzione mentale sono curabili nella misura in cui sono trattabili, se ci si pone nella condizione di farsi aiutare
Cordialmente
Studio Associato Dott Diego Ferrara Dottoressa Sonia Simeoli
31 MAG 2022
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Gentile utente, non riferisce la malattia mentale dalla quale lei sarebbe affetto né chi le avrebbe fatto la diagnosi. Detto questo, le faccio presente che sono necessarie una competenza ed una conoscenza specifica ed approfondita per interpretare dei testi scientifici, ammesso che siano tali. Le suggerisco vivamente di non addentrarsi nei meandri della malattia mentale; questo lo lasci fare ai professionisti. Le faccio tanti auguri e resto a disposizione per eventuali chiarimenti in merito. Dott.ssa Daniela Noccioli.
31 MAG 2022
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Salve Alberto, è molto difficile affrontare la sua domanda ed essere brevi. Bisognerebbe affrontare il concerto di malattia , di salute , di qualità della vita. Ad essere sincero personalmente storco il naso anche a sentire parlare di “malattie mentali”. La cultura contemporanea tende a patologizzare tutto e fornire di conseguenza una cura, spesso farmacologica. Non ritengo che sia questa la situazione della gran parte della sofferenza che si vede in terapia. Pertanto anche il concetto di guarigione è fuori luogo. Spesso la sofferenza deriva da schemi mentali e comportamentali rigidi, credenze erronee, maladattive e con la terapia si ha modo di imparare altro e darsi altre possibilità e alternative più funzionali che come conseguenza permettono di stare meglio. Nella vita non si finisce mai di imparare, a volte si starà peggio, altre meglio. Raggiungere il benessere non è un percorso lineare che va dallo stare sempre male allo stare bene in senso assoluto, è un concetto fluido, ci sono periodi migliori e più semplici ed altri più difficili, ma sempre aggiungendo qualcosa che aumenta il nostro bagaglio di esperienze. Sarebbe bello affrontare un argomento così vasto e interessante in maniera più esaustiva. Saluti
Dr Mariano Casella
