Paura di guidare, come uscirne?

Inviata da Giulia · 31 ago 2015 Fobie

Salve a tutti, sono una ragazza di 21 (quasi 22) anni, ed ho paura di guidare. Cerco di spiegarvi meglio la situazione.
Ho preso la patente a 18 anni, quando in realtà non ne avevo davvero bisogno, e adesso mi rendo conto di aver sbagliato. Devo dire che quando andavo a scuola guida non avevo paura di guidare, anzi lo trovavo piacevole. Il problema è sorto pochi giorni prima dell'esame pratico, il giorno dell'ultima guida. Quel giorno il mio istruttore non era presente e guidai con l'altro istruttore della scuola con cui non avevo mai fatto guide. Quella volta fu un disastro, perché mi resi conto che con l'istruttore precedente tante cose non le avevo fatte, mi faceva andare sempre sulla stessa strada, che era sempre molto trafficata, quindi andavo sempre molto piano, e mi faceva parcheggiare sempre nello stesso posto e nello stesso modo. Eppure per lui avrei potuto sostenere l'esame! Ovviamente l'altro collega, che mi fece fare l'ultima guida, disse che forse sarebbe stato meglio rimandare, ma ormai avevo già pagato e volevo provarci. Passai l'esame (non so nemmeno come) e da lì non ho più guidato, se non un paio di volte con mio padre. Sono passati quattro anni da quando ho la patente e non ho il coraggio di chiedere ai miei genitori di farmi guidare perché, dato che l'ultima guida ha rivelato che non so per niente guidare, ho paura di farlo con i miei (almeno l'istruttore ha i pedali) che d'altra parte si scocciano di insegnarmi e quasi preferiscono che io non sappia farlo. I miei sono molto ansiosi e protettivi, e nonostante mi facciano pesare il fatto che non so guidare, in fondo loro sono più tranquilli così, ma adesso io mi sento fortemente a disagio, perché non posso mai uscire se non negli orari permessi dai mezzi pubblici, i miei amici abitano lontano da me... se devo uscire devo farlo sempre di giorno, con pullman e metro, ma frequento l'università e tra studio e lezioni non sempre è possibile (infatti i miei amici si vedono la sera, come tutti i giovani della mia età.. sono io l'unica a non farlo). Non so come uscire da questa situazione. Scusate se ho scritto molto, spero possiate darmi qualche consiglio. Grazie in anticipo.

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Miglior risposta 31 AGO 2015

Cara Giulia,
il consiglio che ti do è di parlare con i tuoi genitori in un momento di calma e ripetere più o meno le stesse cose che ci hai scritto aggiungendo che per avere più autonomia hai bisogno di esercitarti nuovamente alla guida in condizioni di sicurezza e per questo desideri avere il loro appoggio per poter fare qualche altro ciclo di esercitazioni pratiche presso l'autoscuola.
Sei abbastanza grande per capire che questa rinuncia, oltre a crearti disagi pratici, contribuisce a mantenere elevate le tue insicurezze e basso il tuo livello di autostima.
Per quest'ultimo motivo, anche se mi sembri una ragazza senza gravi problemi, ti farebbe bene una esperienza di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio Campagna (Salerno)

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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2 SET 2015

Cara Giulia, difficile poterla aiutare via email... ci provo lo stesso dandole uno spunto di riflessione.. da un punto di vista razionale è consapevole anche lei che le capacità le ha, come anche le hanno riconosciuto i maestri di scuola guida... La blocca l'ansia. Ma l'ansia di chi? Ha scritto che anche i suoi genitori sono molto ansiosi e protettivi... Dovrebbe cercare di fare un lavoro per distinguere le sue paure, le sue ansie, ma anche le sue risorse e il suo coraggio, senza farsi, per dirla terra terra, contagiare da quelle della sua mamma o dei suoi genitori. Non è cosa da poco.. un professionista psicoterapeuta potrebbe aiutarla proprio a fare questo... Spero di esserle stata, nel mio piccolo, utile. E spero di saperla a breve con un volante tra le mani ;) Saluti, Dott.ssa Signorelli

Alessia Signorelli Psicologo a Opera

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31 AGO 2015

Cara Giulia,

Conosco davvero tante persone che, dopo aver preso la patente, la abbandonano in un angolo remoto del portafogli e giurano a se stesse che mai più toccheranno un volante, a meno che non sia di un videogioco. Mi chiedo sempre come sia possibile, non tanto l'ansia e la paura (con cui ho a che fare nel quotidiano), ma per questioni logistiche. Dove vivo io, alle porte di Milano, sarebbe impossibile muoversi senza macchina. Così me la immagino come una ulteriore ansia: incastrare gli orari con chi ti offre un passaggio, avere sempre l'impressione di dipendere strettamente da qualcuno, sapere di avere la possibilità di guidare e non riuscirci. Mi rendo quindi perfettamente conto di quanto sia importante il disagio di avere una patente reclusa nel portafogli.

Come per tutti i problemi d'ansia, l'evitare una situazione aumenta il problema, Il tuo cervello registra, infatti, che ogni volta in cui eviti ti senti meglio, provando sollievo (almeno sul momento), mentre anche il solo pensiero di mettersi alla guida genera disagio. E noi siamo "programmati" per propendere sempre verso il benessere. L'obiettivo è, quindi, quello di spezzare questa catena e lo si può fare in maniera protetta e graduale, attraverso l'aiuto di un psicologo. In genere, i percorsi volti ad aiutare la persona a superare una forte paura o fobia non solo lunghissimi (vale anche per la paura dell'aero, ad esempio). Non consiglio mai orientamenti, perché ognuno ha la sua validità, ma in questo caso credo possa essere di maggior utilità un percorso a orientamento cognitivo-comportamentale o integrato (ossia che usa diversi orientamenti di lavoro, tra cui anche quello cognitivo-comportamentale).

P.s.
Le persone che conosco e che hanno deciso di provare a riprendere a guidare ce l'han fatta,quindi...un grosso in bocca al lupo Giulia, facciamo il tifo per te!

Dott.ssa Alessia Romanazzi

Dott.ssa Alessia Romanazzi Psicologo a Saronno

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31 AGO 2015

Cara Giulia,
nonostante lei ne sia stupta, un ispettore le ha rilasciato la patente dandole fiducia rispetto alle abilità di guida (che migliorano guidando), il senso civico e la capacità di rispettare i codici stradali.

Non è poco. Abbia fiducia nella scelta di chi le ha rilasciato la patente e nelle sue capacità.

Guida appena può, con amici, familiari e, se necessario, pagando un paio di guide presso una scuola guida.

Per affrontare al meglio questo timore, le suggerisco di contattare uno psicologo per un percorso mirato al riconoscimento delle sue risorse e riequilibrare l'autostima. Nel contempo potrà essere affrontata anche la paura di guidare.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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