Buonasera, ho bisogno di far chiarezza nella mia testa: ho 22 anni, mi sono sempre immaginata al fianco di un uomo e ho avuto solo relazioni eterosessuali (attualmente sto con il mio ragazzo da ben 6 anni). La mia relazione con lui è sempre andata benissimo, credevo di aver trovato l’amore della mia vita. Tutto ciò fino a circa un anno fa, dove, di fronte all’ennesima delusione di amicizia, trovandomi in una città diversa dalla mia con solo il mio ragazzo affianco, sono crollata. Sono iniziati i dubbi su di noi, sulla nostra relazione, sui miei sentimenti. Tutto ciò però a momenti: c’erano momento in cui ero contentissima di stare come lho e momenti in cui piangevo perché la testa mi diceva di lasciarlo immediatamente. A ciò poi, con il passare dei mesi, si sono aggiunte altre paranoie: da quella di essermi innamorata di un uomo di 40 anni sposato (solo perché l’ho sognato una notte), a quello dell’essere bisessuale (solo perché ho conosciuto una ragazza un po’ stena che mi faceva ridere per le cose Che diceva). tutto ciò continua ad andare ad ondate, in alcuni momenti (rari) sono contenta di essere con il mio ragazzo e non penso ad altro, in altri si alternano le mie paranoie. Quando ho la paranoia di potermi innamorare di un uomo adulto mi sembra assurda l’idea di poter essere bisex e viceversa. Non so più come uscirne. E in tutto ciò la sola idea di dover lasciare il mio ragazzo mi aumenta ancora di più l’ansia. La mia testa parla continuamente per conto suo deve analizzare ogni minima mossa per aiutarmi a capire se le mie paranoie sono vere o no, non mi lascia mai in pace!Aiuto
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28 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Elsa,
è necessario un approfondimento in psicoterapia per un corretto inquadramento diagnostico delle problematiche a cui ha accennato.
Una ipotesi diagnostica potrebbe far rientrare i suoi dubbi e le sue ansie (che lei definisce "paranoie") in un disturbo ossessivo-compulsivo di personalità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
28 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno,
sembra che si sia incistato in lei un pensiero ricorrente che si associa alla difficoltà nel lasciare il suo ragazzo. Probabilmente la difficoltà nel comprendere cosa desidera e metterlo in atto le crea dei pensieri fastidiosi. Ovviamente si tratta di ipotesi da approfondire.
Le suggerisco di rivolgersi ad un terapeuta che la possa aiutare a comprendere l'origine di questo disturbo aiutandola a percorrere la strada che desidera.
In bocca al lupo
Dott.ssa Monia Crimaldi
Psicologa psicoterapeuta
Palermo
28 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Elsa,
eventi di vita stressanti (quali il trasferimento) che richiedono importanti adattamenti alla persona, possono incidere sull'emersione di stati mentali ed emozioni di varia natura, anche negativi.
Nel suo caso, a ció potrebbe essere correlato il manifestarsi di questo rimuginio su determinati dubbi.
Questo rimuginio si alimenta da solo, in quanto più una persona analizza i suoi dubbi cercando di disconfermarli, più diventa insicura per una serie di meccanismi di tipo cognitivo, alimentando l'ansia sottostante, nuovi dubbi e la paura che siano fondati.
Credo che un percorso di psicoterapia preferibilmente di tipo cognitivo comportamentale potrebbe esserle utile per uscire da questo circolo vizioso e recuperare serenità.
Cordiali Saluti
Dott.ssa Barbara Trevisan
Psicologa Psicoterapeuta