Orientamento professionale? Consigli?
Buonasera dottori e dottoresse,
ho un dubbio che mi affligge da diverso tempo e riguarda il mio orientamento professionale: sono estremamente indeciso su quale percorso formativo intraprendere, se quello dello psicologo clinico o quello dello psicologo del lavoro e della comunicazione. Per quanto la mia domanda possa non toccare tematiche eminentemente psicopatologiche, mi è sembrato più che opportuno rivolgermi a voi in quanto ritengo che siate le personalità più esperte in questo settore, anche per quanto concerne il mero orientamento professionale, e per questo mi auguro vivamente che possiate fornirmi un piccolo consiglio. Provando ad essere il più chiaro e sintetico possibile, io ho una grande passione per la psicologia ma non riesco a capire quale delle due branche far prevalere: se quella della psicologia clinica o quella della psicologia del lavoro e della comunicazione. Una mia grande passione, di pari passo con la psicologia, è sempre stata la scrittura creativa, così come l'ambito organizzativo, di cui mi ha sempre affascinato il carattere creativo e progettuale. Il mio sogno quindi sarebbe trovare un lavoro imperniato sulla psicologia che possa coniugare elementi di creatività, comunicazione, progettazione e organizzazione, con altri tipicamente clinici (come ad esempio attività di ascolto e supporto individuale, empowerment, e così via). Purtroppo sono a conoscenza del fatto che la categoria degli psicologi non psicoterapeuti oggigiorno sia molto satura, e anche per questo volevo porvi tale quesito, nella speranza che mi sapeste guidare verso l'alternativa più giusta tra le due sopracitate anche dal punto di vista occupazionale/remunerativo (ovviamente quello che vi chiedo in questo caso è solo un semplice parere personale e generico, non necessariamente approfondito o fondato su statistiche aggiornate), basandovi sulle informazioni che ho fornito circa le mie inclinazioni soggettive.
Vi ringrazio infinitamente per l'attenzione e la disponibilità che mi avete concesso sinora, augurandovi buona serata e scusandomi al contempo per il disturbo.
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.
Cordiali saluti