Buongiorno,
sono un uomo di 45 anni, vivo con mia moglie da 18, insieme abbiamo due figli splendidi: una femmina di 16 anni e un maschio di 10.
Negli ultimi 8 anni (in particolare) mia moglie me ne ha combinate di tutti i colori: ha intrattenuto chat erotiche e corrispondenze pornografiche con vari spasimanti, inviando loro anche foto esplicite, nonché racconti, sogni, fantasie, tre anni fa ha raggiunto l'apoteosi tradendomi ripetutamente "per curiosità" come dice lei.
Contemporaneamente a tutto ciò mi tocca anche sopportare una personalità ciclotimica, con frequenti fasi depressive gravi e crisi di distimia in cui mi tocca supportarla in tutto.
In casa non alza un dito, per oltre due anni si è rifiutata di aiutarmi anche solo in cucina.
Ha sempre mille acciacchi che le impediscono di contribuire alla conduzione della famiglia: oggi è il mal di schiena, domani è la sindrome premestruale, dopodomani è la dismenorrea, il giorno dopo il mal di testa, il mal di pancia, etc. etc. etc.
Io sono un impiegato statale precario, lei come me, ma a tempo indeterminato.
I nostri due stipendi combinati assieme sono a malapena sufficienti a far fronte alle spese.
Viviamo in un appartamento comperato grazie ai soldi dei miei genitori.
I rispettivi genitori vivono a centinaia di chilometri da noi e non possono aiutarci in alcun modo, se non a volte economicamente (per quel che possono).
Io non ne posso più, ma non riesco a troncare la relazione perché:
1) non voglio abbandonare i miei figli;
2) non posso permettermelo economicamente;
3) non voglio andarmene dalla mia casa quando, dal mio punto di vista, dovrebbe essere lei ad andarsene ...
4) lei minaccia spesso il suicidio, figuriamoci se la lasciassi ... non voglio dare ai miei figli il dolore di questa eventualità.
Qualsiasi suggerimento è prezioso, grazie.
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27 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 14 persone
Gentile Enrico,
la situazione che ha descritto presenta diversi livelli di complessità che andrebbero approfonditi in un contesto riservato.
Le consiglio di chiedere l'ausilio di uno psicologo-psicoterapeuta con il quale pianificare un intervento coordinato, eventualmente con altri specialisti, per la risoluzione della problematica.
Cordialmente,
Dott.ssa Elena Consenti
Psicologa - Psicoterapeuta Latina
29 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buonasera Enrico,
Quella che descrive è una situazione difficile e complessa e sarebbe azzardato qualsiasi consiglio senza una valutazione accurata di quelli che sono i reali impedimenti e le possibilità a sua disposizione. Qualche spunto: ne ha parlato con qualcuno a lei vicino? Cosa dicono gli amici? I figli come vivono le difficoltà che ci sono in casa? Da come scrive, sembra che lei stia vivendo tutto questo da solo e non si dia modo di confrontarsi o utilizzare le impressioni o il vissuto di chi intorno a lei vede o vive le stesse cose ma può avere un altro punto di vista su ciò che sarebbe possibile e opportuno fareo meno. Concordo con la collega sulla necessità di ricercare un aiuto di un professionista per comprendere meglio quali le vie d'uscita da questo problema. Io per iniziare lo farei individualmente, per valutare poi insieme ad un professionista le possibilità.
28 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Caro Enrico
è una situazione complessa e delicata e si comprende bene la tua difficoltà.
Sono scelte importanti quelle che ti trovi a fare e vanno ponderate bene.
Però è anche vero che tu meriti una vita sentimentale più appagante e in questa direzione dovrai andare.
D'altronde tua moglie malata o meno ha dimostrato di non essere all'altezza di una relazione sana.
Lei dovrà affrontare delle cure e lo farà solo quando si vedrà "costretta" a farlo.
Il tuo sacrificio non sarà da stimolo a lei a curarsi.
Io direi di cercare fin da subito di motivarla ad una psicoterapia e anche visita psichiatrica.
Poi piano piano andrai nella direzione di una separazione.
Intanto puoi informarti sulle questioni di gestione figli, casa e sistemazione una volta che sarete separati.
Ti servono informazioni ed idee chiare.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.
27 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Nel parlare di tua moglie hai descritto una persona disturbata, probabilmente con tratti "borderline" (per curiosita', vai a vedere siu google di che si tratta.
Per quanto riguarda il benessere dei figli, se vivono in una famiglia serena hai ragione, ma se non e' cosi' molto meglio la separazione.
27 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Enrico,
è abbastanza evidente che sua moglie ha bisogno di aiuto psicologico e dovrebbe essere incoraggiata ad intraprendere una psicoterapia.
Anche per lei che si trova stretto in questa difficile situazione sarebbe utile un sostegno psicologico.
Se può rendere le cose più semplici può chiedere a sua moglie se è disponibile per una terapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Enrico,
benché una terapia di coppia sia solitamente la più indicata, potrebbe recarsi da solo da uno psicologo psicoterapeuta.
Questo professionista infatti potrebbe, interagendo con lei, farle conoscere ed acquisire strategie adatte a migliorare il rapporto problematico con sua moglie.
Cordiali saluti
26 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 12 persone
Gentile Enrico,
dal suo racconto si percepiscono chiaramente tutte le difficoltá che ha passato con sua moglie, pertanto è comprensibile che voglia lasciarla. Ma dall'altra parte ci sono anche ragioni concrete e ben comprensibili per non lasciarla. Quindi che si fa?
Lei non ci ha raccontato se sua moglie è giá seguita da un professionista per la sua depressione e le altre problematiche che cita. Tenga che presente che gli acciacchi che sua moglie lamenta, il fatto che sua moglie non la aiuta in casa, la questione del tradimento e delle chat erotiche potrebbero essere collegate molto probabilmente a questi suoi stati d'animo e d'umore, a un disagio che sua moglie interiormente sperimenta e che riversa su di lei e sulla coppia. Puó essere molto difficile vivere e stare accanto a una persona che ha questi stati d'animo e comportamenti, ma per il momento, prima di arrivare a una separazione, consiglierei di assistere sua moglie nel percorso verso il benessere, la indirizzi verso un terapeuta se non l'ha ancora fatto. Potrebbe anche essere utile intraprendere voi due un percorso di terapia di coppia insieme con uno/a psicoterapeuta della vostra zona. Intraprendere un percorso di terapia vi renderá chiaro strada facendo il da farsi.
Auguro tutto il meglio a lei e a sua moglie.