Non sopportare i difetti negli oggetti.

Buon giorno gentile sig.ra, dalle poche informazioni sulle quali si è sentita di aprirsi con noi nella sua mail, emerge un forte disagio.
L'ipotesi che faccio ha a che fare con la possibilità che lei, senza rendersene conto, stia proiettando su quegli oggetti quelle parti di sè che l'angosciano, fa fatica ad accettare e le creano sensi di colpa (punti di fragilità, debolezza,etc.).
Sarebbe importante che si rivolgesse ad un esperto con cui iniziare un percorso terapeutico, per capire il senso di ciò che sta succedendo a lei ed al suo contesto di vita e per superare il disagio che vive.
Resto a sua disposizione e le faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti,
dott.ssa Patrizia Borrelli

Buon giorno gentile sig.ra,
dalle poche informazioni sulle quali si è sentita di aprirsi con noi nella sua mail, emerge un forte disagio.
L'ipotesi che faccio ha a che fare con la possibilità che lei, senza rendersene conto, stia proiettando su quegli oggetti quelle parti di sè che l'angosciano, fa fatica ad accettare e le creano sensi di colpa (punti di fragilità, debolezza,etc.).
Sarebbe importante che si rivolgesse ad un esperto con cui iniziare un percorso terapeutico, per capire il senso di ciò che sta succedendo a lei ed al suo contesto di vita e per superare il disagio che vive.
Resto a sua disposizione e le faccio i miei migliori auguri.
Cordiali saluti,
dott.ssa Patrizia Borrelli

Buon giorno gentile sig.ra,
con molta cautela, sulla base delle poche informazioni che ha espresso nella sua mail, ho ipotizzato che su quegli oggetti di cui parla, senza rendersene conto, lei stia proiettando quelle parti di lei che fa fatica ad accettare (punti di fragilità, debolezze, etc).
Sarebbe importante che eventualmente lei si rivolgesse ad uno psicologo con il quale poter intraprendere un percorso di psicoterapia, che l'aiuti a trovare un senso a quello che le succede ed a superare il suo disagio.
Resto a disposizione e le faccio i miei migliori auguri.
Dott.ssa Patrizia Borrelli

Buongiorno Donna,
Se ho ben inteso, prova fastidio nel vedere che un oggetto ha dei difetti (perchè le piacerebbe che fosse perfetto?) e prova una sensazione di colpa perchè avrebbe voluto notare il difetto prima di acquistare l'oggetto.

Le azioni che le muove il senso di colpa sono di riparare il danno o di rimproverarsi. Le faccio una domanda che potrebbe non essere di facile risposta: secondo lei, riparare il danno e/o rimproverarsi, che bisogno soddisfano? Cosa le sembra che vorrebbero farle ottenere?

Resto a disposizione, nel caso desiderasse condividere le sue riflessioni. Ho notato che non arrivano notifiche alle risposte che vengono scritte qui, pertanto è preferibile (nell'eventualità) che mi contatti privatamente.

Un saluto
Francesca Fontanella
Rovereto (TN) e Online

Gentile Donna
la sua è una forma ossessiva che nasconde evidentemente degli aspetti di sè e delle dinamiche più profonde. Il significato vero del suo comportamento può essere compreso appieno solo attraverso un percorso di psicoterapia (analitica).
Le consiglio pertanto di contattare un professionista della sua zona
Cordialmente

Dr.ssa Cristina Giacomelli
Lanciano (CH) - Pescara

Salve signora
Per quanto chiara la sua richiesta non ci sono elementi sufficienti per poterle dare una risposta esaustiva. Bisognerebbe definire cosa intende per "fastidio" e cosa succede nello specifico quando si sente in colpa per non essersi accorta dei difetti degli oggetti acquistati
Ricostruendo gli eventi, le sue emozioni e i pensieri sottesi si può arrivare a ridefinire questo processo e darle, all'interno di un percorso con uno psicologo, gli strumenti per gestire questa colpa.
Resto a disposizione
Dottssa Fabrizia Tudisco psicologa Napoli