Non so se amo più la mia fidanzata

Inviata da Robert · 20 giu 2019

Mi chiamo Luca e ho 31 anni, nel 2009 mi sono fidanzato con la mia attuale ragazza con la quale, causa trasferimento dei suoi genitori in altra città, ho deciso di provare dopo pochissimi mesi a convivere.
Il sentimento all'inizio era ovviamente molto forte, mi sentivo innamorato e l'inizio della convivenza la vivevo sia con curiosità ed eccitazione per l'indipendenza che stavo per avere ma al tempo stesso sentivo di averla in qualche modo "salvata" da un trasferimento che inevitabilmente anche lei avrebbe dovuto fare.
Con gli anni le cose vanno bene tra noi ma tendiamo ad isolarci e piano piano cominciamo a non avere più amicizie e ad uscire solo io e lei.
La cosa non ci pesava molto anche se personalmente ho sempre vissuto questa cosa con imbarazzo quando ne parlavo con qualcuno o quando rifiutavo inviti per cene o serate fuori.
Il motivo credo sia una timidezza o insicurezza di fondo che abbiamo sia io che lei nel rapportarci con le altre persone per la paura del giudizio ed io nello specifico soffro da sempre di ansia e agorafobia (da adolescente ho sofferto anche di attacchi di panico).
Con il tempo raggiungiamo dei bei traguardi, lavoro fisso per entrambi, con i risparmi e la concessione di un mutuo riusciamo ad acquistare la nostra casa.
Poco più di due anni fa lei sente il bisogno di diventare mamma ed io anche se all'inizio ero molto titubante decido che gli anni passano e che sia arrivata l'ora di mettersi all'opera, con scarsi risultati però...
Tutt'ora la gravidanza non arriva e sebbene all'inizio gia dopo 10 mesi abbiamo effettuato degli accertamenti ora abbiamo perso del tutto lo spirito per provare ancora, non si tocca neppure l'argomento e i rapporti ormai sono un lontano ricordo.
Io personalmente in questo ultimo anno ho deciso di superare con l'aiuto di due psicoterapeuti tanti miei blocchi ed in parte ci sono riuscito, ad esempio con la Psicoterapia Breve sono riuscito a sconfiggere quasi del tutto l'agorafobia che mi porto dietro da moltissimi anni, mentre con un altra psicoterapeuta ho elaborato più il mio vissuto e il presente, e quest'ultima mi ha detto che secondo lei il motivo delle mie ansie sono dovute al rapporto con la mia ragazza e al fatto che io non volessi diventare padre ma che stessi cercando il figlio solo per accontentare lei.
Io non ci potevo credere e mi sono convinto che la psicoterapeuta stesse sbagliando e non ci andai più.
Le giornate in casa sono diventate molto monotone e tutte uguali, mai uno svago, mai una serata fuori...solo casa-lavoro lavoro-casa.
Ma pochi mesi fà succede un qualcosa, in un bar noto la barista molto più giovane di me esattamente 10 anni piu giovane, che mi guarda e col tempo vengo a sapere che le piaccio.
Ovviamente dopo tanti anni e la monotonia degli ultimi tempi questa cosa mi destabilizza molto.
Inizio a cercare questa ragazza, vado ogni giorno al bar, mi vesto bene, mi curo...cosa che ultimamente non facevo molto e ci scambiamo messaggi privati sui social. Non sono mai uscito con questa ragazza per rispetto della mia compagna anche se per come sono fatto io il limite l'ho gia superato da un po.
Nel frattempo ho voglia di uscire, andare a ballare, divertirmi, di riprendermi gli anni "persi"... e tutto questo mi viene da farlo solo ...o meglio con qualche mio amico.
Torno a casa e ho la sensazione di non provare più niente per la mia compagna.
Ora si è fatta avanti ancora un altra ragazza e credo che io stia veramente perdendo il controllo.
Non so più cosa mi sta succedendo, uscirei ogni giorno per divertirmi, conoscere nuova gente o nuove ragazze ma allo stesso tempo so che la mia vita è con la mia fidanzatola e dentro di me è come se non vedessi altro futuro che con lei.
Sono molto confuso non so più cosa voglio da lei, dalla vita in generale...sono da un lato euforico, dall altro molto stressato e nervoso perchè comunque non ho più 20 anni e gli anni passano sia per me che per lei.
Lasciarla sarebbe molto difficile e doloroso alla fine per entrambi ma io mi preoccupo molto per lei, non so come potrebbe reagire ma soprattutto mi sentirei in colpa per averle rovinato la vita a 32 anni dopo che fino a poco tempo fa cercavamo addirittura un figlio.
Ho pensato di andarmene di casa per un po ma gia solo all'idea di lasciarla sola a casa mi fa star male.
Non so che fare voi cosa mi consigliate?
Grazie

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Miglior risposta 23 GIU 2019

Gentile Luca,
è da ritenere innanzitutto che lei e la sua fidanzata abbiate iniziato una convivenza in maniera forzata, in età troppo giovane e dopo troppo poco tempo dall'inizio del fidanzamento.
La timidezza e l'insicurezza sociale di entrambi non è stata poi una buona cosa ed ha contribuito negli anni a rendere il rapporto routinario e monotono sicchè lei ora sente il bisogno di recuperare essendo incuriosito da altre ragazze.
In accordo con la sua terapeuta, penso anche che la questione della mancata gravidanza non sia la causa ma piuttosto l'effetto del raffreddamento emotivo nel rapporto di coppia per cui lei ha sbagliato ad interrompere la psicoterapia.
A mio parere, il modo con cui lei sta cercando di soddisfare la curiosità di mancate esperienze sentimentali per il precoce impegno con la sua ragazza rappresenta un altro errore e probabilmente porterà solo altri problemi.
Pertanto, il suggerimento è di riprendere la psicoterapia in modalità individuale o anche, a questo punto e meglio ancora, come terapia di coppia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 OTT 2021

Buongiorno.
Sono il dott. Massimiliano Castelvedere, di Brescia. Sono tra quei professionisti che ritengono che il cambiamento personale sia un processo lungo e complicato. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un paziente serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.

Illudersi che si possa fare qualcosa scrivendo in una chat serve solo a perdere tempo e significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a cambiare, le do la mia disponibilità per fissare un appuntamento (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

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21 GIU 2019

Buongiorno Luca, comprendo la sua insofferenza ed è ammirevole la sua decisione di voler stare meglio. Io la inviterei a provare un percorso di coppia, eventualmente intraprendendo prima qualche seduta lei da solo. Resto a sua disposizione e non esiti a contattarmi per qualsiasi chiarimento Dott.ssa Laura Ceccoli Psicologa e Psicoterapeuta della Persona, della Coppia e della Famiglia

Dott.ssa Laura Ceccoli Psicologo a Genova

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