Buongiorno, mi sono resa conto con gli anni che faccio fatica ad affrontare i problemi della vita. Nel momento in cui mi si pone davanti un problema, come ad esempio un banale litigio con una persona, anziché provare ad affrontarlo mi chiudo a riccio e mi isolo dal problema. All'apparenza sembro una persona indifferente ma in realtà se penso a quel problema ne soffro. È come se la paura di quello che potrebbe accadere mi bloccasse dall'agire. Mi sembra meno doloroso ignorare la questione. Può essere vista come una forma di difesa personale? Come posso superarla e trovare la forza per affrontare i problemi che mi si pongono davanti?
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5 MAR 2021
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Buongiorno Lisa,
spesso abbiamo l'impressione che rimandare l’affronto di un problema sia utile per cambiare la nostra prospettiva al problema...purtroppo in questo caso, non si tratta di una fuga, bensì di un periodo di riflessione volto alla sopravvivenza... invece bisognerebbe imparare a tornare nel luogo da cui siamo scappati e cercare di concludere quello che abbiamo lasciato in sospeso. Spesso ci si sente molto meglio in questi casi, più liberi e più felici per aver guardato in faccia il problema ed averlo risolto senza portarlo avanti per giorni e procastinare nella risoluzione di quest'ultimo.
Sicuramente la sua è una forma di difesa personale data dal suo carattere che la porta ad essere così, ma vedrà che se lei riesce ad impegnarsi per affrontare le cose non appena le capitano riuscirà a vivere sicuramente più serena senza portarsi dietro il peso che consegue la non risoluzione dei problemi, e senza doverci pensare per diverso tempo.
Avrebbe anche più tempo da dedicare alla sua vita e alle cose più belle.
Non la fa stare male il continuo pensiero di quel problema irrisolto? Non sarebbe più semplice trovare una risoluzione immediatamente?
Vorrei invitarla a riflettere su questi aspetti...
Spero di averle fornito degli spunti di riflessione utili.
6 MAR 2021
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Cara Lisa, è proprio come dice lei!
Quello che lei attua è un meccanismo di difesa, cerca di evitare la situazione problematica per evitare di rimanerci male. Sta cercando semplicemente di autodifendersi.
Tuttavia a lungo andare la "tendenza ad evitare" permette al proprio dolore di accumularsi sempre di più diventando una matassa che sarà sempre più difficile da sbrogliare.
Soprattutto il rischio è che non si riesca più ad evitare il dolore e che esploda all'improvviso.
Potrebbe essere utile un percorso personale per imparare delle strategie per fronteggiare gradualmente questo suo malessere.
Resto a disposizione.
Le auguro il meglio,
Dott.ssa Monteleone
4 MAR 2021
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Lisa,
ognuno di noi sviluppa i propri personalissimi metodi per difendersi nelle situazioni che lo mettono in difficoltà.
"Ignorare la questione" potrebbe farla sentire bene al momento, ma costringerla in seguito ad "affrontare la questione" con sé stessa e soffrire per aver agito nuovamente così.
Vorrei farle notare che con la sua domanda non sta più ignorando la questione. Continui così e si affidi ad un professionista. Poter capire come funzioniamo, perché agiamo in un determinato modo e avere uno spazio in cui potersi aprire senza paura la può aiutare ad "affrontare i problemi della vita" in un modo nuovo.
Un caro saluto.
Dott. Sacha Horvat
3 MAR 2021
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Cara Lisa, la risposta é si, la Sua potrebbe essere una forma di difesa, ma evidentemente non funzionale a sé stessa e al Suo adattamento a ciò che avviene o alla risoluzione di un problema. Un lavoro su se stessa psicologico può guidarLa nella comprensione e nella modifica di quegli aspetti che Le causano disagio o malessere.
Le auguro buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.