Non riesco a terminare il percorso di studi
Buongiorno, ho 39 anni e non sono laureata. Ancora.
Ecco, questo è il leitmotiv della mia vita. Il mio percorso universitario non è mai stato lineare. Iniziare l'università è stato per me destabilizzante. A scuola ero molto brava, ma trovatami di fronte alla confusione e alla completa autonomia degli studi universitari, mi sono persa. Il periodo è coinciso poi con la fine di una storia d'amore (quella coinvolgente e assoluta dei 18 anni) che mi aveva lasciato in un grande stato di prostrazione, come è normale che fosse. Ho cambiato facoltà dopo 2 anni, per iniziare il corso di studi che era veramente nelle mie corde, ma dopo queste prime défaillances non sono più stata capace di sentirmi a mio agio nello studio e in quello che facevo nella vita. Mi sembrava di essere inferiore rispetto agli altri perché più vecchia di 2 anni (a 21 anni!), mi sono sempre sentita incapace di concludere l''università. Ho la media del 28 negli esami, ma ho sempre avuto paura di non farcela, di non avere studiato abbastanza e quindi ogni esame è stato rimandato più e più volte. Ho visto persone molto meno brillanti di me andare diritte per la loro strada, e io rimanere costantemente indietro. Ho comunque iniziato a lavorare, vari tipi di lavoro: cameriera, ufficio, commessa; non un lavoro fisso. Qualche anno fa ho poi affrontato la morte di mio padre, e ho quindi dovuto per un po' portare avanti la sua attività accompagnandola verso la chiusura. Mi sono presa in carico mia madre, non così anziana e perfettamente autosufficiente, ma mi sono sentita in dovere di sostituire il capo famiglia, proteggerla e sostenerla. Per tutta la vita aveva vissuto e lavorato sempre con mio padre, non è una persona con amicizie e quindi si è trovata improvvisamente sola. Mi occupo di tutto io in casa, in senso amministrativo e burocratico, e spesso anche per la spesa. Ho un fratello, ma è sposato con famiglia e quindi siamo io e mia madre. Ora sto scrivendo la tesi, ma quanta fatica! Mi sembra un muro che non riuscirò mai a scavalcare. Eppure non ho mai gettato la spugna, perché io voglio laurearmi. L'ho sempre voluto, fin dalla scuola elementare, ma più lo volevo più sembrava impossibile. Non vi dico i sensi di colpa con cui ho sempre vissuto...beh, sono la classica figlia cresciuta con "se fai i capricci, non vuoi bene alla mamma". Quindi anche da adulta, la mia vita è un senso di colpa costante, verso tutti.
Ora ho un compagno, un po' più giovane di me. E rappresenta l'ennesima lotta. Stiamo insieme da 3 anni, lui vorrebbe costruire qualcosa ma finché non mi laureo secondo lui è impossibile. In questo senso ha ragione, devo terminare questa fase, per forza. Ma lui mette in campo altre cose, come: "così poi ti trovi un posto fisso (a 39 anni, in Italia?), perché io non voglio mantenerti o fare la fame." E in effetti, chi gliel'ha mai chiesto? Comunque, ora mi ha detto chiaro e tondo che se non mi laureo tra 3 mesi, mi lascerà. E io non credo di farcela in 3 mesi. Lasciamo perdere poi che mi ha detto frasi come: "quando mi chiedono cosa fa la tua compagna nella vita, mi sento umiliato". Tengo a precisare che non sto a casa a girarmi i pollici, sono una freelance anche se non a regime pieno, tra crisi economica e tentativi di ricavare del tempo per scrivere questa tesi. Sì, il rapporto con il mio compagno avrebbe bisogno di un capitolo a sé, perché ci sono tante cose che non vanno. Lui è la classica persona "difficile". E pensare che mi sono innamorata di lui proprio perché pensavo che avendo i suoi problemi anche lui, mi avrebbe amato per quella che sono...
In conclusione, ho un blocco nello studio da praticamente 20 anni, e ora vivo anche con la spada di Damocle sulla testa per un rapporto che finirà perché le cose non andranno come vuole il mio compagno. Quindi invece di concentrarmi sullo scrivere la tesi, vivo ogni giorno sospesa, perché che senso ha abbracciare una persona che sai che dovrai lasciare? Ho provato a fargli capire in tutti i modi che così non è d'aiuto, non ci sono santi, per lui le mie sono solo scuse. Tra l'altro secondo lui, una volta laureata devo trovarmi un lavoro fisso, perché secondo lui il lavoro da freelance (che è il lavoro dei miei sogni), non è un vero lavoro. Sto pensando da molto di lasciarlo, ma a quasi 40 anni non si dovrebbe combattere per la coppia?
Scusate infinitamente se mi sono dilungata così tanto, ma erano 20 anni che avevo tutto ciò dentro di me.
Cordiali Saluti