Frequento l'ultimo anno del liceo classico e ogni pomeriggio è la stessa storia.
Alle 4 prendo i libri ma finisco sempre per perdere tempo tutto il pomeriggio e mi ritrovo alle 9 di sera senza aver aperto il libro.
Puntualmente mi sveglio la mattina alle 4 per studiare quello che avrei dovuto fare il pomeriggio precedente.
Io so che devo studiare, me lo ripeto ogni giorno, ma non ce la faccio e anche per questo sono sempre in ansia.
Vorrei andare bene a scuola, qualche suggerimento?
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4 NOV 2016
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Gentile Andrea,
le informazioni che dai sono insufficienti per poter comprendere le ragioni del tuo comportamento.
Se capisco bene, non è che tu non studi per niente ma piuttosto hai soltanto modificato gli orari di studio e di conseguenza il tuo ritmo sonno-veglia.
Tra l'altro è probabile che di pomeriggio non riesci a studiare anche perchè, se stai in piedi dalle h. 4,00 del mattino, il livello di vigilanza non sarà elevato.
E' probabile che alla base ci siano dei conflitti inconsci fondati sull'ansia per le tue scelte future e l'apparente inutilità di quello che devi studiare.
Dici che vorresti andare bene a scuola e quindi la percezione del tuo rendimento scolastico è negativa e ci potrebbe essere un conflitto tra il tuo desiderio e quello che tu pensi che sei in grado di fare (quindi un problema di autostima).
Pertanto, ti suggerisco un percorso di psicoterapia per analizzare le tue paure e i tuoi conflitti interiori in modo da poter fare delle scelte consapevoli una volta migliorato il tuo livello di autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
7 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Ciao Andrea, nella tua mail non hai specificato se questo atteggiamento è riferito solo a quest'anno scolastico o se è sempre stato così. Sarebbe utile approfondire la situazione, avrei bisogno di maggiori dati per riuscire ad identificare di cosa si tratta. Da questo breve messaggio posso solo consigliarti di provare a cambiare orario per studiare, concederti delle pause, evitare di avere oggetti che possano distrarti. Lavora per obiettivi, ad esempio se hai più materie da svolgere in un pomeriggio, prova ad organizzarti facendo un piano di lavoro e suddividendolo. Tra una materia e l'altra concediti una pausa, fai merenda e una passeggiata. Questi sono piccoli consigli in generale. Eventualmente possiamo approfondire la situazione qualora riuscissi a darmi maggiori dati. Disponibile per ulteriori chiarimenti
Dott.ssa Elisa Gnugnoli Pedagogista presso GENUStudio di San Giovanni in Persiceto
7 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Andrea, l'età che stai attraversando, di fine adolescenza, che coincide con la fine del liceo, è possibile che ti crei qualche preoccupazione in questo momento di passaggio e di cambiamenti, che si prospettano a breve, nel tuo futuro. È possibile, a mio parere, anche se a livello ancora inconsapevole, ci siano delle preoccupazioni che ti bloccano nello svolgimento dei normali compiti quotidiani o che ti creino ansia, tale da farti abbandonare i libri.
Se ci rifletti, cosa significa per te l'ultimo anno di liceo? Senz'altro una fine di qualcosa e un avvio di un nuovo inizio. La fine dei cinque anni di scuola superiore, forse l'abbandono di molti compagni e amici di scuola, visto che ognuno prenderà la propria strada. E ancora, si tratta di compiere una scelta fondamentale per la tua vita: la scelta della facoltà universitaria, importante perchè la scelta prelude alla costruzione della tua vita professionale. Prova a interrogarti se ci siano difficoltà in tal senso, se ti senti del tutto libero nelle tue scelte o se prevedi che potrai subire condizionamenti esterni o da parte della tua famiglia. Il liceo classico è ciò che volevi davvero fare quando hai scelto a 13 anni? ti senti soddisfatto delle materie, o vorresti procrastinare la decisione e continuare in questo "limbo" pur di non decidere della tua vita. Non dici molto di te, quindi non è semplice aggiungere altri consigli, io lavoro in campo di orientamento scolastico e professionale e so per esperienza che un orientamento errato può comportare difficoltà e problemi di insicurezza e autostima e talvolta confusione a livello di identità.
Non dici se hai anche altri interessi, lo studio non è tutto: cosa fai quando alle 4 del pomeriggio ti accorgi che non hai la voglia di metterti sui libri? pratichi qualche sport? hai altri interessi extra scolastici? vedi gli amici? hai una ragazza? Hai forse dovuto far fronte ad altri problemi in questi ultimi mesi? perdita di persone, di amicizie, di compagnie cui eri affezionato da anni. In famiglia sono nati problemi negli ultimi, diciamo, sei mesi? considera il tuo modo di vivere se abbia subito variazioni da un anno a questa parte e ci siano stati accadimenti importanti, anche extra scuola.
Penso che ponendoti un po' di domande su te stesso, la risposta possa arrivare, l'importante è non chiudersi di fronte all'evidenza e approfondire ciò che stai vivendo come un segnale di qualcosa che si sta inceppando nella tua vita. Se non lo risolvi non andrai avanti, quindi il consiglio è di chiedere un aiuto da uno/a psicologo/a esperto in Orientamento scolastico e professionale. Se anche psicoterapeuta è preferibile.
Non so dove abiti, in ogni caso è bene trovare qualcuno che possa seriamente aiutarti.
Se vuoi riscrivi. In bocca al lupo!
Dott.ssa Paola Federici
Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale, Tecniche EMDR, Training Autogeno e Ipnosi, Counsellor orientamento scolastico e professionale , psicopedagogista
Ricevo a Binasco (Milano)
5 NOV 2016
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Gentile Andrea, la sua frustrazione è comprensibile ma le informazioni fornite lasciano ancora qualche lacuna. Il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno psicologo della sua zona che la aiuti a fare luce sulle sue motivazioni e la orienti verso un efficace metodo di studio. Un saluto, Dott.ssa Anna Rita Marchi
4 NOV 2016
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Non mi preoccuperei piu' di tanto! Sono certo che sei lei fosse un "asino" ,..... o non andrebbe piu' a scuola o verrebbe bocciato.
Trovi un metodo di studio a lei confacente o, in alternativa, proponga ad un suo compagno/a di studiare assieme.
4 NOV 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Andrea,
andando su un piano pratico le chiedo se le piace ciò che studia e se l'ha scelto.
il senso del dovere non sembra aiutarla nelle ore pomeridiane, allora forse è meglio ricorrere al piacere. C'è qualcosa di quello che studia che l'appassiona? Inizi il suo pomeriggio da liì, dal desiderio di sapre e conoscere cose nuove o di aprrofondirne altre. Può iniziare da un qualcosa che l'ha colpita o incuriosita e solo in un secondo momento cercare di completare i compiti. Può anche aprire il ibro su un argomento diverso da quello assegnato. L'importante è iriuscire ad aprire il libro.
partire da ciò che le piace è utile a ridurre la resistenza provocata dal senso del dovere. Infatti più riterrà che deve per forza studiare e più aumentera la sua resistenza allo studio, se invece si concentrerà su ciò che gli farebbe piacere leggere e conoscere ecco che la resistenza diminuisce.
Può anche organizzarsi a studiare con un compagno di classe in modo che un impegno preso con altri la incentivi nello studio.
Se invece si tratta di una scuola che non ha scelto o che non gli piace il discorso è diverso.
4 NOV 2016
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Caro Andrea, la tua situazione è molto comune, anche alla mia personale esperienza di ormai tanti anni fa.
Si sa che il liceo classico è una fatica immane, il pomeriggio ci si ritrova con versione di greco, versione di latino, letteratura italiana e filosofia, il tutto per il giorno dopo e magari pure con le interrogazioni.L'ansia di dovere fare bene e la poca voglia di mettersi sui libri senza una reale motivazione fanno a botte. Tuttavia, caro Andrea, si deve fare, dunque come si può fronteggiare tutto questo? il mio consiglio pratico che potrai mettere in atto già da oggi è: decidi ad esempio che dalle 4 alle 7 devi studiare e fare una materia per bene e poi esci; non so vai in palestra,o a fare una passeggiata. L'attività fisica in questi casi è di fondamentale importanza perchè aiuta la tua mente a ricaricarsi,è sarà anche probabile che dopo una bella corsa ti sentirai quasi invogliato a metterti a studiare un'altra oretta. E così dovrebbe essere ogni giorno,cerca di raggiungere dei piccoli obbiettivi a breve termine.
Il secondo parere è quello di rivolgerti ad uno psicologo che ti aiuterà a mettere in pratica anche parte di quello che ti ho appena detto, oppure cerca qualcuno che ti aiuti a studiare.
Dott.ssa Denaro Francesca
Prato
4 NOV 2016
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Caro Andrea quello di cui hai bisogno è un coach che ti rimetta sui giusti binari. Devi capire come gestisci il tempo, quali sono le motivazioni che ti bloccano e trovare una giusta strategia... non sei l'unico e non sarai l'ultimo ma non perdere tempo e affronta la situazione quanto prima! in bocca al lupo
3 NOV 2016
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Caro Andrea, non vorrei essere semplicistica e suggerirti una soluzione banale ma, per esperienza ti dico che il tuo è un caso comune. L'età è quella difficile dell'adolescenza e, ancora, non si è imparato a disciplinarsi a dovere, gestendo la propria volontà che va esercitata. in casi come questi bisogna ricorrere ai famosi insegnati di supporto. Deve essere aiutato in questo. Parla con i tuoi e cerca un ragazzo, magari universitario. Non sarà difficile trovare qualcuno che voglia arrotondare seguendoti nello studio, studiando con te e facendoti studiare. Con una persona accanto, di qualche anno più grande di te, ti sarà più facile impegnarti e apprendere un metodo di studio che la nostra scuola, purtroppo, non insegna. Auguri e coraggio dr. Annalisa Lo Monaco
3 NOV 2016
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Caro Andrea,
da quando è iniziata questa sua difficoltà? Come se la spiega?
Forse la difficoltà non risiede nel metodo di studio ma in qualcosa di più profondo, forse sussiste qualche motivazione che la spinge a temporeggiare anziché essere produttivo durante le ore pomeridiane di studio. La inviterei a consultare uno psicologo della sua zona per comprendere meglio a cosa sia dovuta questa difficoltà e poterci poi lavorare.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
3 NOV 2016
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Buongiorno Andrea, è possibile che lei stia utilizzando un metodo di studio sbagliato. Ad esempio l'idea di svegliarsi alle 4 sinceramente non mi sembra una soluzione efficace, anche perché interrompe il ciclo del sonno e mi sembra che alimenti questo circolo vizioso per il quale lei non studia il pomeriggio. D'altra parte capisco che per lei è difficile non tentare se il giorno prima non ha studiato. Quando si sveglia alle 4 riesce a studiare oppure no?
È difficile darle dei suggerimenti senza conoscere in modo dettagliato la sua situazione. Ad esempio, tende a programmare le cose che dovrebbe studiare ogni giorno oppure no? Pensa che ogni giorno dovrebbe studiare per un numero preciso di ore? Se sì, quante sono e come sono organizzate? Come "perde tempo"? Ha il telefono ed il computer acceso che la distraggono oppure tende a pensare ad altre cose?