Non riesco a perdonare mio padre per il suo tradimento

Inviata da Morena Pisani · 14 mar 2016 Terapia familiare

Buongiorno,
sono tre settimane che la mia vita ha preso una svolta negativa e non riesco più a sorridere e ad essere felice. Sono una donna sposata e il problema che sto per scrivere sta in qualche modo minando anche il mio rapporto. Lavoro insieme a mio padre e a mio marito, quindi sono a contatto con loro tutto il giorno. Da qualche settimana mio padre, con cui avevo (mi sento di usare l'imperfetto) un rapporto bellissimo, nonostante non viviamo più insieme da un po', mi confida due cose.
Partiamo dall'inizio. Appunto lavoriamo insieme, sono stata assunta quando l'azienda era ancora quasi un'idea e ora stiamo ingranando bene. Non sono il suo braccio destro ma si confidava spesso e chiedeva consigli anche a me sulle varie strategie da seguire. Da qualche mese è entrata in organico una ragazza più giovane di me che lavora nel campo commerciale, fianco a fianco con mio padre. Sono sempre stata gelosa di lei, una cosa inizialmente a pelle, mi infastidiva il suo modo di fare e la confidenza che si prendeva con mio padre. Ogni volta che andavo a bussare alla porta dell'ufficio di mio papà, immancabilmente trovavo lei dentro, non ero più neanche a conoscenza delle dinamiche commerciali in quanto le decisioni le prendevano loro, lavorando appunto nello stesso ramo d'azienda. Lavoro per il quale avevo chiesto più volte di insegnarmi in quanto mi interessava molto. Si confidava con lui anche su cose molto private e hanno iniziato a parlare di sesso quando lei gli ha fatto leggere qualche racconto scritto di suo pugno. Qualche settimana fa, non so perché, un pomeriggio a lavoro mio padre mi chiama nel suo ufficio e mi confessa di avere un tumore. La sua salute è da anni "precaria", è cardiopatico e ha problemi seri anche di vista. Sono 5 mesi che lo sa. Io e mia madre siamo all'oscuro. Non lo sa nessuno. I soci al lavoro non sanno nulla, gli amici neanche, NESSUNO LO SA. Solo una persona ne è a conoscenza. Ovviamente la ragazza "nuova" in ufficio. Mi cade il mondo addosso. Lui cerca di farmi capire che è più semplice parlarne con qualcuno di estraneo piuttosto che con qualcuno che ami, non voleva farci soffrire a me e mamma. Sarà che io la penso nella maniera opposta, se avessi qualche problema o malattia, mio marito e i miei genitori sarebbero i primi a saperlo... Oltretutto mi dice anche che hanno una relazione. Altra pugnalata. Da qualche mese, avevamo notato tutti che mio padre non era in forma, ma davamo "la colpa" alla malattia agli occhi o ai problemi al cuore. Ad agosto ha avuto una forte depressione e durante la pausa pranzo aveva preso l'abitudine di uscire e stare da solo a fare una passeggiata. Da ottobre mi dice invece che va a mangiare a casa di questa mia collega, io sapevo sempre della passeggiata. Ho sentimenti molto contrastanti in quanto mi sento anche rifiutata: molte volte gli chiedevo, anche davanti alla collega, alla fine dell'orario di lavoro, di pranzare con me a casa mia ma mi rifiutava sempre dicendomi che voleva restare solo. E ora a pensare al fatto che mi mentiva davanti a lei mi sento malissimo. Non mangia a casa in quanto abita in un'altra città ed essendo il titolare lavora anche in pausa pranzo, a volte. lei Si comportava con me come un'amica... Mia madre, dice il mio vecchio, NON DEVE SAPERE nulla, né della malattia né della relazione, ovviamente. Per me è difficilissimo. Lavorando insieme a questa persona, sto andando in depressione, non ho più voglia di ridere, ogni volta che sento bussare alla porta dell'ufficio di mio padre ho il cuore in gola... forse la mia gelosia è perfino malata, me ne rendo conto. Vi chiedo se mi potete aiutare. Mi da troppo fastidio questa cosa. Trovo inaccettabile che si sia confidato con lei e noi con me sulla malattia, sa quanto lo amo e sa anche che mi avrebbe fatto malissimo questa cosa. Oltretutto i miei "sospetti" erano presenti ancora prima dell'inizio della relazione, quattro mesi fa. E ogni volta che gli esponevo i miei pensieri mi faceva sentire in colpa perché non potevo pensare a queste cose e si arrabbiava anche, dicendomi che ero ossessionata da questa persona. Però non mi sbagliavo! Non so più dove sbattere la testa. Mio papà dice di non voler rinunciare a questa relazione, pur amando mia mamma, perché (parole sue) con questa ragazza sta bene e lo stare bene prosegue anche quando sta con mia madre perché non pensa alla malattia etc. io capisco che si è sentito fragile, quando ti dicono di avere un tumore credo che il mondo ti crolli un po' addosso, ma addirittura volermi dire che non vuole rinunciarci e chiedermi di farmelo andare bene mi sembra troppo. Dovrei imparare a comportarmi normalmente anche sul posto di lavoro, lavorando insieme a lei. Ma ogni volta che la vedo mi passa perfino la voglia di salutarla. Mio marito che è a conoscenza della situazione mi sta vicino, però non capisce tutto il mio fastidio per il tradimento. Perché in fondo non ha tradito me, mi dice. Però la vivo come un tradimento anche a me! Perché avevamo un rapporto splendido, parlavamo di tutto, eravamo molto legati io e mio padre, e pensare che ha preferito un'altra persona per confidare questa cosa della malattia mi fa sentire perfino inutile. Come se il nostro rapporto non fosse così importante per lui. Paradossalmente sto anche cercando di allontanare mia madre, la cerco di meno, altrimenti mi troverei ancora più in difficoltà... aiuto. Sbaglio a essere gelosa? A provare tutta questa rabbia verso questa persona che per 4 mesi non mi ha detto nulla e si comportava come un'amica con me? A provare questa rabbia anche nei confronti di mio padre? A piangere tutti i giorni... Non riesco più a vivere.

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Miglior risposta 17 MAR 2016

Anche a me sembrava di avere già risposto alla sua lettera.
La mia risposta precedente era questa.
Rileggendo la sua attuale lettera non posso che riconfermare l'idea che mi ero fatta della situazione. e cioè questa:
Carissima,
suo babbo si è buttato in questa relazione con questa giovane collaboratrice per sentirsi, probabilmente, lui stesso più giovane e avere quella fonte di "energia" in più che gli fa passare meglio la giornata.
La ragazza invece si è messa con suo padre perché? Questo sarebbe da verificare... il motivo è folle amore o sono altri i motivi?
Intanto io credo che lei dovrebbe riprendere la parte del ruolo aziendale che le spetta come era prima di questa vicenda e dovrà mostrarsi ferma e determinata.
Un colloquio sincero e sereno ma fermo con suo padre dovrebbe avere questi temi.
Fargli aprire gli occhi su quello che sta facendo e cioè il "bambinone " sciocco e, ora, purtroppo malato, che si crogiola in una relazione poco sana.
Certo, come spesso succede, lui vuole tutto: famiglia e amante, e, in questo, chiede a lei complicità.
Una richiesta assurda e ingiusta.
Faccia in modo che sia l'altra ragazza a tremare quando bussa lei alla porta di suo padre e si mostri meno impaurita e assai decisa ad aprire gli occhi a lui.
A fronte dei problemi che lui ha, la famiglia deve essere quella che sostiene e che da vero aiuto e solidarietà, non certo una giovane amante...magari arrivista?
Che ne dice, ci può stare?
Aggiungo a questo mio precedente scritto che spero che lei davvero trovi la forza e il coraggio di fare chiarezza con suo padre. Mi sembra molto importante.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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15 MAR 2016

Gentile utente,
le riporto la mia risposta dell'11 marzo 2016.
Gentile M.
comprendo la sua delusione e il suo dolore nonchè la difficoltà di non poter essere leale con sua madre informandola di quello che sa.
Intanto da un punto di vista psicologico sappiamo che il segreto può essere "patogeno" ma personalmente penso che sia anche stupido perchè prima o poi le cose si vengono comunque a sapere dal momento che in certi casi ad un certo punto non si possono più nascondere.
Come altri colleghi, penso anch'io che lei dovrebbe confrontarsi con suo padre facendogli comprendere l'imbarazzo e il disagio in cui l'ha messa con le sue volontarie rivelazioni su cui poi ha chiesto di mantenere il segreto senza curarsi del peso e dell'impatto che la sua richiesta poteva avere su di lei anche dal punto di vista del suo disagio emotivo.
Non credo sia giusto che lei debba stare male con se stessa per rispettare una richiesta imperativa di suo padre di cui non si capiscono nemmeno bene le motivazioni e penso che quanto meno lei debba restituire a suo padre l'anomalia della sua richiesta che, a mio avviso, in quanto tale, non dovrebbe essere accolta e tenuta in considerazione.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Pubblicato 11 Marzo 2016

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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15 MAR 2016

Gentile MMM,
La situazione che sta vivendo e che descrive attraverso la sua richiesta é molto complessa e merita tutta l'attenzione del caso. Posso comprendere quanto si sente affranta, preoccupata, triste ed arrabbiata perché in poco tempo é venuta a conoscenza di due fatti molto complicati da gestire: la malattia di suo padre e la sua relazione con un'altra donna. Probabilmente la scoperta del tumore da parte di suo padre é stata una novità troppo complessa da gestire da solo e ha trovato in questa giovane dipendente un punto di riferimento diverso dai suoi affetti. Quindi iniziando a confidarsi con lei si é lasciato coinvolgere emotivamente e ciò potrebbe spiegare il motivo per cui abbia iniziato una relazione extraconiugale. Concordo con lei quando afferma che ora la sua posizione di figlia e di collega di questa donna non sia assolutamente facile da gestire. Venendo a conoscenza di quanto sta accadendo lei non riesce a restarne indifferente e ciò é del tutto comprensibile. Così come é legittimo che lei sperimenti sentimenti di gelosia e rabbia nei confronti di questa donna che cerca complicità con lei. Credo che il punto centrale sia comunque la malattia di suo padre che non potrà essere nascosta ancora per molto in quanto se dovrà affrontare delle terapie mediche avrà anche necessità di rallentare con il lavoro e di ricevere il supporto e il sostegno da voi familiari. Dal momento che per ora sua madre non é a conoscenza di tutto questo, ritengo che farebbe bene a parlare nuovamente con suo padre cercando un punto di incontro con lui e chiarendo l'importanza di aprirsi e confessare come sta soprattutto alla moglie, dandole così la possibilità di capire e di lottare insieme per una buona guarigione. Quanto alla sua collega, dal momento che lei MMM é a conoscenza di questa relazione con suo padre, potrebbe parlare con lei in modo chiaro e franco definendo i confini del vostro rapporto professionale, questo per evitare un ulteriore coinvolgimento in altre dinamiche relazionali poco funzionali.
Infine sarebbe per lei importante ricevere un supporto psicologico in questo periodo difficile e per questo le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia al fine di essere sostenuta e compresa nel corso dei successivi avvenimenti.
Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o chiarimenti.
Un caro saluto
Dott.ssa Anna Gallucci, Psicologa-Psicoterapeuta
Vicenza

Dott.ssa Anna Gallucci Psicologo a Vicenza

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