Non mi sento considerato, specie in famiglia

Inviata da Luca92 · 6 mar 2023 Terapia familiare

La mia famiglia è abbastanza iperprotettiva e in passato decisamente anche ipercritica.
Mia madre mi tratta un poh, metaforicamente, come un bambino, mio padre non tende ad avere un contatto emotivo con me ed è molto svalutante, ora molto di meno.

Vorrei parlagli a volte, fare discorsi ma è come se non mi ascoltassero e mi dicono che non c'è tempo ma comunque non mi chiedono quasi mai come sto o si interessano di me, di ciò che faccio e così via.

Loro sono di età avanzata, parlano sempre di loro problemi ma da molto tempo è così, perlopiù mi parlano solo di questioni inerenti al dovere, che sia prima la scuola, poi l'università, il cercare lavoro materiale e così via.

Lavoro in campi intellettuali e, seppur per ora i riscontri economici sono a dir poco magri, ho avuto importanti feedback ma, le poche volte che ne parlo, è come se la questione finisse lì e non mi degnano di interesse, non c'è il loro interesse nel sapere come mi vanno le cose e io non vorrei che si interessassero tanto ma semplicemente un ascolto, uno sprono, un "riconoscimento" perchè no.

Con mia sorella la questione è diversa, lei più polemica, parla di suoi problemi che ha avuto in passato e ne ingigantisce, crea litigate e discorsi polemici di ore e ore e comunque, come detto, un dialogo c'è... io sarò troppo tranquillo ma dico un minimo di interesse lo vorrei avere.

Nell'ultimo periodo sono stato fortemente depresso e specie durante la pandemia e post, ma nessuno in famiglia mi ha teso una mano, certo alla fine non sto a parlare di problemi ma almeno un sostegno.

Quindi sto cercando di rimettermi in forze da solo, più in là cercherò di ri-coltivare le amicizie che nello stato di isolamento che mi ero creato proprio non mi andava ma rimane il punto che il sostegno maggiore deve essere la famiglia e io il sostegno reale affettivo poco lo sento, c'è un sostegno materiale e di iper-protezione anche esagerato ma il sostegno che ricerco manca.

Da un punto di vista economico poi, certo mi sento anche in colpa e mi vergogno di stare in famiglia passata una certa età ma veramente a parte il cibo e le cose basilari da anni non chiedo proprio niente, niente di niente, sono di un minimalismo assoluto e di una parsimonia estrema, niente viaggi/niente palestra, niente di niente veramente e per certe cose ho conservato da anni i miei soldi, veramente comunque la gente spende e spande e io sono un caso estremo dall'altra parte, pure l'università ormai ho mollato pur di non pesare economicamente.

Il mio problema alla fine penso sia questo, la mancanza di sostegno psicologico o morale famigliare perlopiù e questo sia una delle cause principali di ansia, timidezza ed evitamento e periodi depressivi che specialmente in questo periodo mi hanno interessato.

E poi, chiaramente e direi anche normalmente un pò mi dà fastidio questa situazione... ma possibile che venga così ignorato, va bene che magari non so comunicare bene ma un minimo di interesse ogni tanto lo vorrei avere, non dò problemi di nessun tipo, sono sempre stato tranquillo in famiglia e così via e ora che potrei avere pure sblocchi lavorativi importanti ricevere tutta questa "dimenticanza" e disinteresse mi fa male interiormente.

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Miglior risposta 8 MAR 2023

Ciao Luca,
molto spesso chiediamo ai nostri genitori “riconoscimenti” che non riusciamo a darci da soli, restando incastrati in richieste relazionali che non potranno essere soddisfatte....se non imparando, magari con una buona terapia, “a bastarsi” da soli.
Comprendo benissimo il senso di insoddisfazione e inadeguatezza che puoi avere con dei genitori che “perlopiù mi parlano solo di questioni inerenti al dovere” e purtroppo delle volte, inconsapevolmente, facciamo di tutto per soddisfarli, fallendo!
La vita è la tua non dei tuoi genitori.
Ti auguro di prendere coraggio e imparare ad apprezzarti per ciò che sei!
Per qualsiasi altra informazione contattami.

Dr.ssa Marta Avaltroni Psicologo a Pesaro

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8 MAR 2023

Gentile Luca92,
quella che ha descritto è a tutti gli effetti una sofferenza da affrontare in un percorso psicoterapeutico.
A titolo informativo le anticipo che è pressochè inevitabile analizzare il passato (come sono state le interazioni e i feedback con i suoi caregivers, come hanno impattato su di lei, com'erano/se c'erano le possibilità di chiedere aiuto, eventi critici ecc.) per arrivare a capire come si è strutturata la sua sofferenza attuale quindi tutto ciò che ha scritto potrebbe già essere il contenuto dei primi colloqui di una psicoterapia.
Le consiglio quindi di scegliere un/a professionista adatto/a alle sue esigenze ricordandole che il costo più alto non sarà certo quello economico per la terapia ma continuerà ad essere legato a come la sua vita viene limitata e condizionata da credenze disfunzionali create nel tempo.
Cordialmente,
dott.ssa E. Carucci.

Dott.ssa Elena Carucci Psicologo a Torino

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8 MAR 2023

Buongiorno Luca,
Mi dispiace per la situazione che stai vivendo. Il riconoscimento dei nostri sentimenti e del nostro valore è un aspetto centrale nelle nostre vite, fondamentale al nostro percorso di crescita e di "sgancio" dalle nostre famiglie d'origine.
Ci descrivi una situazione che pare essere contraddistinta da una grande distanza emotiva, come se le emozioni dovessero essere evitate, per spregiudicare il rischio di imbarazzo e sofferenza e ciò rende sicuramente molto difficile il dialogo. Inoltre, mi pare di intuire che sia molto difficile chiedere (sostengo o anche cose pratiche) in questa famiglia.
Il tuo bisogno di confronto e di rispecchiamento emotivo mi sembra centrale dalle tue parole. Io ti consiglio di avviare un percorso di sostegno psicologico o una psicoterapia in modo da contrastare innanzitutto il tuo senso di solitudine, per comprendere meglio l'origine di tale evitamento e focalizzarti sulle tue risorse.
Io sono disponibile in caso di bisogno,
D.ssa Simona Torrente - Psicoterapeuta Torino

Simona Torrente Psicologo a Torino

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8 MAR 2023

Caro Luca,

Grazie per aver condiviso una parte della sua vita così importante e ahimè dolorosa. Avere un sostegno dalla famiglia che non sia solo materiale e concreto ma anche affettivo è qualcosa di molto importante, ma purtroppo i genitori non si scelgono e, probabilmente, nella maggior parte dei casi, cercano di fare il loro meglio con i mezzi che possiedono. Detto ciò, le consiglio sicuramente un percorso psicologico in modo da lavorare sul coraggio di essere felice e di autorealizzarsi NONOSTANTE la sua condizione familiare, perché le assicuro che è qualcosa di perseguibile, deve solo mettersi in gioco per questo.
Un caro saluto,
Dott.ssa Viviana Ciavatta

Dott.ssa Viviana Ciavatta Psicologo a Monterotondo

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7 MAR 2023

Penso che per uscirne fuori dovrebbe andare da uno psicoterapeuta per superare I suoi problemi

Dr. Michele Scala Psicologo a Padova

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7 MAR 2023

Ciao Luca,
molto spesso chiediamo ai nostri genitori “riconoscimenti” che non riusciamo a darci da soli. Restando incastrati in richieste relazionali che non potranno essere soddisfatte... se non imparando, magari con una buona terapia, “a bastarsi” da soli.
Comprendo benissimo il senso di insoddisfazione e inadeguatezza che puoi avere con dei genitori che “perlopiù mi parlano solo di questioni inerenti al dovere” e purtroppo delle volte, inconsapevolmente, facciamo di tutto per soddisfarli, fallendo!
La vita è la tua non dei tuoi genitori.
Ti auguro di prendere coraggio e imparare ad apprezzarti per ciò che sei!
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Dr.ssa Marta Avaltroni Psicologo a Pesaro

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7 MAR 2023

Gentile Luca,
mi pare di capire che la sua richiesta sia quella di essere compreso ed accolto dalla sua famiglia. Nel suo racconto ha detto una frase chiave: "va bene che magari non so comunicare bene ma un minimo di interesse ogni tanto lo vorrei avere".
Probabilmente è proprio da lì che si potrebbe iniziare a lavorare, sulla comunicazione, dato che la comunicazione crea la relazione, ma soprattutto comunicazione e relazione creano azioni, quindi andando a migliorare la comunicazione, non perchè sia sbagliata, ma perchè può essere resa maggiormente funzionale nel contesto in cui vogliamo ottenere un cambiamento, potremmo produrre effetti anche sui comportamenti delle persone che la circondano.
Questo provocherebbe un effetto domino anche su tutte le altre situazioni che menzionava: ansia, timidezza ed evitamento e periodi depressivi che specialmente in questo momento la stanno interessando.
Il mio suggerimento è, pertanto, quello di rivolgersi ad un professionista.
Spero di esserle stata utile e resto a sua completa disposizione per un'eventuale consulenza psicologica, anche online.
Un saluto.
Dott.ssa Deborah De Luca

Dott.ssa Deborah De Luca Psicologo a Monterotondo

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7 MAR 2023

Buongiorno Comprendo la situazione, in cui ti trovi.
Penso che per uscirne dovresti andare da uno psicoterapeuta per superare I tuoi problemi.
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma

Dott.ssa Patrizia Carboni Psicologo a Roma

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7 MAR 2023

Ciao, capisco molto bene la tua situazione e ti ringrazio per aver condiviso la tua esperienza con me. Mi sembra che tu stia cercando un supporto emotivo da parte della tua famiglia che purtroppo non stai ricevendo. Hai detto che i tuoi genitori sono iperprotettivi e critici, e che non sembrano interessati a ciò che stai facendo nella vita, nonostante tu abbia ricevuto feedback positivi sul tuo lavoro. Inoltre, hai detto che hai passato un periodo difficile durante la pandemia e dopo, ma non hai ricevuto sostegno da parte della tua famiglia. Posso capire come questa mancanza di supporto emotivo e morale possa farti sentire solo e senza valore. Tuttavia, vorrei che tu sapessi che non sei solo e che il tuo valore non è determinato dal modo in cui gli altri ti trattano. Credo che potresti beneficiare molto di una terapia in cui potresti esplorare questi sentimenti e lavorare per sviluppare strategie per affrontarli. Inoltre, penso che una terapia potrebbe aiutarti a comunicare meglio con la tua famiglia e farti capire come esprimere le tue esigenze emotive in modo più efficace. In particolare, potresti lavorare su come comunicare le tue speranze, i tuoi bisogni e le tue aspettative ai tuoi genitori in modo da creare una relazione più equilibrata e appagante con loro.
Ti incoraggio quindi a considerare l'idea di fare terapia come un modo per investire nella tua salute emotiva e benessere. Sarò qui per supportarti in questo processo se deciderai di farlo.

Dott.ssa Nicoleta Senni Pop-Span Psicologo a Asti

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