Mi chiami Debora ho 25 anni da compiere ad aprile. Sono fidanzata da 7 anni con thomas e per fortuna almeno ho lui che compensa tutti i miei problemi. Non riesco più ha trovare un lavoro da più di 2 anni e ora non ce la faccio più, sono arrivata...è troppo dura andare avanti...se così si può chiamare.
Non ho una famiglia come vorrei...mia mamma si ha fatto tanto nella mia infanzia avendo tanti problemi di tiroide ed epilessia mi dovevano stare molto dietro, ma ora...ora non sento che fa parte della mia vita, non riesco a parlare dei miei problemi perché so che non mi ascolta...è sempre a lamentarsi,nervosa, dolorante...non mi chiede mai nulla e se le dico io le cose si vede che non mi ascolta, non inizia un discorso sul pensiero che sto dicendo.
Mi manca l'amore di un genitore...si mi manca proprio questo. Che non ho! E purtroppo sono anche una che non parla molto...però vorrebbe essere ascoltata quelle poche volte in cui parlo della mia vita, dei miei progetti che vengono sempre sdubbiati dai miei genitori.
Mio babbo non ne parliamo...non ha saputo fare il padre e l'uomo purtroppo. Tra questi problemi ed il lavoro che ormai ho rinunciato...non ce la faccio ad andare avanti...penso sempre di andarmene via di nascosto o di farla finita ma...perché devo pensare questo?! Non ci sono altre soluzioni??? NON CE LA FACCIO PIÙ.
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16 MAR 2017
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Gentile Debora,
comprendo la tua delusione e frustrazione per avere dei genitori poco responsivi ai tuoi bisogni e desideri.
Purtroppo, i genitori non possono essere scelti ma solo accettati cercando di interagire con loro nel miglior modo possibile, sapendo che non sempre è facile e che si richiede una buona capacità di sopportare le frustrazioni.
Tuttavia, per il lavoro ti esorterei a non rassegnarti e continuare a cercare magari coordinandoti e consigliandoti con il tuo fidanzato.
Qualora, poi, ti fosse possibile, ti consiglierei di avvalerti di un sostegno,psicologico (anche presso la ASL) dal momento che sembri avere un discreto calo del tono dell'umore e dal momento che lo psicoterapeuta ha anche un ruolo per certi aspetti paragonabile a quello genitoriale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
14 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
capisco che è difficile essere senza lavoro e perdere la speranza di trovarlo, ma penso dovrebbe affrontare i problemi personali e non aspettare che se ne occupi il suo ragazzo o mamma o papà. Essere autosufficienti non vuol dire solo guadagnare e lavorare, ma assumersi la responsabilità della vita e delle proprie azioni; in tutto ciò aiuta avere una solida stima di se. Questa dovrebbe sviluppare: autostima, non sempre si può fare appoggio sugli altri!
14 MAR 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Debora la soluzione più naturale è farsi aiutare. Per fortuna ancora la sanità pubblica offre dei servizi quasi gratuiti. Si faccia fare l' impegnativa dal medico di base per delle sedute di psicoterapei e si prenoti presso il CUP della sua città. I problemi prima o poi arrivano per tutti, dobbiamo solo avere voglia di superarli e darci da fare, perchè senza azione non potrà mai cambiare niente.
Forza, ce la può fare
Dr.ssa Simona Coscarella
Psicologa Psicoterapeuta Cosenza