Mio figlio non vuole mai stare con me

Inviata da Federica · 20 apr 2015 Terapia familiare

Salve sono una ragazza di quasi 19 anni e il mio bimbo ha compiuto da poco un anno. È da un po che ha un comportamento parecchio strano. Non vuole mai stare con me. Io vado a scuola ancora e suo padre all'università e quindi lui resta parecchio con mia sorella o con i miei genitori (i nonni). Quando torno vorrei un po di considerazione da parte sua ma lui più che sorridermi quando mi vede scappa da me. Se sono l'unica con lui gli piace tantissimo stare con me ma quando c'è chiunque (anche persone che vede pochissimo) preferisce andare con altri e spesso se allargo le braccia per prenderlo mi gira la faccia e se lo prendo contro la sua volontà inizia a piangere. Cosa devo fare? È una cosa normale? Vi prego aiutatemi mi sento così triste. Non è bello che il proprio figlio già da così piccolo non voglia stare con la propria mamma...

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Miglior risposta 20 APR 2015

Gentile Federica,
la reazione di suo figlio esprime il suo disappunto per averlo lasciato. E' dispiaciuto e arrabbiato per questo quando lei torna lui non è subito disponibile ma si fa desiderare. E' una reazione molto comune attraverso la quale il bambino le sta dicendo "Sei andata via, io sono arrabbiato con te e per farmela passare mi devi riconquistare".
Il mio consiglio è non accettare il rifiuto di suo figlio allontanandosi e neanche forzandolo ad abbracciarla ma proprio conquistando ogni volta il suo amore.
Come? Ci sono tanti modi, giocando con lui, con le coccole, portandogli qualcosa di speciale, comunicando quanto sta accadendo ("lo so sei arrabbiato con me perchè sono andata a scuola, anche a me è dispiaciuto lasciarti. Ti ho pensato sempre!"), etc.
Il suo bambino ha bisogno di sentire con sicurezza che lei lo ama anche se si allontana da lui e il suo compito di mamma è dimostrarglielo ogni volta.
In bocca al lupo, dr. Katjuscia Manganiello

Dr.ssa Katjuscia Manganiello Psicologo a Pesaro

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21 APR 2015

Nei primi due anni di vita i bambini sviluppano un legame particolare con chi si prende maggiormente cura di loro. Viene detto legame di attaccamento. Potrebbe darsi che il bambino lo abbia sviluppato con un'altra persona, poiché non è solo una questione di tempo passato insieme. Si tratta soprattutto della persona con la quale il bambino si sente più sicuro e che normalmente provvede alle sue necessità (pappa, cambio del pannolino, coccole e consolazioni, interazioni, ecc..) in modo efficiente e tranquillizzante per il piccolo. Tuttavia, è difficile capire se si tratta davvero di questo oppure di un periodo nel quale lei è particolarmente ansiosa o tesa, ecc.. Occorrerebbe osservare il bambino con lei e con i suoi parenti per capirlo. Deve avere pazienza e, con molto amore, vedrà che la situazione migliorerà. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo per l'osservazione delle dinamiche interattive fra lei e il bambino, così che possa darle dei consigli mirati. Dott.ssa Anna Patrizia Guarino

Dott.ssa Anna Patrizia Guarino Psicologo a Ardea

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20 APR 2015

Gentile Federica,
non credo sia facile darle una risposta, il comportamento del bambino potrebbe dipendere dalla maggiore frequentazione che ha con gli altri familiari, come potrebbe essere dovuto a fattori del tutto diversi. Credo che solo uno o più colloqui di persona possano chiarire le motivazioni alla base del comportamento e i rapporti che si sono instaurati nell'ambito familiare.
La invito a riappropriarsi però di ciò che è suo: diritti e doveri derivanti dall'educazione dei figli sono principalmente dei genitori e non si ha motivo di delegarli ad altri se non per cause di forza maggiore. Si faccia aiutare da uno psicologo psicoterapeuta per chiarire meglio la situazione ed eventualmente migliorare la comunicazione con gli altri attori di questa vicenda: familiari e padre del bambino. Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologo a Roma

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20 APR 2015

Buongiorno,
se suo figlio non preferisce stare con lei, è perché ha sviluppato un attaccamento di tipo materno con la nonna (o la zia). Capisco che lei è molto giovane e non so se per sua scelta o pressata dalla famiglia, ha deciso di delegare il ruolo materno a sua madre. Il bambino lo sa, lo ha sentito, e reagisce di conseguenza. Questo è il suo prezzo da pagare. Però è vero anche che ci sono tante situazioni simili alla sua, e i bambini il più delle volte non ne risentono "troppo" certo è che suo figlio le dà un messaggio....sta a lei coglierlo. Le faccio tanti auguri di...crescita insieme al suo compagno.

Dott.ssa Anna Agresti
Psicologa psicoterapeuta
Prato

Dr.ssa Anna Agresti Psicologo a Prato

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