Mio figlio dorme con tutti tranne che con me

Inviata da Jes95 · 29 mag 2021

Buonasera,
Mio figlio quando era neonato non ha mai avuto problemi a dormire con me, da un annetto invece dorme con i nonni, dorme con il papà e anche all'asilo, ma quando siamo a casa io e lui quando lo porto nel lettino nonostante sia stanco inizia a giocare, ridere, mi prende in giro, anche se lo sgrido non cambia nulla. Si addormenta solo allo sfinimento quando proprio è stanchissimo dopo circa un'ora di tentativi. Il mio bimbo ha 2 anni e io capita che lavoro anche la sera, quando siamo a casa sia io che il suo papà lo fa dormire il papà, dato che con me non ne vuole sapere (anche in sua presenza). Non riesco a spiegarmi questo comportamento.

Miglior risposta 3 GIU 2021 · Questa risposta è stata utile per 1 persone

Gentile Jes95,
i dati che lei fornisce sono pochi, per poterle dare una possibile interpretazione del comportamento del bambino.
Posso fornirle qualche elemento generico, che riguarda la sfera del sonno nei bambini.
Il sonno nei bambini varia a seconda dell’età; più il bambino cresce più il momento del sonno non esprime solo la risposta fisica ad uno stato di fatica, ma si arricchisce di altri valori legati al rapporto con l’ambiente esterno.
Il solo bisogno di riposo dopo il primo anno, non è sufficiente per far entrare il bambino nella fase di sonno.
Per lasciare il mondo conosciuto, quello che vive da sveglio, il bambino deve sentire intorno a lui la calma proveniente dalle figure che si occupano di lui.
Le pongo una domanda: E’ possibile che, quando lei lo mette a letto, lui senta una qualche tensione, forse proveniente dal confronto che lei senza volerlo fa con il comportamento del bambino i suoceri e con suo marito?
Un’ipotesi sul comportamento di suo figlio nel momento dell’addormentamento potrebbe essere che il tutto sia partito dal desiderio del bambino di non separarsi da lei, poichè preferiva prolungare il periodo di tempo da trascorrere da sveglio, e si sia opposto con una certa resistenza, a lasciarsi andare e abbia cercato di non addormentarsi.
Il ripetersi di questo comportamento potrebbe avere provocato in lei una qualche ansia, che il bambino ha registrato.
Ora, quindi per suo figlio, il momento dell’addormentamento è associato ad una percezione sgradevole di ansia, mentre il sonno richiede sicurezza proveniente dall’ambiente esterno.
Pe evitare di percepire nuovamente questa sensazione spiacevole egli reagisce in modo contrario, cioè con il gioco, con la risata, con la presa in giro.
Se questo che le ho scritto ha un qualche riscontro in lei, potrebbe utilizzare il tempo che il bambino richiede per addormentarsi, per svolgere azioni che inducano la calma. Potrebbe parlargli, canticchiare una ninna nanna e ritmare alcuni gesti.
Non si scoraggi; all’inizio il bambino proverà a ripetere ciò da lei descritto, ma se lei è tranquilla, può cantare e parlargli e dopo pochi giorni è probabile che il bambino associ il momento dell’addormentamento ad una piacevole vicinanza con la mamma.
Per rassicurarla sappia che, in certi casi, è più facile che un bambino si addormenti con una babysitter, perché il rapporto è meno inteso di quello con la mamma.
Le mando un augurio
Giordana Milani