Mia moglie non mi considera più

Inviata da Cristina78 · 2 lug 2015 Terapia di coppia

Da che è arrivata la nostra bambina non ho più una moglie. Non si cura più, niente ceretta, niente vestiti decenti, niente parrucchiere, niente sesso! La bambina ha un anno ormai ed io adesso sono preoccupato, non vorrei che fosse depressione. è sempre appiccicata alla bimba, le ho detto che potevo prenderle un aiuto e lei mi ha accusato di essere un esagerato e di non capire che adesso le necessità della bambina vengono prima delle nostre. Ha preso aspettativa al lavoro, un lavoro che aveva sempre amato alla follia... non sembra più la stessa. Che devo fare?

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Miglior risposta 2 LUG 2015

Caro Claudio,
la maternità può, talora, essere vissuta con molta dedizione e spirito di sacrificio, al punto da annullare se stessi.

Mi sembra che sua moglie stia vivendo un momento di questo tipo e che senta fortemente il senso del dovere nei confronti della piccola, tanto da non accettare un aiuto esterno. Potrebbe, forse, anche essere restia a parlare con lei di questo argomento.

Per aiutarla a ricominciare a trovare spazio per sè, faccia sentire a sua moglie tutta la sua disponibilità a condividere le fatiche che in questo momento la rendono diversa da un tempo.

Ad esempio, dedichi del tempo per giocare solo con la piccola mentre sua moglie fa un bagno oppure accompagnatela dal parrucchiere e, mentre sua moglie si lascia coccolare, lei e la piccola andate al parco a passeggiare. Sua moglie deve potersi sentire sicura di potersi dedicare del tempo senza conseguenze negative nella relazione con la piccola. Piano piano noterà che ne avrà benefici personali, nella coppia e che anche la piccola crescerà più sicura.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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3 LUG 2015

Gentile Claudio
io penso che lei debba discutere molto serenamente e però in maniera decisa con sua moglie circa questa situazione.
Sebbene l'essere mamma certo porta via tempo per sè stessi, e sebbene le priorità cambiano radicalmente, a mio parere se proprio sua moglie non cura più per niente se stessa e non si cura affatto di lei, qualcosa che non va forse c'è.
Occorre equilibrio. La semplice cura della persona senza eccessi e senza esagerazioni è un aspetto importante dell'essere mamma, così come lo è dell'essere donna e pure, semplicemente, dell'essere persona.
In qualche modo sua moglie mi sembra esprimere un disagio.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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3 LUG 2015

Caro Claudio, non riconosce più sua moglie perché lei ora è un'altra persona, è una mamma. Sono cambiate le sue priorità e si sente molto responsabile del benessere della sua bambina.
La nascita di un figlio ribalta la routine familiare e mette in discussione tutti i ruoli assunti prima. Tra la mamma e la bambina si è creata una forte simbiosi, che sta a lei scalfire piano piano, entrando a far parte di quel nucleo unico.
Provi a partecipare attivamente ai loro momenti di intima condivisione (allattamento, cambio del pannolino, messa a nanna) e provi a sollevare sua moglie da qualche incombenza casalinga così che abbia più tempo per se stessa.
Vedrà che presto la vita familiare raggiungerà un nuovo equilibrio più soddisfacente per tutti.

Cari auguri.
Dott.ssa Annalisa Iovane

Dott.ssa Annalisa Iovane Psicologo a Roma

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3 LUG 2015

Gentile Claudio,
dalle sue parole sembra che sua moglie stia vivendo in modo totalizzante l'esperienza della gravidanza. L'approccio alla maternità varia e dipende strettamente dal modo di funzionare individuale. Accade spesso che possa essere vissuto con estrema dedizione e spirito di sacrificio...questo probabilmente è quello che sta accadendo a sua moglie.
Potrebbe essere utile a sua moglie da un lato avere uno spazio per parlare della maternità e di come la sta vivendo, dall'altro trovarsi nella condizione di poter prendersi cura di sè senza temere che questo abbia ripercussioni negative su vostra figlia. Per quanto riguarda il primo aspetto lei non necessariamente è l'interlocutore ideale...è possibile che sua moglie non si senta a suo agio nel parlare con lei di queste cose. Potrebbe spingerla però ad aprirsi e confrontarsi con altri. Per quanto concerne il secondo punto potrebbe giocare un ruolo fondamentale lei...le mostri tutta la sua disponibilità, la sollevi da alcune incombenze in modo graduale.

Cordiali saluti,
Dott.ssa Stefania Valagussa

Dott.ssa Stefania Valagussa Psicologo a Concorezzo

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3 LUG 2015

Gentile Claudio, purtroppo questa è una fase in cui molte donne negano completamente il loro essere donne e abnegano sè stesse nel ruolo di madre. Limitarsi a un unico ruolo nella vita è molto negativo e, se può andar bene nei primissimi mesi dopo il parto, non va affatto bene se la cosa procede in tal senso. Faccia presente a sua moglie questa risposta, nel caso gliela faccia leggere e le suggerisca un percorso di coppia o individuale per essere aiutata a gestire meglio questa fase e per farle comprendere che essere madri non significa dimenticarsi di essere donne.

Dott.ssa Chiara Pica Psicologo a Grosseto

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2 LUG 2015

Caro Claudio, la nascita di un figlio comporta sempre grandi cambiamenti ai genitori. Tali cambiamenti sono influenzati inoltre da molte altre variabili come per esempio la relazione di coppia e il rapporto dei genitori con i propri rispettivi genitori. Sono molti gli aspetti che entrano in gioco insieme all'arrivo di un figlio. E spesso può rivelarsi molto utile affrontare tale complessità insieme all'aiuto di un professionista. Credo che lei si sia accorto che in questo momento c'è qualcosa che non va nel suo nucleo familiare. Si affidi alla sua sensibilità per capire se sia il caso di consultare uno psicoterapeuta individualmente o insieme a sua moglie e la bambina. Un sincero in bocca al lupo. Dott. Massimo Perrini - Psicologo Psicoterapeuta Psicoanalista Relazionale a Roma
.

Dott. Perrini Massimo Psicologo a Roma

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