Mi sono licenziata e adesso sono nel vuoto assoluto

Inviata da Stefania Giannetti · 27 mag 2015 Orientamento professionale

Buona sera,
quella vorrei raccontarvi è la storia di come mi sono auto-sabotata e distrutta.
Avevo un lavoro che amavo, ma la situazione di negatività tra colleghi mi ha portato ad accettare una offerta esterna vantaggiosa.
Il nuovo posto di lavoro si è però rivelato ancor più negativo e non ho resistito: ho presentato dopo pochi mesi le mie dimissioni.
Forse troppo convinta che in un batter d'occhio avrei trovato facilmente un nuovo lavoro.
Ed invece mi ritrovo a mandare decine di CV senza risposta: per alcuni sono sovra-qualificata, per altri il mio profilo non è in linea, altri non rispondono.
Ho due lauree e un profilo tecnico di rilievo. Un eccellente curriculum trascorso in aziende internazionali di primo livello.
Ma nulla.
Mi sento inefficace, vuota, sbagliata.
E stupida, perchè ai colloqui la prima domanda che mi fanno è come mai ho lasciato un'azienda con Quel nome e un contratto così Favorevole.
Ed io cosa rispondo?
Io come sopravvivo?

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Miglior risposta 28 MAG 2015

Cara Stefania
questa può essere una esperienza di vita molto importante per lei in quanto le stà insegnando molte cose, una di queste è che tutti gli ambienti di lavoro avranno anche "ambienti umani" (cioè capi, colleghi e personale interno) con cui lei dovrà imparare ad interagire nel modo giusto.
Lei non può dire, nei colloqui di selezione che sostiene, che le motivazioni a cambiare lavoro erano i conflitti coi colleghi perché questo è un segno di immaturità; dovrà inventarsi altro da dire.
Tuttavia, verso se stessa, questa difficoltà relazionale che è stato un suo "punto debole" va pienamente riconosciuta insieme alla "supponenza" di poter trovare immediatamente altro.
Detto questo dico anche che ora lei deve andare avanti e superare l'abbattimento emotivo che la situazione comporta; continui a fare domande nei posti che la interessano, non si stanchi e vada avanti.
Soprattutto torni a credre in se stessa e si "alleni" ad affrontare con modestia i colloqui di lavoro. Tenga conto che le qualità del "saper essere" hanno molta importanza nei colloqui (lo dico per esperienza) avendo fatto centinaia di colloqui per le selezioni lavorative.
Se desidera ulteriori chiarimenti ci sono!
Auguri!
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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29 MAG 2015

Salve Stefania,
io credo lei debba rispondere la verità, che per dare il meglio deve trovarsi bene in un ambiante lavorativo, e piuttosto che dare il 50 % del suo 100% per questi fattori, ha preferito lasciare questo lavoro, per cercare qualcosa dove si sentisse di dare il massimo.

Detto questo ha mai pensato data la sua professionalità di aprirsi una partita Iva e offrirsi come consulente? Anche nella vecchia azienda che ha lasciato, ha provato a ricontattare i vecchi datori di lavoro?

Non si senta inefficace, né vuota né sbagliata, colga questo momento di pausa per focalizzare cosa desidera, quali sono le sue priorità (certo nn solo avere un buono stipendio, ma anche vivere bene nell'ambiente di lavoro ad esempio...) magari anche con un percorso ad hoc con un collega esperto in queste tematiche.

Focalizzare gli obiettivi la aiuterà ad essere e sentirsi più efficace e affrontare meglio i colloqui di lavoro, non abbiamo tutti le medesime priorità!

Alle volte seguiamo l'istinto e va "subito bene" altre volte non è così.
Ci sono momenti in cui agire di istinto poi ci fa riflettere su noi stessi, la colga come un'opportunità.

Claudia Popolillo - Studio Logos Psicologo a Lodi

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28 MAG 2015

Buonasera Stefania. Salta subito all'occhio il il termine "autosabotata". Da come descrivi l'avvicendarsi degli eventi una persona potrebbe pensare che tu abbia dato maggior peso all'ambiente di lavoro piuttosto che al lavoro stesso. In ogni scelta è insito il rifiutare qualcos'altro e in questo caso hai anteposto l'aspetto umano a quello lavorativo.
Non dimentichiamoci inoltre che ora il trovarsi senza lavoro dopo una carriera accademica eccellente come la tua faccia risultare il tutto ancora più frustante. Mi viene da pensare che questo è il miglior atteggiamento per risollevarsi. In bocca al lupo

Dott. Daniele Capiato Psicologo a Roma

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28 MAG 2015

Cara Stefania
Cerchi di utilizzare questo momento di disoccupazione per riflettere su se stessa, come si vede e come si sente; cerchi di ritrovare la stima in se stessa dato che queste ultime situazioni la possono avere buttata giù e si soffermi anche sulle sue situazioni lavorative passate per cercare di capire cosa non è andato bene con i colleghi. Non smetta di cercare lavoro e non si butti giù perché una persona qualificata troverà una sua sistemazione magari anche in ambiti diversi.

Dott.ssa Rossella Boretti Psicologo a Prato

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28 MAG 2015

Buongiorno Stefania,
Da quello che scrive fá rilievo da una parte una forte svalutazione di se stessa,si dice stupida,sbagliata, vuota ed inefficace; dall'altra è cosciente di avere un profilo di tutto rispetto e di possedere ottime competenze professionali. Legittimo è il suo bisogno ora di trovare una nuova occupazione ma ritengo sia importante anche che lei riacquisti fiducia in se stessa come persona e come professionista amabile e competente. Nonostante il suo ottimo posto di lavoro lei non è stata bene,ha sofferto per situazioni negative con i colleghi quindi è importante capire e analizzare a fondo cosa capitava in quel contesto,quali i motivi,le conseguenze e quale impatto tutto ciò ha avuto su di lei. Approfitti di questo periodo di pausa per prendersi cura di sè e magari per affronTare un percorso di terapia che possa aiutarla sia a superare questo momento difficile sia a scoprirsi e conoscersi meglio.
Rimango a sua disposizione.
Cordialmente.
Dott.ssa Anna Gallucci

Dott.ssa Anna Gallucci Psicologo a Vicenza

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28 MAG 2015

Buongiorno Signora Stefania, ho riletto 2 volte la sua breve narrazione e mi ha colpito la parola autosabotazione....questo è lo stato d'animo che l'accompagna ancora quando affronta i colloqui?
Ha presente la profezia che si autoavvera? Una ricerca, inconscia, di confermare le nostre paure rinforzando cosi lo stato di immobilità che abita la nostre psiche. proviamo a risalire all'epoca in cui decise di licenziarsi. Cosa stava accadendo in quel momento, come era la sua vita?

Anonimo-148891 Psicologo a Fornacette

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28 MAG 2015

Gentile Stefania,comprendo che il problema primario sia ora quello di trovare un nuovo posto di lavoro, tuttavia rifletterei su come mai ci siano sempre percezioni così negative dei colleghi e del posto di lavoro. E' veramente tutto riconducibile all'esterno o vi è anche qualcosa che le appartiene, di cui forse non è del tutto consapevole, che fa si che si instaurino dinamiche negative? Lei ha fatto una buona osservazione su di sè affermando di essersi sabotata da sola. Continuando la ricerca del lavoro le consiglierei parallelamente di intraprendere un percorso terapeutico per comprendere perché questi gesti autodistruttivi. Questo anche per evitare che nel prossimo posto di lavoro si presentino le stesse dinamiche negative.
Cordiali saluti
Anna Ambiveri

Dott.ssa Anna Ambiveri Psicologo a Torino

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28 MAG 2015

Carissima,
'Errare è umano..." e proprio grazie ai propri errori si può trovare la giusta via, quindi, quando si ha la sensazione di aver 'toccato il fondo', si è paradossalmente al punto giusto per risalire. Ovviamente la risposta più concreta è stata la domanda che ti è stata posta in sede di colloquio, se ci pensi bene! Il passato, comunque non si recrimina, come principio, ma piuttosto ci si mette alla ricerca dei sotterranei motivi che inducono a cambiare una relazione, piuttosto che un rapporto. Ritengo necessario che tu ti faccia aiutare da uno dei miei Colleghi della tua zona per fare questa preziosa ricerca. Io, nel frattempo da qui, sono disponibile per ulteriori comunicazioni.
Buona giornata
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta

Dott.ssa Carla Panno Psicologo a Milano

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27 MAG 2015

Ciao Stefania, cos'è più importante, la negatività tra colleghi o il tuo interesse primario? Ecco cosa hai scelto: dare più importanza ai colleghi e non a te stessa! Tu e le tue passioni e interessi vengono prima di ogni cosa. Buona ricerca. Dott. Valentino Bacco

Dott. Valentino Bacco Psicologo a Battipaglia

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27 MAG 2015

Cara Stefania,
Ha fatto scelte coraggiose e ha dimostrato fiducia nel futuro. Non sempre le cose vanno come vorremmo e il nostro valore non è influenzato dagli esiti negativi. È importante che lei mantenga una visione di sé equilibrata, che comprenda limiti e risorse. Mi sembra che, di risorse ne abbia molte.

Ha creduto nella possibilità di relazioni migliori e di un ambiente lavorativo sereno. Questo può rispondere a chi le chiede spiegazioni. Ha le competenze ed il curriculum, e, per fortuna, anche la passione e la voglia di fare squadra.

In lavori di leadership questo è essenziale. Ci pensi.

Cordialmente,
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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27 MAG 2015

Cara Stefania, lei ha fatto una scelta estremamente coraggiosa la prima volta, e lo ha fatto ancora di più la seconda nel momento in cui si è resa conto che quel lavoro nuovo non era ciò che faceva per lei. Il fatto di riconoscere ciò che potrebbe far star male è un passo estremamente faticoso, che lei ha fatto. Ora, con le difficoltà conseguenti a queste scelte, è naturale sentirsi sopraffatti, ma si concentri anche su quelle che sono state le motivazioni che le hanno fatto prendere un certo tipo di scelta. Nel far questo, le consiglio di osservare non solo le cause al di fuori di lei, ma anche al suo interno, eventualmente trasformandolo in un lavoro di scoperta. Buon viaggio

Dott.ssa Claudia Cuollo
Roma

Dott.ssa Claudia Cuollo Psicologo a Roma

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27 MAG 2015

Buonasera Stefania,
forse cercava del "meglio" per fuggire da qualcosa da cui non poteva fuggire...
Provi a cambiare prospettiva, cerchi in altre professioni o semplicemente usi altri canali di ricerca.
Oggi non tutto è su internet, ed anche su internet si deve cercare nei luoghi giusti. (siti di settore, agenzie etc).

Ovviamente è anche il caso di guardare questo disagio e scoprire come può reindirizzare le sue energie.

Un caro saluto
A sua disposizione.

dott. Fabio Glielmi

Dott. Fabio Glielmi Psicologo a Roma

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27 MAG 2015

Buona sera Stefania,

come dice un detto popolare "non tutto il male vien per nuocere"! Non recrimini le scelte compiute. In questo momento lei è proiettata nel passato, piange l'altra strada che avrebbe potuto percorrere se avesse scelto diversamente.
Io invece le suggerisco di guardare al presente e al futuro. Nel momento in cui ha scelto di abbandonare quel lavoro per la situazione negativa con i colleghi, quella era per lei la soluzione migliore possibile. Ora la sua situazione attuale, per quanto possa in questo momento viverla come triste, le consente di fermarsi e pensare, di ri-orientarsi nel mondo e di creare un futuro.
Le suggerisco un percorso di orientamento professionale per trovare la sua strada.
Rimanendo a disposizione le auguro un caldo "in bocca al lupo!"
Dott.ssa Monica Salvadore

Dott.ssa Monica Salvadore Psicologo a Torino

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27 MAG 2015

Buonasera,
si è risposta da sola, "auto-sabotata e distrutta", è arrivata l'ora di guardarsi dentro e non proiettare il proprio disagio sugli altri.
Auguri per il futuro!!

Anonimo-122284 Psicologo a Roma

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