Buongiorno a tutti.
Vi scrivo alla ricerca di un consiglio: ho 28 anni, una depressione diagnosticata seriamente quando ne avevo 24 da un amico medico e una terapia francamente deludente.
Già al liceo frequentavo uno psicologo per atti di bullismo subiti a scuola, smisi perché era un professionista incompetente - avevo crolli nervosi e lui mi fissava per tutta la seduta senza fare altro -, poi questo mio amico medico mi diagnosticò questa depressione.
L'allora medico di base confermò la diagnosi e mi suggerì di cercare qualche terapista serio: con un po' di fatica, trovai una coppia di psicologo e psichiatra che lavorava insieme. Le cose sono andate avanti benino fino a due anni fa, quando - di ritorno dall'Erasmus - mi proposero questo macchinario. Io mi fidavo ergo accettai ma da allora non ho più fatto alcun progresso, non do esami all'università da due anni e ho problemi di ansia e panico esacerbati. Di recente, complice un mezzo esaurimento nervoso, ho cominciato a informarmi su questo macchinario - avrei dovuto farlo prima - ed è saltato fuori che ha la stessa valenza dei riti di Vanna Marchi: si tratta di un macchinario di medicina quantistica e informazionale. Ho chiesto a contatti con conoscenze di fisica e mi hanno confermato questo punto di vista. Io sono a pezzi, l'altra sera ho seriamente pensato a fare una cazzata di dimensioni gigantesche e sono francamente amareggiata.
So che a 28 anni la vita non è finita e che se si sono fatte scelte sbagliate non è troppo tardi per rimediare ma faccio fatica a trovare un senso.
Cosa mi consigliate di fare?
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8 GEN 2021
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Buongiorno,
Suggerirei un/una psicoterapeuta di area psicoanalitica che le offra la possibilità di avere il controllo su di sé.
Il lavoro in psicoanalisi è impegnativo, ma profondo e risolutivo. Evita le facili scorciatoie a favore di una conoscenza di sé che porta all’equilibrio psichico cioè a quella condizione di pace interiore che ci è necessaria per dedicarci alle nostre attività.
Dott.ssa Giuliana Gibellini
8 GEN 2021
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Buongiorno,
potrebbe aiutarla considerare ciò che le è accaduto come esperienze e non "scelte sbagliate". Togliendo il segno, positivo o negativo, può provare a ritrovare la fiducia e riprendere a cercare. A volte occorre tempo per trovare la strada e comunque tutti i sentieri percorsi per arrivarci ci hanno arricchito, con un piccolo pezzetto che messo accanto agli altri, a distanza di tempo ci consente di costruire il nostro personale puzzle.
In bocca al lupo
Dott.ssa Franca Vocaturi
8 GEN 2021
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Ciao,
sono molto dispiaciuta per quanto accaduto nel corso degli anni, mi piacerebbe aiutarti perché il fatto che scrivi e chiedi suggerimenti è un elemento di grande vitalità.
Se si è incappati in situazioni ambigue che hanno generato sofferenza non è detto che questo debba capitare tutta la vita.
Magari concedendo, ad un professionista, la tua fiducia a piccole dose sarai in grado di porre un freno se senti che l'altro ti sta ingannando o sfruttando.
Sono a tua disposizione e ti auguro ogni bene.
Cordialmente
Dr.ssa D'Amico Maria-Francesca
8 GEN 2021
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Buongiorno,
comprendo le difficoltà finora riscontrate all'interno dei percorsi terapeutici intrapresi, ma noto dalle sue parole che la sofferenza che Lei vive è ancora molto forte, per questo motivo Le consiglio di non rinunciare alla possibilità di intraprendere un nuovo percorso!
Il mio consiglio professionale è quello di cercare un professionista di stampo cognitivo-comportamentale che utilizzi tecniche che le consentano di affrontare i problemi di ansia, panico e depressione.
Buona fortuna e non molli!
Vedrà che troverà una relazione terapeutica in cui si sente bene e che la aiuti a raggiungere gli obiettivi concordati.
Dott.sa Greta Lorini