Matromionio in crisi

Inviata da Aida · 15 feb 2016 Terapia di coppia

Salve, la mia situazione è molto critica. Ho 36 anni, sono sposata da 8 anni con un uomo di 43 con cui sto da 15 anni, abbiamo un figlio di 5. Da 4 anni il rapporto con mio marito è entrato in una crisi profonda e non so come uscirne. Il problema principale sono io, tutto è iniziato con un'insoddisfazione latente per la mancanza di feeling tra noi e le scarse attenzioni che mio marito mi rivolgeva, essendo un carattere molto chiuso. Lui è sempre stato così, ma il mio entusiasmo in passato bastava ad entrambi ed è stato il motore del nostro rapporto. In pratica, ho fatto sempre tutto io...persino la decisione di sposarci è partita da me, quasi dovessi convincerlo. Da quando è nato nostro figlio, mi sono sentita sempre più sola, mio marito sembrava non vedermi: io sono sempre stata forte ed indipendente e per carattere tendo a fare tutto da sola e non chiedere aiuto. Ci svegliamo la mattina ad orari diversi, ci vediamo la sera a cena, il tempo di cenare (per lo più con lo sguardo di lui fisso sulla TV) e lui se ne va sul divano, perché fa un lavoro fisicamente stancante. Questa è la nostra vita di tutti i giorni. Ho provato in passato a sollevare il problema, ma lui mi ha sempre trattato come se fossi una insoddisfatta cronica, per lui andava tutto bene e non c'era nessun problema, era anzi normale che stando insieme da tanti anni non ci fosse più quel trasporto che c'era all'inizio (sebbene, devo ammettere che tra noi non c'è mai stata una passione incontrollabile, neanche all'inizio della nostra relazione). Fino a quando questa insoddisfazione non si è trasformata in un mio malumore quasi costante, apatia e insofferenza. Tutto questo si ripercuote su mio marito, a cui mi trovo spesso a rispondere male. Questo atteggiamento scontroso, che non riesco a controllare, ha provocato in lui una reazione rabbiosa, mi dice sempre che sono insopportabile e che non sono più la donna che lui ha sposato, che stare con me è quasi un incubo e credo abbia ragione. Da parte mia, la situazione è degenerata, fino a provocare un vero e proprio distacco, un rifiuto. Non riesco più a provare attrazione nei suoi confronti e le poche volte che lui prova ad avvicinarsi, mi da quasi fastidio.
Nel frattempo, da due anni e mezzo ho una relazione con un altro uomo, un ragazzo che conosco dai tempi dell'università e a cui sono sempre stata profondamente legata. Abbiamo una profonda affinità mentale e sessuale, potremmo passare ore a parlare e fare l'amore. Con lui io sono un'altra persona, mi sento viva. Premetto che la relazione in questione non ha alcun tipo di futuro, solo che mi fa vedere in maniera ancora più netta quanto sia carente il rapporto con mio marito, dal punto di vista intellettuale e fisico.
Il punto è che so di poter recuperare il rapporto con mio marito, basterebbe che mi sforzassi di essere più entusiasta, più propositiva e riuscissi a controllare il mio malumore...ma non ci riesco, credo di non volerlo abbastanza. Vorrei che qualcuno mi aiutasse a trovare la forza e la lucidità per salvare il rapporto con mio marito, forse per senso di responsabilità nei confronti di nostro figlio e per il futuro che potremmo avere...ma non riesco a sbloccarmi e la mia mente continua a rifiutarlo.

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Miglior risposta 22 FEB 2016

Cara Aida
le chiedo: ma lei volendo recuperare il rapporto con suo marito sarebbe disposta a lasciare pedere l'attuale relazione?
Di questa relazione lei ne parla come di una relazione senza futuro ...perché?
Se c'è così tanto interesse e affinità tra lei e questo suo vecchio amico, ora amante, perché la storia non potrebbe continuare?
A me lei sembra disinnamorata ed esaurita verso suo marito, con cui, per anni ha trainato la relazione.
Siccome siete sia lei che lui molto stanchi del rapporto ma anche giovani..lo stare insieme sarebbe "per il bene del figlio"?.
Qual'è veramente il bene per i figli? A volte bisogna proprio chiederselo....
oppure lei prova ancora qualcosa di profondo per suo marito e vuole davvero ricostruire?
Ci pensi!
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci psicologa psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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4 MAG 2016

Aida per dare un senso piu' compiuto ala sua lettera occorrerebbe partire dalla fine,ovvero dal punto in cui ammette con molta onesta' di avere una relazione con un suo ex compagno di universita'( o scuola).Probabilmente in quelle righe ci sono molte delle risposte alle domande che lei si fa'.Cerchi di dimenticare per un attimo gli errori ed i difetti caratteriali di suo marito( tra l'altro sempre esistenti),si stacchi emotivamente dalla sua relazione( tra l'altro senza futuro) e riavvicinatevi o provate a farlo utilizzando il miglior collante che avete a disposizione: vostro figlio.Quando e' nato lei ha certamente avuto un momento di forte crisi non supportara da suo marito,la solitudine post parto( non la depresssione che ha detta di molti non esiste).Esiste altresi' il sentirsi sola ed inadeguata al nuovo ruolo di mamma..Parlate tra voi con il cuore in mano e mettendo al centro dell'attenzione vostro figlio,lasciando da parte relazioni,difetti caratteriali ecc.So che non e' facile ma non impossibile,basta mettersi di piu' nei panni dell'altro e cercare di capirlo.E se ha ritrovato come dice il piacere di essere bella lo utilizzi anche per riconquistare suo marito.Ma prima di fare tutto questo dovrebbe interrompere la sua relazione che non puo' fare altro che continuare a metterla fuori strada.A disposizione per approfondire

Dott. Giuliano Nardino mediatore familiare Psicologo a Ancona

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15 FEB 2016

Buona sera Aida,
il rapporto con suo marito è chiaramente scemato per tutta una serie di motivazioni già da diverso tempo e , la sua storia extraconiugale probabilmente rappresenta per lei anche una situazione da cui riprendere fiato.
Tuttavia mi rendo conto che il peso che si sta prendendo è grande e si percepisce la fatica che fa a dover tirare avanti una situazione che sembra ancorata.
Tra lei e suo marito ci sono grandi sospesi e la mancanza di comunicazione ne ha fatto sicuramente la parte prevalente.
Mi colpisce il fatto che nel rapporto con l'altro ragazzo lei oltre ad un'attrazione fisica racconta di un rapporto in cui parla. E' uno stimolo a riflettere sull'importanza del sentirsi ascoltati (anche a tavola, senza tenere lo sguardo fisso alla tv).
Quello che le posso dire è che se davvero vuole recuperare il rapporto con suo marito potreste iniziare un percorso di coppia che vi accompagni a risolvere i sospesi e che permetta ad ognuno di voi di prendersi le proprie responsabilità. Una coppia è composta da due persone ed entrambe è giusto che si prendano la loro parti.
Quello che lei chiede alla fine della sua lettera è di sbloccarsi e di avere la lucidità per agire. A me sembra che lei sia abbastanza lucida su quelli che sono i punti critici e i suoi bisogni.
Partendo da questo, si prenda cura di lei .
In bocca al lupo

Dott.ssa Antinoro Anna - psicologa e psicoterapeuta in formazione Torino

Dott.ssa Antinoro Anna Psicologo a Torino

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15 FEB 2016

Cara Aida,

fino ad oggi ha gestito in solitudine le difficoltà del suo matirmonio, è ora che condivida pensieri e preoccupazioni apertamente con Suo marito.
Gli proponga un percorso di coppia insieme perchè è importante, molto importante fare chiarezza dentro di sè e con l'altro, innanzitutto.
Se non dovesse accettare, si rivolga Lei a uno psicoterapeuta perchè possa trovare un sostegno e un aiuto, un luogo di riflessione e di condivisione circa le fatiche che da sola sta affrontando da troppo tempo...

Un caro saluto

Dott.ssa Cristina Fumi
Psicologa-psicoterapeuta
Milano

Dott.ssa Cristina Fumi Psicologo a Milano

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15 FEB 2016

Gentile Aida,
in questo periodo ha gestito da sola anche la fatica di un matrimonio che non funziona. E' arrivato il momento di dividere fatiche e pesi.

Può pensare ad una consulenza di coppia per lei e suo marito, nel caso lui fosse d'accordo. Questo tipo di percorsi offre la possibilità di fare chiarezza su intenzioni e obiettivi e di aiutare a vedere se la relazione di coppia ha un futuro oppure no.

In alternativa, può chiedere una consulenza per sé, per esplorare i pensieri, le emozioni e i comportamenti che la guidano e immaginare scenari diversi.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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15 FEB 2016

Buongiorno Aida,
si comprende e si percepisce una sua forte solitudine e insoddisfazione.
Forse questa nuova relazione le ha fatto sperimentare la passione, il desiderio, e forse la vitalità di sentirsi vista e nella testa dell'altro.
La separazione è sempre molto difficile, implica uno smarrimento e un senso di abbandono. Bisogna creare un ponte di fiducia con sé stessi per affrontare questa difficile scelta. Sono disponibile.
A presto
dott.ssa Claudia Giangregorio

Dott.ssa Claudia Giangregorio Psicologo a Milano

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