Buongiorno, mia figlia frequenta il secondo anno di liceo,vuole lasciare perché trova difficoltà con dei professori nuovi e ne sta risentendo sui voti...piange in continuazione e non ne vuole sentire di finire la scuola...io gli ho spiegato che nella vita troverà sempre difficoltà che dovrà tentare di superare ma non c'è verso di tranquillizzarla...cosa mi consigliate?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
2 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Rachele,
a volte può succedere che gli adolescenti abbiano dei momenti di difficoltà, a vari livelli, e necessariamente anche l’ambito scolastico ne risente.
Nel suo caso sua figlia registra un forte calo motivazionale che esprime attraverso l’esistenza di problemi con gli insegnanti.
Se queste difficoltà appaiono all’ improvviso, credo che esse siano non la causa del malessere, ma solo una conseguenza delle difficoltà di cui sua figlia può o non può esserne a conoscenza.
In ogni caso, sia che sua figlia abbia consapevolezza che le difficoltà non derivano da problemi con gli insegnanti nuovi, o non abbia consapevolezza dell’origine dei suoi disagi, le sarebbe molto utile confrontarsi con uno psicologo.
Infatti comprendere bene l’origine di questi disagi le impedirebbe di prendere decisioni affrettate, che possono in un secondo tempo rivelarsi inopportune.
Inoltre l’aiuto di un professionista le consentirebbe di migliorare la sua condizione psicologica che, credo sia il problema che più la impensierisce, come mamma.
Cerchi di far accettare a sua figlia l’aiuto di cui ha bisogno e vedrà che il problema si risolverà.
Con i migliori auguri
Giordana Milani
2 NOV 2020
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Rachele, potrebbe essere utile per Sua figlia parlare con uno psicologo, che possa accogliere questo suo malessere, guidandola nell'elaborazione e nella sua risoluzione. Questo potrebbe tornarle utile anche nello sviluppo di strategie e risorse da utilizzare nei momenti di stress, che come dice, caratterizzeranno il suo cammino.
Buona fortuna.
Dr.ssa Amanda D'Ambra.