Mi trovo abbastanza bene con la mia psicologa tutto sommato, c'è solo un problema, scherza troppo e spesso non mi prende sul serio... Da un amico potrei accettarlo tranquillamente, ma non da uno psicologo che è pagato per questo!
C'è da dire che quando bisogna essere seri, per esempio se le racconto qualcosa di triste, cupo o comunque il mio umore è anche leggermente tendete al negativo lei è perfettamente seria, come quando le faccio una domanda, risponde infatti sempre seriamente, però praticamente tutte le volte in cui le racconto qualcosa con un umore anche normale, lei ci fa una battuta, e non intendo semplicemente una frase divertente per battuta, anche perché, se così fosse, potrebbe anche essere una risposta simpatica però detta per davvero, data seriamente, vera e quindi l'accetterei senza problemi... Lei scherza proprio! Non so come spiegare esattamente, ma dice cose non vere per scherzo. Per esempio l'altro giorno le ho raccontato che ho preso la patente e che sono un po preoccupato e lei mi ha risposto: "avvisami quando inizi a guidare così rimango segregata in casa". Naturalmente scherzava, come poi ha anche ammesso. Il problema è che lo fa di continuo ininterrottamente, ogni risposta è una battuta eccetto i casi elencati prima. Gliel'ho detto e lei mi ha risposto l: "non hai senso dell'umorismo ragazzo, lo scherzo è il sale della vita" e penso sia stata la prima risposta data seriamente da lei in un contesto normale... Che fare?
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27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Caro Giuliano, la relazione terapeutica è per definizione "una relazione" e richiede dunque una comunicazione chiara ed aperta.Esponga pure liberamente alla collega le sue perplessità.E' possibile che lei senta il bisogno di essere rassicurato sull' attenzione e la dedizione della sua terapeuta. Cordialmente,Dott.ssa Raffaella Orlando
27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Giuliano
sebbene "momenti di scherzoso dire" abbiano la loro collocazione in psicoterapia e servano a smorzare le tensioni anche riportando i fatti e le cose nella giusta ottica, quindi hanno un valore terapeutico di ritorno alla realtà, quello che lei racconta e questo specifico modo di scherzare non mi sembra rientri in una modalità terapeutica.
A mio parere la sua Psicologa fa dello scherzo, non tanto una modalità terapeutica, quanto un modo per colmare qualche suo vuoto con una leggera altezzosità.
Sinceramente è una modalità che non approvo in quanto il rispetto per la persona in Psicoterapia deve essere totale e questo è un elemento imprescindibile da cui partire.
Il fatto che il Paziente/cliente deve (nell'ora di terapia) esporre ed evidenziare (e non senza fatica) tutte le sue fragilità e debolezze per poterle curare, deve essere corrispondente ad una profonda consapevolezza nello Psicoterapeuta che le sue esternazioni sono sempre incisive al massimo anche se scherzose.
La parola in sede di Terapia ha un forte potere di suggestione.
Secondo me quella battuta sulla patente non ci stava proprio, sono franca.
Comunque sia, ritengo opportuno per lei parlarne in modo molto aperto, serio e sincero con la sua Psicoterapeuta.
Questo è molto importante ed è altrettanto vero che noi Terapeuti impariamo molto dai nostri Pazienti/clienti. L'apprendimento è reciproco.
Dunque parlarne farà bene a lei e darà un'opportunità di riflessione e di crescita alla sua Terapeuta.
Cordiali saluti
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Caro Giuliano,
ti riconsiglio vivamente di riparlare alla tua psicologa sottolineando che il suo atteggiamento scherzoso per te è fonte di disagio e che potrebbe in qualche modo rovinare la vostra relazione terapeutica. Esponilo come un vero bisogno personale e forse ti potrà dare anche delle spiegazioni del suo comportamento. Un caro saluto Dott.sa Paola Madesani
27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Salve Giuliano,
discutere del rapporto con il proprio terapeuta fa parte della terapia. Il rapporto terapeutico è un tipo di legame, spesso molto intenso, nel quale si condensa il nostro modo di interagire con gli altri. In questa particolare condizione possono crearsi alcuni "deboli" conflitti o incomprensioni che hanno (e devono avere....) lo spazio per poter essere affrontati e discussi. Credo che se la collega ha colto il senso della sua osservazione ne debba tener conto e farla diventare una riflessione approfondita, questo permetterebbe alla terapia di ripartire con materiale nuovo, alla collega di riflettere sul perché ritenga terapeutico intervenire in quel modo e a lei, Giuliano, di conoscere meglio alcuni aspetti di sé. Se continua ad esserne infastidito provi a sollevare nuovamente la questione, se riceve un rifiuto o una negazione in questo senso ne parli apertamente per averne una idea più chiara e decidere eventualmente di rivolgersi altrove.
Cordialmente
27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Salve Giuliano,
ogni psicoterapeuta è autorizzato ad essere se stesso adottando le proprie strategie e pertanto ho la sensazione che la Collega sia portata a determinare una atmosfera piuttosto leggera nel setting, indipendentemente dalla caso in trattamento. Comunque tu hai fatto bene presentarle la tua critica ,ma se ti sei rivolto a noi significa che non hai ottenuto da lei quello che volevi ed hai bisogno di usare una tonalità espressiva più grintosa. Secondo me, tu sei una persona piuttosto controllata (lo deduco dal fatto che non ti lasci coinvolgere dal suo tono scherzoso) ed hai bisogno di uno stimolo per affrontare la situazione in modo più determinato esprimendo chiaramente la tua attuale irritazione, come potrebbe accadere con chi hai più confidenza (amici, fratelli, ecc.).Spesso noi terapeuti veniamo criticati dai pazienti quando entrano in gioco delle resistenze. Restando a tua disposizione per eventuali ed ulteriori chiarimenti, ti auguro un buon 'lavoro'.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
27 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile signor Giuliano
consiglio su che fare: parlare apertamente e direttamente con la sua psicologa manifestando i suoi dubbi ed eventuali preoccupazioni
paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale in friuli venezia giulia
26 NOV 2014
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Caro Giuliano, le informazioni che ci ha fornito, sopratutto su di Lei, sono davvero pochissime e non conoscendo minimamente la motivazione per la quale ha intrapreso questo percorso non posso escludere a priori che questo continuo scherzare da parte della sua psicologa sia quasi una sua "strategia".
Nonostante ciò ritengo che sia indispensabile accogliere e, quando possibile, accettare le richieste del paziente: Lei, da quanto detto, ha già parlato con la sua psicologa di questo problema con il suo atteggiamento.
Le consiglierei di provare a riparlarne, cercando di descriverle come la faccia sentire questo suo modo di fare.
Considerando inoltre che lei riporta che, tale scherzi sarebbero comunque ben accetti da parte di un amico (ad esempio) mi viene da pensare che non abbia problemi con l'ironia in generale.
Se poi questo modo di fare da parte della sua psicologa incida (o inciderà) negativamente sul suo percorso le consiglierei di valutare l'ipotesi di cercare un altro specialista.
Un caro saluto,