La mia famiglia non mi fa stare sereno
Inizio con un quadro generale: Mio padre e mia madre stanno insieme per inerzia. Le cose vanno avanti e basta; tutto vuoto, non c'è sostanza. Mia madre non si sente neanche una donna per mio padre, l'unica cosa che fanno è litigare. Anche per una piccola parola, anche perché i ceci non sono cotti a puntino. Mia madre è una donna che non dimostra affetto, cosa che io ho già compreso, accettato e superato, e che in parte ha reso anche il mio essere com'è attualmente; mio padre è rigido, nervoso e chiuso, e secondo me insicuro. Mia madre a parte il fatto che non dimostra affetto se non dietro uno schermo, mi ama, ne sono consapevole. Magari dall'esterno non sarebbe neanche così tanto ovvio, ma io lo so, e lei non mi porta alcun peso. Ma mio padre invece mi rende la vita più difficile! Non ho di lui la visione di una figura autoritaria, di una guida. Si può dire che mi sia cresciuto da solo per tante cose. Lui è quello che perde le staffe, che provoca, che non porta valore in famiglia, ma solo critiche, è pesante, non ha imperturbabilitå, né assertività, ne tanto meno sicurezza nel prendere tutte le decisioni. Mi sta troppo addosso in tutto, lo fa per il mio bene, ma il male è di più. È ripetitivo, almeno un giorno si ed uno no mi esorta a smettere di fumare, se prendo il raffreddore mi dice che dormo sempre con la finestra aperta, se non condivido il suo stesso pensiero non c'è possibilità che lui accetti che io la penso diversamente senza prendersela. Diciamo che se ognuno facesse e pensasse sempre come pensa che sia giusto lui, sarebbe tutto a posto. Invece io per indole sono sempre stato un ribelle, ribelle per ciò che ritengo ingiusto. Molti dei consigli (che non sono tali, perché il consiglio è un'informazione che lascia comunque lindividuo libero di scegliere con la propria testa) che mi da sono anche in parte giusti, ma mi assilla, potrebbe ripetermi la stessa cosa un mese intero ogni giorno, di conseguenza anche i consigli validi che potrebbe darmi perdono valore, perché per troppi motivi non ho una stima altissima di lui come uomo e padre. Ci sono cose che invece "ammiro", come il fatto che non si perde in chiacchiere ma agisce, se ha un dovere si impegna a svolgerlo bene. Ma come figura paterna non lo ritengo valido, paradossalmente mi sento più maturo di lui su vari aspetti. Più volte mi sono sentito dire: 'Devi imparare a campare'. Ne ho evinto che forse la sua è proprio viglia di tramandarmi qualcosa, di trasmettere insegnamenti utili proprio per sentirsi soddisfatto come padre, ho provato ad andargli incontro per "aiutarlo" ed aiutarmi, ma alla fine non cambia nulla. In più lavoro con lui, abbiamo uma ditta che lui ha aperto per me, ma appunto non mi sono mai sentito sorretto da lui, ho sempre percepito pretese e aspettative miste a voglia reale di fare il mio bene. Quindi mi carica di responsabilità, non mi trovo a lavorare con un piacere fine unicamente a me stesso, ma anche per lui, che mi ha offerto questa strada validissima, ma quando ero più piccolo ed incapace di scegliere che via intraprendere e non potevo dire, sono pronto per questo ed è questo che voglio. Non rusavo a trattarlo come un datore di lavoro con cui si ha naturalmente un rapporto meno confidenziale, e ogni volta che litighiamo su qualcosa relativa al lavoro mi rinfaccia che lo fa per me, che se non mi sta bene che lui è nervoso e si arrabbia chiudiamo tutto. Io non riesco a dimostrarlgli di lavorare con voglia alle sue condizioni, ed al tempo stesso è qugelli che vorrebbe. Non riesco ad esprimere le mie potenzialità, perché non ha fiducia in me e probabilmente neanche in se stesso. Ma insieme al lavoro, è qualcosa che si protrae in altri ambiti della vita, nella quotidianità, e non sono sereno. Io ho voglia di mettermi in gioco, di bruciarmi ed imparare la lezione anziché ricevere trecento consigli preventivi ed ossessivi. Ho pensato che la soluzione fosse allontanarmi dal contesto ffamiliare.. vorrei che mi deste un parere e giudizio sulla situazione, sperando di averla spiegata in maniera esaustiva e non troppo confusa. Grazie anticipate!
Ps. Ho quasi ventitré anni.