Sono assente da oltre 60 giorni dal lavoro per ansia e depressione con sindrome bipolare ormai in cura da dieci anni, ho avuto una ricaduta brusca indipendente dal lavoro, ma che non mi permette lo stesso. Quando rientrerò al lavoro alla visita per l'idoneità dovrò svelare al medico competente la mia patologia??
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
14 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 6 persone
Buongiorno Simone,
alla visita col medico competente dovrà motivare la lunga assenza. Perché per lei è problema comunicare al medico la sua patologia? Il medico competente è tenuto al segreto professionale.
Un saluto
dott.ssa Miolì Chiung
Studio di Psicologia Salem
Milano
18 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Simone,
certamente quando rientrerà a lavoro dovrà motivare la sua lunga assenza al medico competente, che comunque in ogni caso è tenuto poi al segreto professionale.
Inoltre comunicare e "svelare" (come dice lei) al medico la sua patologia non può far altro che accrescere la consapevolezza del suo problema e quindi la consapevolezza di volerlo realmente affrontare..senza alcuna paura e pregiudizio.
Cordiali Saluti
15 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Simone
deve esplicare le pratiche necessarie e farlo con chiarezza e precisione.
Non si senta in colpa per questa ricaduta e per la sua malattia.
Si rivolga invece anche ad un terapeuta per essere seguito e migliorare subito la sua situazione.
Auguri
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa Psicoterapeuta
14 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Simone,
è ovvio che lei debba svelare e anche documentare la patologia da cui è stato affetto e le cure fatte al suo rientro lavorativo.
D'altra parte il sanitario è tenuto al segreto professionale se è questo che la preoccupa.
Piuttosto lei non specifica che tipo di cure ha fatto per cui, se è stato curato solo con farmaci le suggerisco di associare un percorso di psicoterapia per stabilizzare la sua guarigione prevenendo o rendendo più difficili altre possibili ricadute per il futuro.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
14 GEN 2016
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buongiorno Simone,
per quanto riguarda la sua domanda, è evidente che dovrà dare spiegazione del suo problema che le causa problemi nella sfera lavorativa. Approfondendo quello che scrive all'inizio circa un problema che dura da dieci anni, sarebbe utile conoscere che tipo di trattamento segue per la patologia, se solo farmacologico, se psicoterapico o entrambi. E' evidente che la condizione clinica sta investendo anche la sua area di funzionalità lavorativa e necessita di un intervento supportivo. Se vuole può contattarmi privatamente per rispondere ad altri suoi dubbi.