Buongiorno, sono una giovane mamma con una bimba di un anno! Fin da quando era più piccola mia figlia mi ha sempre "snobbato", mi spiego meglio: se siamo io e lei da sole mi cerca e cerca il mio affetto, ma se solo c'è qualcun'altro lei preferisce nettamente le coccole e le attenzioni di quest'altra persona, che siano i nonni o il papà. Sono rimasta in maternità fino al decimo mese e poi ho ripreso a lavorare, fin dal primo giorno non ha sentito per nulla la mia mancanza, quando vado a prenderla dai nonni mi guarda mi fa un sorriso, ma poi va avanti a fare quello che stava facendo e se ha bisogno coccole o quant'altro non viene da me, ma va a cercare la nonna! La prendo in braccio, ma vuole la nonna! Quando invece rincasa il papà gli corre incontro ridendo! Prima che iniziassi a lavorare in casa quando le dicevo dei no, mi ascoltava, adesso quando le dico no va avanti comunque nel suo obiettivo e non c'è verso di farmi ascoltare! Io in casa sono quella da sempre cattiva.. me ne rendo conto, sono sempre io che la rimprovero quando fa i capricci e sono sempre io che le vieto cose non adatte a lei! Però dall'altra parte penso di darle anche molto affetto, la cerco sempre la abbraccio e la bacio sempre, le dico brava quando fa bene e le dico no quando fa male! Penso di essere troppo dura ma d'altronde qualcuno dovrà pure darle della disciplina..o no? Questa situazione mi spezza il cuore, non so cosa fare. Vi ringrazio in anticipo. Serena
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21 OTT 2016
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Gentile Serena,
forse la sua bambina, pur avendo solo un anno, ha già notato la differenza tra il suo stile educativo e quello della nonna (e del papà).
Se a questo aggiunge che lei da un paio di mesi ha dovuto riprendere il lavoro e quindi per molte ore al giorno non può essere presente, si spiega facilmente che la principale figura di riferimento è diventata ora la nonna.
Lei ha ragione poi quando dice che ai figli oltre all'affetto bisogna dare anche le regole ma per l'età che ha la piccola ciò che adesso conta di più è la vicinanza fisica ed emotiva.
Una consulenza con un terapeuta dell'età evolutiva potrebbe esserle utile per ottimizzare le sue interazioni con la bambina.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 OTT 2016
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Gentile Serena,
da quello che racconta deduco che Lei rappresenti un fondamentale riferimento affettivo per Sua figlia. Tuttavia come spesso accade, quando un genitore svolge quasi da solo sia il ruolo affettivo (l'accoglienza, l'amore) che quello normativo (le regole), è fisiologico che il figlio cerchi altri punti di riferimento. Forse il punto sta proprio qui. Suo marito La aiuta abbastanza nella funzione normativa? Dalla Sua descizione dice che è sempre Lei a rimproverarla quando Sua figlia fa i capricci. Forse potrebbe essere più supportata affinchè non gravi tutto sulle Sue spalle. E' solo un ipotesi ma magari la aiuterà a elaborare nuovi spunti di riflessione.
Rimango a disposizione.
Cordiali saluti
Riccardo Gaglio, psicologo e psicoterapeuta Palermo
24 OTT 2016
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Gentile Mamma,
Credo che il fatto che Sua figlia la "snobbi", dando l'impressione di non ascoltarla, sia dovuto al fatto che sia Lei la figura "normativa" all'interno della famiglia a differenza dei nonni e del papà. Può cercare in zona un aiuto che Le può dare una mano a superare questo momento di difficoltà.
Cordiali saluti
Dr.sa Anna Foglia
22 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Serena,
nella mia esperienza trovo che molti genitori si pongono il dubbio su come conciliare la funzione genitoriale normativa (dare limiti e regole) con quella affettiva (esprimere accettazione e affetto). Nella sua situazione sembra che la prima funzione sia prevalente alla seconda o comunque sia stata esercitata forse con un po' di rigidità. Provi a recuperare un rapporto positivo con sua figlia fatto principalmente di complicità e comunicazione sincera, elementi che forse la bambina ritrova di più nella nonna e nel papà. Si ricordi che dietro ai limiti e alle regole c'è una persona e spesso i bambini le comprendono e le accettano meglio se hanno sviluppato una relazione profonda e affettiva con chi ne chiede il rispetto. Quindi dedichi un po' di tempo in più nel giocare con sua figlia, cercando di mettersi in ascolto delle emozioni che prova e cerca di trasmetterle.
Dott.ssa Serena Costa, psicologa dell'infanzia Trento
22 OTT 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Serena,
credo che sua figlia le voglio un bene immenso e che i nonni siano figure di sostegno familiare prezioso.
Dice di essere l'unica persona che dà delle regole e forse il problema è questo: sarebbe importante che tutti i componenti familiari si distribuissero la gioia di dare affetto e anche delle regole condivise. Bisognerebbe meglio comprendere come funziona il sistema familiare e che cosa intende lei, quando dice di essere troppo dura. Ciascuno di voi è "figlio della propria storia" e forse la "durezza"di cui parla le elicita ciò che lei stessa ha appreso quando era bambina e su cui sarebbe possibile riflettere. Potrebbe anche essere che ciò che lei ritiene come durezza non lo sia davvero ma mancano sufficienti informazioni per comprendere appieno la situazione. I nonni, inoltre è probabile che saranno propensi a fare ciò che non hanno potuto in quanto genitori, diventando magari più disponibili fosse anche perchè non lavorano e sono dediti solo alla cura, meno ad assolvere la quotidianità di una vita famigliare. Non credo che lei sia una mamma inadeguata, e fare il genitore è un compito difficile, potrebbe confrontarsi con uno specialista se desidera smussare quei lati che lei ritiene di ostacolo al pieno equilibrio.
Cordialmente
Dott.ssa Paola Brussa
22 OTT 2016
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Buonasera Serena,
ha riflettuto sulla possibilità che sua figlia si comporti così perché sa che è lei che detta disciplina, mentre suo marito e gli altri familiari forse sono più "morbidi"?
21 OTT 2016
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Cara Serena,
comprendo la sua sofferenza.
Come si spiega questi comportamenti della bambina con lei? Da quando ha iniziato a notarli? Ci sono anche momenti in cui sua figlia è più affettuosa con lei? Se si, quando?
Queste domande potrebbero aiutarla a farsi un'ipotesi di come lei appaia agli occhi della sua piccola per aiutarla a comprendere meglio il perchè di questa situazione e magari, con un po' di fantasia, a modificare qualcosa per consentirvi di giocare un ruolo un po'diverso rispetto a quello che state vivendo attualmente.
Mi sembra che per lei la disciplina sia un fattore importante... cosa intende lei per disciplina? In che modo la trasmette a sua figlia? come la recepisce la bambina? Conosce altri modi per poter passare gli stessi messaggi?
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
21 OTT 2016
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Cara Serena, sarebbe interessante capire che tipo di rapporto ha avuto lei con sua madre e sapere un po' della sua storia. Certo deve essere frustrante e doloroso per lei essere in secondo piano. Sicuramente l'aspetto positivo è che lei ha una bambina indipendente! Ma la bambina ha solo un anno, non credo ci siano tante occasione per rimproveri e severità! Le consiglierei, per fugare i suoi dubbi e magari aggiustare un po' il tiro con sua figlia, di fare qualche incontro con una psicologa magari dell'età evolutiva che saprà consigliarla e aiutarla. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco