Il tradimento di un genitore
Buonasera, ho 22 anni e da circa un anno e mezzo ho scoperto mia madre in comportamenti ambigui con altri uomini al di fuori della nostra famiglia, senza sapere come spiegare la cosa a mio padre con cui non ho mai avuto alcuna confidenza (essendo sempre stato più o meno assente per lavoro). Ovviamente ho tenuto la cosa per me, anche se con difficoltà, finchè circa 1 anno fa mio padre ha scoperto tutto. Non avevo mai capito il grado di 'tradimento' di mia madre finchè non li ho sentiti litigare e ho anche capito che c'erano tantissime cose che non sapevo nemmeno io. Hanno litigato per tutta l'estate e tutto l'inverno rendendo la casa un inferno. Hanno fatto giorni a litigare e giorni a far finta che non fosse successo nulla, un caos totale. Mia madre ha minacciato più volte di andarsene di casa, spesso facendo leva su di me per 'colpire' mio padre, ma non ha mai avuto veramente il coraggio di farlo. L'ho vista prenderlo a sberle, buttargli a terra le suo cose. Altra cosa brutta è che mia madre non ha avuto la furbizia e la discrezione di tenere le cose nascoste, con risultato che alcune persone del nostro paese erano già a conoscenza dei suoi comportamenti (cosa che trovo umiliante per mio padre e di cui mi vergogno pure io). Ora a quanto pare è da un pò che la situazione si è stabilizzata e non litigano più, anche se da parte mia posso dire che mia madre continua ad avere atteggiamenti strani, come se dovesse sempre nascondere qualcosa (ad esempio l'ho scoperta a scrivere messaggi con un telefono sconosciuto e probabilmente con un'altra sim telefonica, che ha prontamente cercato di nascondere), tuttavia ho deciso di cercare di staccarmi e di lasciar stare pur trovandolo molto difficile (vivendo nella stessa casa). Ora vengo a me. Quando 1 anno fa è stato scoperto tutto, non ho avuto una particolare reazione negativa, ho pensato che si sarebbero separati e che forse sarebbe stato meglio così. Tuttavia, col passare dei giorni ho cominciato ad avvertire sintomi spiacevoli, quali stanchezza, tristezza, difficoltà nell'addormentarmi o nell'alzarmi al mattino, nel concentrarmi, sonno disturbato con incubi, ma diciamo che questa estate lavorando e uscendo sono riuscita a distrarmi. Da questo inverno invece il mio stato d'animo è crollato, con crisi di pianto frequenti, ansia per gli esami (ho sempre avuto voti molto alti, che ora stanno calando), generale stanchezza e difficoltà a reagire e ad affrontare le cose. Spesso litigo con i miei genitori e mia madre in particolare, incolpandola di essere stata vergognosa ed attribuendo a lei la colpa del mio malessere. Ho una sorella maggiore che però vive fuori da molto tempo e che, avendo vissuto la cosa da lontano, non capisce il mio malessere e mi accusa di vittimismo. Mio padre ogni tanto mi rinfaccia di aver tenuto il segreto e non averlo confessato subito a lui, e l'ingiustizia dell'accusa mi fa sentire molto impotente. Credo di avere una rabbia molto forte nei confronti dei miei genitori (soprattutto mia madre, la quale ha tradito un pò tutta la famiglia, incolpando però mio padre che invece si è preso la responsabilità di essere sempre stato assente) che ora si comportano come se niente fosse successo mentre io mi ritrovo 'sola' ad affrontare le conseguenze di una frattura abbastanza grossa che tra l'altro ha fatto soffrire molto mio padre, che nel frattempo è dimagrito ed ha cominciato ad assumere comportamenti bisognosi insoliti con richieste di affetto e di attenzione. Sono comunque d'accordo che stiano cercando di ricostruirsi una quotidianità sana e vivibile, ma in tutto ciò io mi ritrovo in questo stato, con una laurea da affrontare e decisioni da prendere sul mio futuro, cosa che al momento mi sembra insormontabile. Comincio inoltre ad avere difficoltà nella relazione con un ragazzo che vedo da circa 1 anno, che mi piace tantissimo ma ho paura che in questo stato d'animo potrei diventare bisognosa e dipendente e che se si accorgesse di come sto mi vedrebbe come una bambina. Vorrei riuscire a ritrovare un minimo di serenità, se non altro, quel poco che mi serve almeno per finire gli esami. Ho sempre l'impressione che essendo ormai grande avrei dovuto reagire in modo forte ed indipendente, e per questo mi sento forse un pò "sfigata". Pensate che il mio stato d'animo sia esagerato o fuori luogo? Cosa dovrei fare e come comportarmi in casa? Grazie mille.