Salve a tutti,
io e il mio ragazzo viviamo insieme da sei mesi e siamo in procinto anche di sposarci. Lui e' molto premuroso e sempre dolce con me ma non prende mai l'iniziativa per fare l'amore e se propongo spesso e volentieri evita. Non ha problemi di erezione anche se quando aveva 20 anni (ora ne ha 39) ha subito la rimozione di un testicolo piu' chemioterapia per colpa di un tumore. Quando capita di fare l'amore (raramente) c'e' passione e non ha problemi ad eccitarsi... il problema e' che in generale preferisce fare altro (guardare la tv, leggere il giornale) e nel letto mi abbraccia ma presta molta attenzione a non farlo troppo intimamente come se avesse paura di "illudermi" di voler fare qualcosa che non vuole fare. In passato ha avuto anche problemi con la cocaina e alcol, adesso ne e' uscito ma ho paura che possano essere cause di questa mancanza di interesse. Fuma anche molto e prende parecchi medicinali... insomma, non so dove sbattere la testa. Lui dice che io gli piaccio tantissimo e che non devo pensare di essere io il problema. Ne abbiamo parlato e lui ha confessato di aver paura di indagare sulle cause. Sono confusa... cosa potremmo fare?
Grazie mille in anticipo,
Francesca
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12 MAG 2015
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Cara Francesca
molto spesso il tipo di intervento come quello che ha subito il suo ragazzo lascia delle tracce inibenti causa il trauma non solo fisico ma anche psicologico con una sensazione di essere scarsamente virile.
Poi un'altra componente può essere legata al tipo di relazione che c'è tra voi.
Entrambe le cose andrebbero considerate e discusse insieme con estrema calma dandosi anche il tempo e un margine di miglioramento prima del fatidico passo del matrimonio.
Perché non fare un ciclo di incontri per imparare a comunicare su temi difficili e per confrontarsi su reciproci dubbi e paure?
Ogni questione su cui riusciamo a portare consapevolezza migliora!
Auguri
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
13 MAG 2015
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Salve,
capisco la sua preoccupazione.
Da quello che lei scrive sembra che il suo ragazzo soffra di un problema legato al desiderio sessuale.
Le ipotesi che si possono fare sono diverse.
Innanzitutto, mi sentirei di suggerire di verificare in prima analisi che non ci siano problemi "organici" e controllare che tipo di farmaci assume il suo ragazzo: alcuni farmaci, infatti, hanno come effetto collaterale proprio l'abbassamento del desiderio sessuale.
Escluse queste cause, resta la possibilità di un problema di natura psicologica, che in ogni caso potrebbe essere affrontato, singolarmente o in coppia, con una terapia di tipo sessuologico o una psicoterapia.
Comunque, l'esperienza di malattia che ha vissuto il suo ragazzo l'avrà in qualche modo segnato e forse è proprio questo che costituisce l'ostacolo all'intraprendere di nuovo un iter diagnostico e terapeutico.
Quello che può fare è sostenere il suo fidanzato e motivarlo nella richiesta di aiuto a qualche esperto. Molto spesso chiedere aiuto significa ammettere di avere un problema e non è semplice.
Spero di esserle stata di aiuto.
Per qualsiasi cosa resto a disposizione.
Dott.ssa Virginia Perrelli
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12 MAG 2015
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Francesca,
non so se lei abbia mai giocato a biliardo ma se mai ha provato a fare un colpo, si sarà resa conto di quanto è più difficile colpire una palla di sponda piuttosto che direttamente. La sua situazione è la medesima, almeno per noi ai quali hai scritto: capire cosa ci sia nella mente del tuo uomo ascoltando la tua descrizione. Qualcosa (e anche più di qualcosa) si perde sempre in queste "traduzioni".
Ora, proviamo a fare delle ipotesi: non dico nulla di sconvolgente se ipotizzo che una delle variabili in gioco quando si tratta di scarso interesse sessuale sia il fattore "novità"; d'altra parte immagino che abbiate costruito nel tempo una buona complicità e conoscenza fisica le quali cose possono supplire all'eccitazione per il nuovo fine a se stesso. L'uso delle droghe e soprattutto delle sigarette (pure esse droga!) non facilitano nè la performance nè il desiderio...
La realtà è che stiamo andando a tentoni al buoi nel tentativo di trovare una causa chiara e unica per il vostro disagio, quando in realtà la cosa migliore non è trovare la causa di quel problema ma la causa del disagio che impedisce al suo uomo di raccontare a uno psicologo il suo malessere, dal quale poi derivano una serie di blocchi fra i quali quello sessuale che ci racconta.
Deve ritrovare nel suo uomo un alleato, lui ora deve parlare, deve trovare la forza di farlo e dopo parlerete di come affrontare il sesso. Gli faccia capire che qualsiasi cosa possa saltare fuori (cose che lui evidentemente teme) lei le sarà al suo fianco così come ha fatto da quando vi siete conosciuti.
Eviti però, Francesca, che il silenzio del suo uomo ricada su di lei come se fosse un arcano e obliquo giudizio negativo sul rapporto e, in fondo, su lei medesima.
12 MAG 2015
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Gent.le Francesca
Le consiglierei di affrontare il problema così come ha iniziato a fare. Forse occorre davvero "indagare" o, meglio, affrontarlo insieme. Per un uomo affrontare il tema del sesso suscita sempre resistenze, in quanto in gioco c'è la propria identità sessuale, sovraccaricata da ideali e aspettative che ne appesantiscono il significato stesso.
Occorrerebbe una consulenza con un andrologo al fine di valutare la componente organica (e l'incidenza della terapia farmacologica sul calo deldesiderio). Esclusa una eziologia organica, sarebbe opportuna una consulenza con uno psicoterapeuta di coppia per aiutarvi a chiarire cosa sta accadendo tra di voi. Consideri anche che il matrimonio può sollecitare molte tensioni in quanto rappresenta in cambiamento importante per entrambi.
In bocca al lupo!
12 MAG 2015
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Non collegherei facilmente la questione della droga con la mancanza del desiderio sessuale, anche perché è vero che la cocaina ha un effetto sulla dopamina, quindi ha un effetto stimolante, ma se parliamo del passato potrebbe non esserci un collegamento.
La situazione potrebbe essere invece legata ad un trauma non superato rispetto all'intervento.
Forse il suo compagno potrebbe avere dubbi sulla sua fertilità, essendo vicino al matrimonio.
Le consiglio una valutazione psicosessuale con serenità, senza eccessive preoccupazioni.
E' qualcosa che affrontano moltissime coppie, specie prima del matrimonio.
Potrebbe anche valutare la consulenza online.
Dott.ssa Anna Patrizia Guarino.
12 MAG 2015
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Buonasera Francesca,
potrebbe essere utile un percorso di coppia così da poter valutare insieme la situazione ed al contempo non "imporre" una terapia personale al suo fidanzato. Altrimenti un breve percorso per Lei, così da poterla sostenere in questo periodo e trovare degli strumenti che possano aiutarla a cambiare alcune strategie di coppia quotidiane.
11 MAG 2015
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Gentile Francesca,
mettere la testa sotto la sabbia spesso non è il modo migliore per risolvere i problemi e può anzi peggiorarli. Se il tuo ragazzo entrasse in quest'ottica forse si deciderebbe almeno ad indagare se ci siano cause organiche, ma capisco che questo passo è per lui molto doloroso. Contemporaneamente comunque potrebbe consultare uno psicologo psicoterapeuta che può aiutarlo in un percorso più generale, che valuti il suo benessere psicologico e lo aiuti di conseguenza anche a prendere le decisioni più opportune.
auguri