Il mio partner inizia ad essere geloso della mia famiglia

Inviata da Elisa · 16 ago 2018 Terapia di coppia

Vivo all'estero con il mio partner da quasi sette anni.
A 19 anni decisi di trasferirmi all'estero per gravi problemi familiari, soprattutto dettati dai problemi psicologici di mio padre, volevo staccare i ponti e costruirmi un nido sereno lontana da tutti, il mio lui mi ha seguito ed abbiamo iniziato la nostra relazione in un altro paese.
Lui è una persona molto insicura e con poca autostima, io sono la sua unica relazione seria e duratura e sono tutto per lui.
I primi anni i problemi erano dettati dalla sua forte gelosia, che a lungo andare mi ha portato a chiudermi in me stessa e poi cercare sempre di più di riaprirmi negli ultimi anni.
Io ho sempre dovuto uscire con lui e le sue amicizie, alle sue serate ed insomma essere la sua ombra.
Dopo una rottura di otto mesi, voluta da lui, siamo tornati insieme cercando in questi due anni di migliorare la nostra comunicazione e risolvere i problemi di coppia.
È venuto finalmente a vivere con me(ha sempre avuto paura di farlo) e le cose vanno bene, io ho anche iniziato a creare delle amicizie con le mie colleghe ed uscire con loro qualche volta e lui mi ha anche spronato in questo, seppur manifestando le sue paure ed il suo sforzo.
Lavora tanto e dice che ci vediamo poco pur vivendo insieme, per me la nostra vita sessuale va bene, lui dice che è carente. Sostiene sempre che è lui ad inseguire me e si sente spesso trascurato, ma non arriviamo mai a grandi discussioni quando siamo fuori dall Italia.
Lo stress ed i problemi arrivano più durante le ferie, io posso scendere una sola volta l anno, lui alle volte due, ma non sempre. Ogni volta per me è uno stress perché lui vuole per forza passarle con me e stare con me 24h su 24h. Si aspetta che invece di alloggiare dai miei parenti alloggi a casa di sua madre con lui a dividere un lettino piccolo. Quando siamo giù io passo il tempo con sua madre, con il padre e il nuovo patner e sono andata a cena anche con altri suoi parenti, non che mare, cene e serate con i suoi amici (alcuni dei quali sono diventati anche miei ok, ma non una tale amicizia da sentirci o uscire anche tra di noi).
Io ho una famiglia molto allargata e tranne che con i miei genitori, adoro passare il mio tempo con gli altri della famiglia, non mi annoio, non mi pesa, ho poche settimane e voglio dividerle tra lui e la mia famiglia, quindi con lui mi vedo per il mare il pomeriggio e per uscire la sera tardi e poi cerco di vedere gli altri nelle altre parti della giornata.
Ho passato una giornata intera (l avevo fatto presente già da un po' che l avrei fatto) con tutti i miei parenti nella nostra casa di campagna. Lui se ne è stato con i suoi amici e pur avendo manisfestato la mia tristezza per il fatto che lui non vuole passare neanche per un caffè con la mia famiglia, ho fatto finta di nulla ed ho inventato come al solito qualche scusa con i miei sul fatto che non si fa mai vedere. La sera lui si arrabbia perché non sapevo a che ora tornassi (io non guido) lamentandosi che io abbia passato tutto il mio tempo con loro è sono due giorni che discutiamo. Mi dice che lo trascuro, che non sto mai con lui e che passo il tempo con la mia famiglia, quando invece sto con lui, la sua famiglia ed i suoi amici (i miei pochi amici rimasti in città non gli ho ancora neanche contattati) ho cercato di fargli capire che per me tutto questo è assurdo e che lui è possessivo nei miei confronti e che noi non siamo un entità a se, ma due individui che si amano, ma che hanno le loro vite, io non sono un prolungamento di lui o la sua ombra.
Lui dice che è spaventato per la nostra relazione che io sono lontana e distaccata e che non vedo i problemi. Io sono molto stressata, ho sempre avuto l ansia dai 15 anni, mi è appena stato diagnosticato un problema al colon che mi ha stravolto dieta e stile di vita, mia madre continua ad essere una depressa cronica e mio padre è in una clinica dove purtroppo con mia grande tristezza sembra lo riampiano di medicine e basta, ho deciso al mio ritorno di iniziare una terapia con la psicologa con cui ho già preso appuntamento (lui ha gia manifestato la paura che potrebbe essere solo colpa sua e che potremo dover lasciarci, ma dice che comunque la terapia mi farà solo bene).
Io non so come farli capire che io voglio finalmente vivere la vita anche a modo mio e che non è la quantità di tempo che passiamo a determinare quanto siamo una coppia. Lui ha un tremendo senso di abbandono dovuto sicuramente dal divorzio dei suoi e la sua insicurezza, ma i suoi modi e la sua richiesta costante della mia presenza mi soffoca, provo a dirglielo ma lui reagisce allontanandosi completamente ed io mi sento persa. Come dovrei comportarmi?

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Miglior risposta 21 AGO 2018

Buongiorno Elisa,
la terapia che sta per iniziare la potrà aiutare in questo momenti di difficoltà, potrebbe provare a comunicare con il suo partner circa la necessità di intraprendere una terapia personale per i vissuti di abbandono e possessività. che influenzano negativamente la vostra relazione.
Cordialmente,

Dr. Gianmaria Lunetta,

Psicologo Clinico a Torino

Anonimo-161362 Psicologo a Torino

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20 AGO 2018

Gentile Elisa
Dalla sua richiesta emerge un forte disagio a livello individuale e di coppia. Gli aspetti di cui prendersi cura sono molteplici, sarebbe consigliabile prendersi un tempo personale in cui lei può chiarirsi sia su ciò che sta succedendo, sia su cosa lei desidera all'interno della sua relazione. Una volta chiariti tali aspetti attraverso un sostegno psicologico, può pensare di coinvolgere il suo partner e affrontare insieme questo momento di disagio relazionale. La vita di coppia è funzionale se ogni partner mantiene un'area e un tempo individuale, assieme a momenti di condivisione. Cordialmente, dott.ssa Nadia Carbone

Dott.ssa Nadia Carbone Psicologo a Reggio Calabria

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