Ho paura di prendere psicofarmaci
Ciao, sono Adele, ho 18 anni.
Scrivo qui perché ho bisogno di essere ascoltata, ma non riesco a parlare di questo con le persone che mi stanno attorno.
Sto attraversando un momento molto difficile, da qualche anno non sto bene psicologicamente, ma questo periodo è veramente tosto. Ho un rapporto complesso con il mio corpo e con il cibo, ma ultimamente le difficoltà più grandi sono dovute al fatto che ho perso interesse in tutto, sono sempre stanca, sono demotivata, mi infastidisce tutto, vorrei stare sempre sola e sparire.
Frequento la quinta liceo e questo sicuramente non rende le cose più semplici, ma il mio problema è come sto dentro di me, io mi sento in guerra, in guerra con me stessa e con il mondo.
Vado in terapia e la mia psicoterapeuta vorrebbe che io vedessi anche uno psichiatra perché pensa che la sola terapia psicoanalitica non mi sia sufficiente. In passato ho già parlato con due psichiatre, entrambe mi hanno detto che mi potrebbe essere d'aiuto un antidepressivo, ma mi sono sempre rifiutata di prendere farmaci di quel tipo. Adesso non so come muovermi, ho paura di prendere degli psicofarmaci, non sono pronta a sentirmi meglio, non voglio lasciare il mio dolore. Lo sento come il mio rifugio, è il mio compagno di viaggio ormai... e poi io chi sono senza la mia sofferenza? Io non lo so chi sono, io sono il mio stare male.
Ho paura di prendere dei farmaci perché temo mi possano portare via dal mio angolino buio in cui mi sento al sicuro.
Un altro scoglio che mi blocca è lo stigma che c'è intorno agli psicofarmaci, che cosa penserebbero i miei genitori, i miei fratelli, i miei compagni di classe se sapessero che io prendo farmaci di quel tipo? Vorrei che nessuno lo sapesse, vorrei che nessuno sapesse che sono così fragile, che non riesco a farcela da sola.
Vorrei dire alla mia psicoterapeuta che ancora non mi sento pronta a fare questo passo, ma non vorrei deluderla o farla arrabbiare, mi ha già aspettato per più di un anno...
Non so cosa fare