Ho bisogno di una mano, per favore.

Salve, mi sono finalmente decisa di provare a chiedere un aiuto.
È oramai da molto tempo, circa 4 anni o più non ricordo, che non riesco più a lavarmi più di una volta a settimana e la cosa sta pure peggiorando, l'unica volta che mi lavo è quando mi sento obbligata a farlo.
Soffro di scoliosi, ma non me ne importa più di tanto, penso che ciò sia una cosa negativa, perché non essendone preoccupata non riesco neanche a mettermi il corsetto che mi hanno prescritto.
Non ho problemi di autostima, anzi penso di essere una ragazza carina.
Il mio problema è che quando penso di dover fare, anche delle cose banalissime, mi passa la voglia e non ci riesco, mi stancano.
Non so se centri con qualcosa ma mi mangio le unghie e le pellicine soprattutto, in più a volte mi capita pure di strapparmi i peli dalle sopracciglia e togliere tipo delle "crosticine" dalla cute. Sono ossessionata dai brufoli, appena ne vedo uno in viso o dietro la schiena (in particolare sulle spalle) o lo schiaccio o lo gratto e ciò mi causa delle croste, che poi successivamente strappo via.
Mi capita spesso di cambiare umore abbastanza in fretta, ciò accade in maniera molto "pesante", tanto da farmi credere impazzita.
Non mi ricordò molto riguardo al mio passato, so di aver vissuto un'infanzia felice, fino alle scuole medie: i miei genitori mi hanno mandato da uno psichiatria per autolesionismo.
Lo psichiatra da cui andavo ha detto chiaramente ai miei che avevo solo problemi di autostima, avendo visto anche il mio modo di vestire, ma io so benissimo che non era quello il problema, anche perché a me piace vestirmi largo, quindi non ne vedo il problema.
Avendo saputo questo, i miei hanno deciso di interrompere gli incontri con lo psichiatra (saranno stati 4), ma io non avevo concluso assolutamente nulla, sentivo il bisogno di essere aiutata ma non ho mai chiesto aiuto per paura di fare un torto ai miei genitori.
In quello stesso anno sono andata in vacanza al mare con mia nonna e mia zia, lì non avevo nessun amico e ho dovuto passare 2 mesi in completa solitudine, la situazione stava peggiorando, ma io facevo finta di niente e non mi autolesionismo neanche più perché lo ritenevo inutile.
Quell'estate è stata decisamente la più brutta di tutta la mia vita, stavo completamente impazzendo: non ero più reale, né io né quello che mi circondava.
Da quella situazione ne sono poi uscita da sola, non so neanche come, ma poi mi sono ripresa.
Da lì le cose sono andate bene, ho conosciuto delle persone e ho fatto amicizia, mi sentivo felice, mi prendevo cura di me stessa e scherzavo con gli altri.
Tutto ciò per un anno intero, questo piccolo respiro di serenità si interruppe però all'inizio di quest'anno: non so come, non so il giorno preciso, non so il perché.
Tutto è riemerso a galla e mi sento circondata da tante cose, anche di più di quelle a cui pensavo in quell'estate orribile.
Quegli amici che mi sono fatta con tante forze ora li ritengo finti, penso che mi odino o che mi sparlino dietro. Urlo contro i miei genitori e mi irrito per delle cavolate che ritengo importanti in un primo momento, ma che poi ritrovo a terra come le mie lacrime abbondanti quanto i miei sensi di colpa che si fanno vivi ogni notte.
Ormai i miei giorni sono tutti così: mi ritrovo a scherzare con i miei amici, poi mi perdo nei miei pensieri e magicamente penso che non siano tali, mi arrabbio con i miei perché vogliono che io mi lavi o che faccia qualcosa di produttivo, cosa che fa capire che siano preoccupati e quindi in un secondo momento mi fa piangere perché mi fa pensare di essere una persona orribile...
E ormai è sempre così, mi ritengo indegna, e penso che i continui richiami da parte dei miei genitori siano corretti, ma io non ce la faccio.
Mio padre mi dice che se non mi lavo tutti si allontaneranno da me per lo schifo che proveranno, mi dice anche che se non metto il corsetto finirò per fare l'operazione, dico che non mi interessa, non mi interessa niente di tutto ciò, ma poi mi pento sempre, ma non quello che sto facendo a me stessa, ma per quello che sto facendo passare ai miei.
Mia mamma dice che non ho niente (da quando lo psichiatra gli aveva detto appunto ciò), se le dico che sto male a volte si mette anche a ridere e quindi mi sento in colpa.
Ho un fratello minore che soffre di autismo, mi ricordo che quando mia mamma ha scoperto che soffrivo di autolesionismo mi ha tirato uno schiaffo (per la preoccupazione penso) e mi ha chiaramente detto che pensava che io fossi la figlia perfetta, di cui non si sarebbe dovuta preoccupare, da lì ho sempre avuto paura di dire ciò che provavo e non ho mai più osato chiedere di andare da uno psicologo o altro.
Queste parole da parte dai miei genitori, devo dire la verità, mi hanno colpito profondamente ma cerco di non farci caso il più possibile, perché loro infondo so che mi vogliono bene, però comunque mi hanno fatto sentire male, le prendo come una punizione per tutte le cose brutte che ho pensato o detto su di loro, infatti non posso dire di essere la figlia perfetta che magari essere da bambina.
I miei dicono che sono cambiata tantissimo, a volte mio papà mi ha detto che preferirebbe la me bambina, e io gli do ragione, perché davvero non mi sopporto più neanche io.
Finalmente finisco col dire che sono una persona molto riservata e non mi è mai piaciuto parlare dei miei problemi, ma ora finalmente ho trovato un minimo di coraggio, quindi ringrazio chiunque sarebbe in grado di rispondere.