Gelosia per la terapeuta...
Salve a tutti,
sono un ragazzo di 22 anni e da fine Settembre 2016 mi trovo in terapia per una serie di motivazioni che non sto qua ad elencare ma che potrebbero essere tranquillamente riassunte in: insicurezza in quasi tutto quel che faccio e incapacità nel sapermi relazionare con gli altri...
Fino ad ora il percorso intrapreso con la mia terapeuta è proceduto a rilento a causa della mia timidezza e a causa anche del mio essere una persona parecchio chiusa, ciononostante, nell'ultimo mese, le cose sembra si stiano pian piano sbloccando e devo dire che le sedute iniziano ad essere produttive e se vogliamo anche costruttive.
Ciò che però mi ha spinto a chiedere la vostra consulenza qui su Internet anzichè domandare direttamente alla mia psicologa, riguarda una sorta di "side effect", se così lo possiamo chiamare, che si sta manifestando sempre nell'ultimo mese: la gelosia nei confronti nella mia terapeuta.
E' una sensazione che davvero non riesco a spiegarmi e che in fondo nemmeno avrebbe senso di esistere, specie se consideriamo che ella è sposata ed ha pure una figlia!
A questa sensazione, o emozione che sia, io non ho dato molto peso in principio, tuttavia sono accaduti due episodi che mi hanno fatto alquanto cambiare idea e che ora vi racconterò.
Caso 1: il sorrisetto.
Un giorno mi recai al polo di psicologia della mia città per una seduta, e giacché all'interno dello studio della mia terapeuta vi era un altro paziente intento a finire, io mi accomodai nella sala d'aspetto. Quando l'altro uscì, io ovviamente mi alzai e fu nell'istante in cui lui era intento a progere i saluti alla psicologa che mi accorsi del sorrisetto ambiguo che egli teneva sul volto e del modo di parlare con il quale si stava rivolgendo alla mia terapeuta. Lì per Lì non diedi molto peso alla cosa e per questo la seduta andò liscia, ma quando però fui a casa e ripensai all'episodio devo ammettere che rimasi parecchio seccato dalla sfacciataggine di quel tale.
Ancora adesso se ci penso un pò mi infastidisco...
Caso 2: San Valentino.
lo scorso 14 febbraio,vista la giornata, ho ipotizzato che la mia psicologa potesse rimanere incinta e al solo pensiero, mi sono lasciato prendere dal terrore di non poter più andare da lei e di essere costretto a cambiare terapeuta gettando nel secchio tutti i piccoli progressi fatti finora ed esser costretto, per forza di cose a dover nuovamente raccontare la storia della mia vita a qualcun'altro...
Anche in questo momento ho paura che la psicologa possa essere incinta, poichè ovviamente una gravidanza non si manifesta di certo nel giro di un mese.
Anche se fosse però, che motivo avrei io di preoccuparmi? In fondo è pur sempre la sua vita.
I miei pensieri sono contrastanti e di certo non posso parlarle di una cosa così delicata, anche perchè non credo ne avrei il coraggio...
Mi rimetto quindi nelle vostre mani sperando che possiate quantomeno aiutarmi a capire se un'attaccamento simile sei suoi confronti sia normale oppure no.
Spero comunque sia di essere stato abbastanza chiaro nella stesura del testo. Grazie in anticipo per le vostre risposte, saluti.