Forse il mio ragazzo si sente inferiore alla sua ex come posso aiutarlo?
buonasera, è la prima volta che mi trovo a scrivere su un sito del genere ma ho un pò di dubbi che spero riusciate a togliermi, credo che se si sente il bisogno di parlare con uno persona competente come uno psicologo non bisogna precludersi dal farlo.
Il mio fidanzato mi ha lasciato ormai da un mese, devo ammettere che è stata dura e lo è tutt'ora inutile nascondersi, ma sto cercando di affrontare questa situazione con la massima razionalità visto che a soli 30 anni ho affrontato in maniera ottimale problemi ancora più grandi di questo come ad esempio due tumori che, di certo non sono stati una passeggiata e la perdita di un genitore avvenuta dopo ben nove anni di malattia (nove anni in cui ho subito dei veri e propri attacchi sia fisici che psicologici in quanto malata di alzheimer, nove anni in cui però sono fiera di aver sempre tenuto a mente che quella non era mia madre ma la malattia tanto da sentirmi dire da uno psicologo con cui mi sono trovata a parlare che ero molto razionale e che stavo affrontando tutto nella maniera giusta).
Ora tornando al rapporto con il mio ex fidanzato, che chiameremo Marco, in questo mese ho avuto modo di riflettere. Lui mi ha lasciata dicendo che è in crisi con se stesso e questa sua confusione, dovuta molto probabilmente alla situazione lavorativa, ha offuscato anche i suoi sentimenti. Non riesce a capire se è veramente innamorato di me o meno e deve prima risolvere la situazione con se stesso per stare bene con un'altra persona(a mio avviso cosa più che giusta!) ma facciamo un passo indietro...
Durante la nostra storia torna a farsi viva la sua ex da li è iniziata la sua confusione, non vi nascondo che ho pensato alla possibilità che lui fosse ancora innamorato di lei, il dubbio credo sia lecito ma da persone mature ci siamo seduti a tavolino e ne abbiamo parlato e da parte sua ci sono state parole del tipo: " E' rimasto affetto nei suoi confronti perchè comunque abbiamo avuto un rapporto ma ad oggi dico che non tornerei mai con lei perchè prima di tutto non ci sono i sentimenti e perchè con il tempo mi sono reso conto che il suo carattere era pessimo e nella maggior parte delle volte mi sentivo un subdole più che un fidanzato".
Quando loro erano insieme lei si è trasferita in Danimarca dove vive tutt'ora per entrare a lavorare in un posto molto prestigioso, dopo pochi mesi dal suo trasferimento ha lasciato il mio Marco, dopo ben 7 anni di rapporto, tramite una freddissima mail. Premetto che loro fanno lo stesso lavoro, e quando si sono scritti su skype( cose che ho letto con i miei stessi occhi) si sono scambiati parole in maniera strana come se lei avesse tutto quello che manca a Marco in questo momento... vi faccio un esempio il mio fidanzato gli diceva che qui in Italia, nel campo in cui esercitano, c'è poco lavoro ma che ci sta provando e lei di risposta gli diceva vieni qui che c'è tanto lavoro e ti trattano benissimo, oppure cose più futili il mio ragazzo gli scriveva che gli piacerebbe andare a correre ma qui non ci sono piste ciclabili e lei di risposta qui si sta benissimo è pieno di piste ciclabili, di centri sportivi grandi, ho tutto!!! e poi ho notato un senso di inferiorità da parte del mio ragazzo tanto da inventarsi di fare cose importanti, di essere diventato presidente di un'associazione ecc....ad oggi mi chiedo è possibile che il mio ragazzo soffra di un senso di inferiorità e che non abbia mai superato la crescita della sua ex in senso lavorativo? E'possibile che questo sia prima di tutto il fulcro del suo voler non accettare e rifiutare il sistema lavorativo italiano e di voler in alcuni momenti andare all'estero, in altri impegnarsi qui in italia pensando solo al lavoro e niente altro? E' possibile che questo sia il fulcro della sua confusione mentale, del suo essersi perso nella vita che lo porta ad essere depresso ed irritabile ogni volta che sente la sua ex tanto da cominciare a sbraitare sulla situazione lavorativa italiana, creando in lui forti sbalzi d'umore? Ci tengo a precisare che il problema del suo nervosismo/depressione non lo ha scaricato solo su di me ma anche sulla sua famiglia e sulle amicizia in maniera molto forte....detto tutto ciò in grandi linee, concludo dicendo che la speranza di tornare insieme c'è e forse è solo il mio cuore che scrive ma credo anche che la vita continua...quindi ciò che vi chiedo è sapere se la mia è solo una giustificazione o l'essere stata capace di trovare il fulcro dei suoi stati d'animo altalenanti? se è così come posso aiutarlo? grazie in anticipo...