Buongiorno sono Liuba.
Da piccola avevo spesso paura quando pioveva, o c'era il temporale, ecc...ma poi crescendo mi era passata.
Da pochi mesi mi è tornata all'improvviso. Ogni volta che piove, o c'è tanto vento, o peggio ancora temporale, mi sale una paura assurda. Non so esattamente di cosa, Mi tengo costantemente informato sul meteo, e quando vedo che pioverà o ci sarà tanto vento mi sale il vuoto allo stomaco.
Inoltre mi sento terribilmente a disagio perchè vedo che le altre persone prendono gli eventi atmosferici con tranquillità. In effetti so che dovrei farlo anch'io, e fino a qualche mese fa lo facevo. Non mi sorprende di aver paura anche degli agenti atomosferici , visto che ho altre paure .. come quella dei ragni, dell'altezza, del buio, degli spazi chiusi con tanta gente.
Come posso superare le mie paure?
Cordiali saluti Liuba
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3 GEN 2017
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Gentile Liuba,
occorre fare una analisi dei suoi vissuti a partire dall'infanzia fino ad oggi per comprendere le origini delle sue fobie ed iniziare contemporaneamente un lavoro di ristrutturazione della sua personalità.
Ciò accade normalmente all'interno di un adeguato percorso di psicoterapia preferendo, per questi disturbi, l'approccio cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 APR 2017
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Gentile Lluba,
in generale le fobie sono tra i disturbi psicologici la cui cura del sintomo e conseguente remissione risulta nella maggior parte dei casi rapida e fattibile.
Una possibilità potrebbe essere quella di seguire un percorso psicoterapeutico che l'aiuti a gestire le proprie reazioni psicologiche e fisiologiche attraverso tecniche di rilassamento; un intervento che si basi sull’esposizione allo stimolo fobico per favorire una conseguente desensibilizzazione.
In particolare, l'intervento da me proposto si basa sull'utilizzo di tali tecniche, potenziate dall'ausilio delle nuove tecnologie come la Realtà Virtuale. In questa direzione potrebbe essere utile applicare un protocollo specifico rispetto alla sua fobia, in modo tale da poter risolvere il problema in tempi brevi.
Se vuole approfondire rimango a disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti,
4 GEN 2017
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Gentile Liuba,
da quello che ci racconta sembrerebbe che la sua vita sia caratterizzata da diverse fobie e timori e che queste la facciano vivere con disagi e difficoltà. Quelle che ha citato non sono infrequenti nelle persone ed è possibile affrontarle intraprendendo un percorso di psicoterapia con uno psicologo-psicoterapeuta, al fine di esplorare le cause di queste sue fobie e di poter imparare a gestire i sintomi della paura.
Potrebbe esserle utile rivolgersi ad uno psicoterapeuta di approccio psicodinamico che integri anche tecniche cognitive-comportamentali, o un cognitivo-comportamentale, il quale però baserà, più probabilmente, il suo intervento sui sintomi delle paure che su ciò che le ha generate.
Un caro saluto
dott.ssa Giorgia Salvagno
Psicologa a Venezia e Online
3 GEN 2017
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Cara Liuba, sicuramente approfondire le radici della paura che descrive è utile e affascinante. Tuttavia le consiglio un approccio cognitivo-comportamentale che la aiuti, attraverso tecniche di efficacia provata a affrontare gradualmente le sue fobie e a liberarsi dal disagio che queste paure le causano ella vita di tutti i giorni. In bocca al lupo
3 GEN 2017
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Cara Liuba,
Posso immaginare quanto questa eccessiva preoccupazione possa interferire con il suo quotidiano.
Il consiglio che posso darle è quello di contattare un terapeuta della sua zona e pensare ad un percorso che possa aiutarla ad andare alla radice della problematica, permettendole di affrontare il tutto in maniera serena e sicura.
Resto a disposizione per ogni cosa.
Un caro saluto.
3 GEN 2017
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Gentile Liuba,
vale la pena approfondire le cause che stanno alla base di queste paure poichè il problema non sono mai i fenomeni atmosferici, i ragni etc, ma i significati che noi attribuiamo a questi fattori.
Consiglio una terapia ad orientamento cognitivo.
Cordialmente
Dott.ssa Annalisa Caretti