Filofobia

Inviata da SK11 · 5 nov 2021

Buongiorno Dottore,

mi chiamo S., ho 26 anni e sono una ragazza di Torino.

Ho deciso di scriverle perchè ho bisogno di un parere esterno di qualcuno che sappia davvero di cosa sto parlando.

Ho conosciuto un ragazzo. Si chiama P., ha 29 anni. E' filofobico.

L'ho conosciuto due mesi fa su un sito di incontri. Ho capito questa sua condizione, da diverse frasi che pian piano si è lasciato scappare, parlando.. Mi ha detto che probabilmente, qualcosa è andato storto nella sua infanzia: non si è sentito amato; ha solo storie superficiali di sesso, le sue "relazioni" non sono mai andate oltre 3-6 mesi... dice di non essersi mai innamorato, perchè a lui questa cosa non scatta mai, e di non volere una relazione seria con una persona, perchè non è capace a legarsi: appena percepisce che qualcuno si stia affezionando a lui, si sente a disagio, scappa e sparisce.
Vuole stare da solo, nella vita. Si definisce disilluso, disincantato. Non crede a niente... specialmente all'amore vero, o ai rapporti di coppia.

All'inizio, ha provato a convincere anche me a diventare una delle sue mille storielle, perchè da parte sua c'era molta attrazione fisica.. le conversazioni erano principalmente a sfondo sessuale, ovviamente. Mi chiedeva costantemente di uscire con lui, andare a casa sua, portarmi fuori a cena e insisteva per avere mie foto nuda o per così dire, "osè", com'era abituato con tutte le altre. A tutto questo, io ho sempre risposto di no categoricamente. Non sono quel tipo di ragazza.. parlando con me, tra l'altro, ha scoperto che sono addirittura vergine. E inutile dirlo, dopo la sua incredulità iniziale, la sua fantasia principale ovviamente era diventata quella di "togliermi la verginità"... scherzando ma neanche troppo.

Però, dopo tutti i miei vari no ad ogni sua richiesta a sfondo sessuale, pian piano, ha iniziato ad andare oltre a questo: la conversazione ha cambiato stile. Ha cominciato ad interessarsi a me, credo, più come persona.. a chiedere di me, di cosa mi piace, della mia infanzia, della mia vita. Abbiamo parlato nottate intere, per ore. All'inizio lui era un po' chiuso, molto riservato, soprattutto quando si andava sul personale o si toccava l'argomento famiglia... Poi ci siamo aperti molto, l'un l'altro. Ci siamo confidati a vicenda cose molto personali del nostro passato, della nostra situazione familiare.. mi ha parlato di se stesso. Senza che io gli chiedessi nulla, ma quando voleva lui, in modo totalmente spontaneo... mi ha raccontato dei suoi genitori, e del rapporto che (non) ha con loro. E pur non dandolo a vedere, si percepisce che questo lo faccia soffrire molto...

A volte poi, ha persino fatto riferimento ad una possibile relazione tra noi due: varie scene di me e lui, conviventi o come coppia, che ha tirato fuori totalmente di testa sua... con mio grande stupore, ovviamente, sapendo appunto che lui non cerca e non vuole questo tipo di legame.

Pian piano, mi ha fatto capire che mi stima, che mi apprezza, che mi rispetta, e che mi considera una bella persona; mi ha detto che innocenza e dolcezza, sono le uniche qualità che lo colpiscono davvero in una persona, e che le vede in me.. mi ha detto che si è affezionato a me, e che di me si fiderebbe, nonostante lui non si fidi mai di nessuno.

Inutile a dirsi, parlando per ore e conoscendoci, pian piano anch'io l'ho apprezzato, come persona, nonostante tutti i suoi difetti e difficoltà... e mi sono ritrovata ad essere coinvolta. A provare qualcosa per lui...

Ma.. nel momento in cui gli ho confidato questo mio interesse, e gli ho detto che mi sarebbe piaciuto provare a frequentarci, lui ha iniziato a fare marcia indietro: lentamente, ha preso le distanze, dicendomi che lui non vuole l'impegno, non vuole una relazione, che lui non va bene per me, che per me sarebbe troppo importante e non se la sentirebbe, (soprattutto sull'argomento sesso, dato che per me sarebbe la prima volta.. se prima scherzava sul fatto di "sverginarmi", è arrivato a dire che non avrebbe mai il coraggio di fare l'amore con me per primo.) che lui cerca solo storie di sesso perchè non ha la forza mentale di cercare altro, e che invece sa che io non sono così, che sono una di sentimenti, com'è giusto che sia... ed è per questo che tra noi non può essere. Mi ha detto che, nonostante anche a lui piacerebbe frequentarmi, perchè sa già che gli paccio anche come persona, dovrei farmi prima una storia con qualcun altro di più serio, di più presente per me.. perchè sa già che lui non ne sarebbe in grado e che con lui non durerebbe, perchè non è capace a legarsi, sparirebbe, ed è per questo che è inutile iniziare qualcosa che farebbe male ad entrambi... perchè non vuole ferirmi; poichè questo ferirebbe anche lui.

Sentendolo parlare così, mi sono allontanata anch'io, per un periodo.. l'ho sentito molto confuso e allora, ho preferito lasciargli i suoi spazi e non mettergli troppa pressione.

Quando dopo tre settimane (in cui lui non mi ha mai cercata...) mi sono riavvicinata a lui però, è stato persino peggio: ha iniziato ad ignorarmi, a respingermi, a tagliare corto... a sganciarmi in modo molto chiaro. A quel punto, mi sono sentita rifiutata... come se di me, infondo, non gliene fosse importato mai nulla. Allora gli ho detto che avevo capito: gli ho ribadito che a me lui piaceva sinceramente, come persona, e che è per questo che ero disposta a darci una possibilità.. ma che se per lui al massimo sarei solo una delle tante, da portarsi a letto per un po' e poi da scaricare per la prossima, questo io non posso accettarlo, perchè non lo merito. Ma so che io non posso cambiare... e lui non può cambiare.
Gli ho detto che non lo avrei cercato più... e di non cercarmi più.

Inutile a dirsi, penso ancora a lui... e adesso non so cosa fare.
Da una parte, vorrei riavvicinarmi a lui... per aiutarlo e basta. Per fargli bene.. anche mettendo da parte i miei sentimenti ed essendogli solo amica, se necessario. Vorrei stargli vicino.. perchè mi importa di lui. Non so perchè...

Ma adesso, dopo averlo respinto anch'io, non so se sia giusto riavvicinarmi ancora... non so in che modo dovrei farlo, come dovrei comportarmi, e non so come potrebbe sentirsi o reagire lui. Credo che avendolo ferito anch'io, e respinto, le sue barriere si siano alzate ancora di più: mi respingerebbe di nuovo e mi terrebbe a distanza, e probabilmente sarebbe diffidente per autodifesa, nonostante prima di me sembrava iniziare a fidarsi...

E soprattutto, non so se dovrei davvero essere io a cercarlo, o aspettare che mai lo faccia lui: non voglio rischiare di risultare io quella che continua ad inseguirlo e a rincorrerlo, a stargli addosso per cosí dire, perchè questo oltre che farlo sentire come se fossi ossessionata da lui, inevitabilmente mi farebbe sembrare anche scontata ai suoi occhi...
A me di lui importa davvero. Ma.. non so neanche cosa provi davvero lui, nei miei confronti. Se provi qualcosa, .. o non provi davvero nulla.

Come si fa a stare vicino ad una persona così?
Qual è il modo giusto per fargli capire, senza che si allontani, si spaventi o mi respinga, che a lui ci tengo come persona, a prescindere da tutto, e che vorrei solo stargli vicino e poterlo aiutare? Fargli del bene..
Come posso avvicinarmi a lui, senza fare mosse sbagliate?

E soprattutto... dovrei farlo?
Sarebbe giusto? O sono solo io, quella che rischia di farsi male e di farsi male seriamente?
Qual è il modo migliore di stare vicino ad una persona che ha questa chiusura... Come bisogna comportarsi?
Ed è davvero possibile tentare di fare qualcosa, per queste persone, .. o sono insalvabili? ..
Una persona così, prova sentimenti?
Potrà mai "guarire"... innamorarsi?

.. Spero davvero in una sua risposta. In un suo consiglio.
Grazie infinite per aver letto la mia mail.




--Sara

Risposta inviata

A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo

C’è stato un errore

Per favore, provaci di nuovo più tardi.

Prenota subito un appuntamento online a 44€

Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.

Miglior risposta 8 NOV 2021

Carissima Sara,
avere a che fare con una persona che ha problemi nella sfera affettiva può essere doloroso e pericoloso.
Quello che le consiglio è, anzichè concentrarsi su di lui, concentrarsi su di lei, su quello che vuole e cerca in un rapporto.
Trovare un momento con un professionista che la affianchi e la ascolti potrebbe aiutarla a gestire meglio questa situazione e a realizzare un percorso personale che la possa portare a trovare persone che si permettano di esprimere quello che sentano e la realizzino come essere umano.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

700 Risposte

236 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

6 NOV 2021

Cara Sara,
Seguo con attenzione ciò che riporti.
Capisco la tua sofferenza emotiva.
Riporti come si sente lui, le sue preoccupazioni, paure, esperienze passate e come cercare di aiutarlo a superare le sue paure, quando si è presi molto si è soliti fare ciò, non è un male anzi, l'unica cosa su cui ti consiglierei riflettere è di non dare per scontato i tuoi bisogni e reprimerli.
È importante sentirsi e capire i nostri bisogni anche se non collimano con quelli dell'altro.
Se vorrai crearti uno spazio tuo personale di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente Resto a disposizione.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

1807 Risposte

616 voti positivi

Fa terapia online

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

6 NOV 2021

Buongiorno Sara,
grazie per aver condiviso la tua situazione ed i tuoi sentimenti, non deve essere stato facile. Ciò che mi ha colpita dalle sue parole è il flusso di pensieri rivolto principalmente a lui, ai suoi bisogni e alle sue difficoltà. I riferimenti a te stessa, li fai in relazione a lui, a cosa puoi fare per lui, come puoi aiutarlo, cosa può pensare se agisci in un certo modo. Comprendo bene che quando si provano sentimenti profondi, si può tendere a sovrastimare quelli altrui e non considerare i propri. Vorrei però invitarti a fermarti un attimo a riflettere sui tuoi bisogni e desideri, in relazione solo con te stessa. Se pensi di voler intraprendere un percorso che mette in luce il tuo valore e le tue necessità, non esitare a contattare un professionista. Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente
Dott.ssa Myria Laghi

Dott.ssa Myria Laghi Psicologo a Porto d'Ascoli

282 Risposte

295 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

6 NOV 2021

Buongiorno Sara,
Le ferite di questo ragazzo hanno condizionato la percezione che lui ha di sé, degli altri e del mondo. Niente è irreversibile. Con una buona terapia EMDR può mandare in remissione il disturbo.
Le consiglio però di non cadere nel tranello di pensare che possa essere lei a farlo con la sua vicinanza ed il suo affetto. Se ha ancora un ascendente su di lui lo incoraggio a farsi aiutare. Non sarà semplice ma è l’unica strada per rimetterlo in asse.
Quanto a lei la incoraggio a puntare in alto nella vita e a cercare finché non trova ciò che è in linea con la sua persona.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

1410 Risposte

827 voti positivi

Fa terapia online

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

6 NOV 2021

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per “costruire” una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per scioglierla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Se lei è una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che posso darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Dott. Massimiliano Castelvedere Psicologo a Brescia

757 Risposte

185 voti positivi

Contatta

Ti è stata utile?

Grazie per la tua valutazione!

Spiega il tuo caso ai nostri psicologi

Invia la tua richiesta in forma anonima e riceverai orientamento psicologico in 48h.

50 È necessario scrivere 22200 caratteri in più

La tua domanda e le relative risposte verranno pubblicate sul portale. Questo servizio è gratuito e non sostituisce una seduta psicologica.

Manderemo la tua domanda ai nostri esperti nel tema che si offriranno di occuparsi del tuo caso.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Il prezzo delle sedute non è gratuito e sarà soggetto alle tariffe dei professionisti.

Introduci un nickname per mantenere l'anonimato

La tua domanda è in fase di revisione

Ti avvisaremo per e-mail non appena verrà pubblicata

Se hai bisogno di cure psicologiche immediate, puoi prenotare una terapia nelle prossime 72 ore e al prezzo ridotto di 44€.

Questa domanda esiste già

Per favore, cerca tra le domande esistenti per conoscere la risposta

psicologi 26750

psicologi

domande 22200

domande

Risposte 142350

Risposte