Fiducia e privacy
Buongiorno: la mia è una domanda sui limiti della fiducia e della privacy. Premetto di avere dei profondi problemi legati alla fiducia, e di essere da circa un anno in una relazione a distanza. In questa relazione mi sono sempre fidata e non ho mai avuto dubbi sulla sincerità del mio fidanzato, ma è successo qualcosa che ha "spezzato" il sentimento di fiducia con cui mi sforzavo di vivere la relazione. Alcune settimane fa, in una gita in macchina dovevo accedere a maps, e nel menu delle app noto una secure folder, cioè una cartella criptata. Sul momento non ho detto nulla, ma in seguito ripensandoci mi sono resa conto che questa scoperta ha cambiato la mia percezione di lui e della relazione. In pratica mi chiedo perché qualcuno dovrebbe nascondere file e app - sono sicura vi siano della applicazioni di chat nella cartella, per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare - se non si ha in effetti nulla da nascondere. In seguito ho notato dei comportamenti relativi al suo cellulare che ritengo sospetti, ma affrontandolo ho ricevuto in risposta una reazione piuttosto elusiva ed alterata. Ora non so se sia il caso, e se sia sano, insistere e rivelare cosa abbia fatto nascere in me tali sospetti, chiedendogli di mostrarmi il contenuto della cartella, o rispettare la sua privacy, decidendo di fidarmi al buio. Non desidero dare il via a dinamiche di controllo e abuso della sua privacy, ma allo stesso tempo ritengo ci sia qualcosa da chiarire e affrontare che le domande generiche non possono raggiungere. E' legittimo da parte mia pretendere chiarezza anche a costo di "forzare" la sua privacy sull'argomento o no?