Fidanzato che non ascolta

Inviata da Claudia Moccia · 7 set 2021

Buongiorno. Sto attraversando un brutto periodo della mia vita in cui sto affrontando quella che sembra essere la fine di una relazione. Ho 19 anni e questa è stata la mia prima relazione amorosa a tutti gli effetti. Otto mesi fa mi sono fidanzata con un ragazzo della mia stessa età, un mio compagno di classe delle superiori con cui condividiamo lo stesso gruppo di amici, quello che una volta era quello della classe. Mi sono fidanzata con lui dopo circa quattro mesi da quando per la prima volta ci siamo baciati. Tutto è nato per caso, grazie all'attrazione fisica e mentale che ci ha unito durante pochi giorni di vacanza esattamente un anno fa. Ci sono state delle complicazioni sin da subito. Lui aveva un rapporto molto complicato con una ragazza, non si capiva se stavano insieme o meno, hanno avuto una relazione che a certi tratti nemmeno si poteva definire tale. E io mi sentivo con un'altra persona. Quando ci siamo baciati per la prima volta, era tutto capitato all'improvviso e molto inaspettato, abbiamo entrambi interrotto i rapporti con queste due persone. Lui perché aveva capito che quella persona con lui non poteva avere futuro e io perché non mi interessava più non solo a causa di quello che sarebbe stato poi il mio fidanzato ma anche di altre problematiche che da tempo c'erano nel nostro rapporto. Inizialmente ci siamo sentiti per messaggio in modo molto tranquillo e scostante proprio perché lui doveva riprendersi dopo essere entrato ed uscito in una relazione tossica a tutti gli effetti. Io ho accettato questa cosa sapendo che avrei voluto aspettarlo. Così l'ho aspettato. Ogni volta che ci vedevamo con il nostro gruppo di amici in comune succedeva sempre qualcosa tra di noi appena avevamo l'occasione di rimanere da soli. A fine ottobre lui aveva già iniziato a baciarmi davanti ai nostri amici e io toccavo il cielo con un dito. Da fine ottobre fino a dicembre ci sono stati gli isolamenti per il Covid tra zona rossa e la sua quarantena. È stato proprio questo il periodo in cui ci siamo avvicinati di più. Parlare con lui anche solo per messaggio era bellissimo, parlavamo per ore di mille argomenti diversi senza stancarci mai. A inizio dicembre lui mi comunica che si rende conto di essersi staccato del tutto dalla sua ex fidanzata e che si sente finalmente libero di poter intraprendere una nuova strada con me. Io impazzisco dalla gioia ovviamente. A metà dicembre ci vediamo per la prima volta da fine ottobre. Va tutto alla grande tra di noi, era zona arancione ci eravamo visti in segreto e nonostante il pomeriggio passato solo in macchina tutto è stato meraviglioso, tutto sembrava perfetto. Da quel momento la mia testa ha iniziato a giocare brutti scherzi. Ho iniziato ad avere pensieri strani che poi piano piano si sono trasformate in vere e proprie ossessioni. Mi sentivo come se non gli dessi abbastanza e lo stessi prendendo in giro, pensieri totalmente senza senso visto il mio livello di felicità. Pensavo addirittura di non essere abbastanza presa. Subito ho solo cercato di allontanarli perché mi sembravano assurdità ma più i giorni andavano avanti più io mi facevo queste domande, diventate ossessioni. Avevo ansia immotivata ma quell'ansia che ti impedisce di fare qualsiasi tipo di cosa, mi imponevo di ascoltare nostre canzoni o guardare le nostre poche foto per provare le farfalle nello stomaco e non provandole tutto mi causava ansia e stress. Solo parlandone con qualcuno o leggendo online quello che poteva essere un doc da relazione riuscivo a trovare pace ma poi subito dopo l'ansia tornava ancora più forte. Mi sono disperata tanto non sapevo che cosa fare.ho provato a rivolgermi alla mia migliore amica ma lei mi respinse. Mi trovavo sola con un mostro sulle spalle da combattere. io però sono andata avanti cosceniente che quei pensieri che mi impedivano anche di studiare o fare le cose normali durante la mia giornata sparissero con il tempo. E più o meno così è stato solo che di tanto in tanto questi pensieri diventavano sempre più forti. Ho deciso di parlargliene ma questo mi ha allontanato dalla mia migliore amica perché essendomi trovata respinta subito l'ho eliminata da quell'aspetto della mia vita ma questa è un'altra storia. Lui dopo che io gli raccontao questo mio problema si dimostrò capirmi e questo mi tranquillizzo. Ma questo comunque non cambiò le cose perché nel corso dell'anno quei pensieri ossessivi si sono portati anche su altre cose come il non avere ancora un lavoro e pesare troppo sulle spalle dei miei genitori fino a farmi impazzire. La nostra relazione comunque andava abbastanza a gonfie vele, io mi trovavo benissimo nonostante questo mio problema a cui cercavo di non dare troppa importanza. Quando però sono iniziati i primi problemi lui ha iniziato a dare alcuni allarmi che già allora non mi piacquero ma che sbagliando ho continuato a non prendere in considerazione come meritavano.i primi problemi sono stati l'uso del telefono: capitava spesso che per ora sparisse dalla circolazione e questa cosa a me causava molta ansia, ne parlammo più volte ma lui continuava a comportarsi in quel modo. Con il tempo abbiamo imparato entrambi a venirci incontro su questa cosa. Inizio dopo circa due o tre mesi dall'inizio della nostra relazione a sorgere un problema ben più grave che con la sua volontà si sarebbe potuto risolvere subito. Lui ha un'ironia poco comune, ama il black humor. Io sono esattamente l'opposto e alcune battute di quel genere mi fanno rabbrividire in quanto io non sono in grado di capirle. Lui invece di capire questo mio lato ed evitare almeno in mia presenza di dire queste cose a me(non battute su di me ovviamente) o quando c'ero io in giro ha continuato a farlo, ininterrottamente. Io subito cercavo di andargli incontro anche provando a capire il suo tipo di ironia ma lui non ha mai provato ad avvicinarsi a me se non a sprazzi ogni tanto quando dopo l'ennesima litigata sembrava avesse capito. In 8 mesi questa cosa non è andata a buon fine, lui ancora non capisce. Un'aktra cosa che non sa subito ovviamente ma con il tempo è andata avanti è il suo rispondermi male in certe occasioni. Quando si agita o si arrabbia per qualcosa cue non riguarda me o la nostra relazione magari mi risponde male, non alzando la voce ma alzando il tono senza però mai insultarmi ovviamente. Questo a me dava molto fastidio ma anche questa cosa lui non ha mai se non con un semplice "scusa" cercato di metterla a posto. E stessa storia per altre incomprensioni anche piccole che però a lungo andare diventavano più grandi. Negli ultimi mesi sono successe cose molto spiacevoli. E da qui si vede un altro problema della nostra relazione: lui non ha capito probabilmente come sono fatta non sa conoscermi. Io conosco molto bene lui. Io sono una persona molto timida e solitaria e quando siamo in gruppo tendo ad isolarmi perché non mi piace essere al centro dell'attenzione e faccio parecchia fatica a trovarmi bene quando sono soprattutto in un gruppo di persone con cui non ho confidenza. Lui ha sempre cercato di farmi sentire il più a mio agio possibile magari anche insistendo per farmi essere più attiva all'interno del gruppo e questo penso sia una cosa positiva. Io odio giocare a pallavolo, mi ha causato dei traumi per quanto possa sembrare una cosa sciocca. Ma lui durante un'occasione in particolare ha insistito molto che giocassi in un gruppo di persone che nemmeno conoscevo quando tutti quelli che un minimo mi conoscono sanno che è l'ultima cosa da fare con me. Per non parlare di questo episodio, quando una volta ubriaco per a detta sua "voler giocare con me" è partita una piccola sberla sulla mia guancia in una situazione assolutamente allegra che ha rovinato facendomi state male, lui nemmeno si era accorto di quello che aveva fatto. Usando come scusante iniziale il "la tua migliore amica può farlo allora posso farlo anche io", poi giorni dopo si è scusato di questa cosa dicendo che non aveva scusanti. Dopo questo episodio io mi sono congelata letteralmente: come puoi pensare anche se sei ubriaco di tornarmi uno schiaffo quando sai che io non sopporto queste cose? Ed è una delle poche cose che ti perdonerei? Io sono andata comunque oltre perché lo amo e ho deciso nonostante tutto questo di dargli una seconda possibilità (anche se in realtà era già la millesima visto il suo modo di affrontare i problemi). Lui questa possibilità l'ha sprecata continuando dopo appena 4 giorni a scherzare con quelle cose che mi urtano, senza rispettare le mie scelte. Anche se doveva essere l'ultima io gliene ho data un'altra l'ultima davvero e lui l'ha sprecata. Dopo avermi accidentalmente ferito ad un piede, è rimasto bloccato (a detta sua) e non mi ha aiutato in una Situazione in cui volevo solo il suo aiuto perché tra l'altro era a causa sua se avevo male. Mi ha aiutato quel minimo sul momento, poi sembrava non mi degnasse nemmeno più di uno sguardo e mi sono sentita malissimo. Giustificazione? C'era la tua amica che stava facendo tutto e io a causa della mia testa malata che mi fa sentire un imbecille nok riuscivo più a muovermi. Questa è la stessa giustificazione che ha trovato per tanti altri argomenti, come quelli sopracitati. Dice di avere questo problema e di non averlo mai capito. E io mi chiedo come può non averlo mai capito? Io le cose che a lui davano fastidio di me le ho sempre limitate se non azzerate ma invece no lui ha continuato a ferirmi nonostante sapesse che quelle cose mi davano fastidio. A detta sua però queste cose non le aveva ancora capite al 100%. Ora sono in una situazione di stallo, dopo aver visto il suo comportamento con l'infurtinuo che seppur accidentalmente mi ha causato lui mi sono sentita davvero nessuno. La mia idea e parzialmente confermata da lui è che non avesse mai pensato davvero che io potessi lasciarlo o comunque mi ha sembra data un po' per scontata, non si è mai davvero interessato perché pensava che io rimanesai sempre lì con lui. Solo ora quando praticamente non abbiamo un rapporto né da fidanzati né da amici perché io mi sono presa il mio tempo per pensare sembra essersi reso conto che non lo sono, io non sono una marionetta e che non sono sempre con lui. Ora non so cosa fare?gliela do una seconda possibilità oppure no? Oddio seconda, non si possono più contare.
Un altro problema che non si è mai molto risolto o almeno in parte era il suo non ascoltarmi da quello che percepivo io, anche se lui dice che se lo dimentica. Ha utilizzato come "scusa" all'ironia che lui sapeva di stare sbagliando ma quando si trova in quel momento lui la battuta la fa dimenticandosi che mi dà fastidio e si trova in questo loop perché subito dopo si rende conto di aver fatto una cazzata. Io ora non so che fare.

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Miglior risposta 11 SET 2021

Buongiorno Jessica.
Leggo adesso la sua domanda, anche se è stata pubblicata qualche giorno fa e la situazione potrebbe essersi ulteriormente sviluppata.
Da quanto scrive sembra che abbia molto bisogno di uno spazio dove essere ascoltata. Ha molti pensieri in testa, alcuni così pressanti da diventare, uso le sue parole, "ossessivi". è confusa, si trova in un momento di stallo ed è ambivalente rispetto a come gestire la relazione con il suo ragazzo. Ha scelto di condividere la sua ansia e i suoi dubbi su un sito frequentato da psicologi: penso che questo sia in effetti un buon modo di cercare di mettere ordine in questi pensieri - affidarsi a un professionista. Non perché lo psicologo le dirà come continuare la relazione (questa è una scelta che spetta solamente a lei), ma perché può accompagnarla nel mettere un po' di ordine tra i pensieri, dargli un significato, esplorare quali sono le sue aspettative sulle relazioni di coppia, da dove nascono e qual è il suo modo di interpretare la realtà.
Le auguro il meglio, e se ha bisogno rimango a disposizione.
Dott. Simone Ivoli

Anonimo-182992 Psicologo a Torino

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8 SET 2021

Salve Jessica
Parla della sua storia portando due momenti ben distinti. La fase di innamoramento in cui, come dice lei, è tutto meraviglioso anche un semplice messaggio; e la fase di conoscenza e costruzione di un rapporto di coppia che è ben diversa per dinamiche e sensazioni.
Sicuramente il pensiero di non essere abbastanza andrebbe indagato meglio ma il modo in cui vive e le aspettative che nutre dalla persona che ha accanto sembrano poco conformi alla realtà.
Sarebbe opportuno per lei comprendere meglio di cosa e di chi ha bisogno, l'affettività che nutre con i relativi pensieri che ha descritto e le risonanze sulle quali poi costruisce l'immagine della persona che ha accanto.
Rimango a disposizioni
Dott.ssa Simona Longo

Dott.ssa Simona Longo Psicologo a Riccione

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8 SET 2021

Buongiorno Jessica,
Il disagio relativo ai pensieri ossessivi che avverte andrebbe affrontato con una buona terapia. A prescindere da quello che deciderà di fare con il suo ex la incoraggio a farsi aiutare.
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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