É possibile uscire dall'omosessualità?
Da un punto di vista psicologico è possibile "sconfiggere" l'omosessualità?
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quando l'omosessiualità era considerata una malattia (prima del 1991) dal Manuale diagnostico del disturbi mentali redatto dall'APA gli psicoterapeuti cognitivo comportamentali utilizzavano un afficacie protocollo terapeutico con buon successo. Lo stesso protocollo può essere utilizzato anche oggi con altrettanto successo - all'interno dell'approccio cognitivo comportamentale - solamente nel caso che la persona avverta un evidente disagio nel suo comportamento sessuale o in pensieri rivolti a persone dello stesso sesso e chieda esplicitamente di passare da una posizione di orientamento omosessuale verso pensieri e pratiche eterosessuali
dr paolo zucconi, sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
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Molte persone convivono bene con la propria omosessualità,che non è certo qualcosa da sconfiggere...non è chiaro nel messaggio se riguarda Lei o altri..Se il disagio riguarda Lei,le consiglio un percorso con un collega esperto.
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Gnetilissimo,
l'omosessualità non è una malattia, e quindi non si deve curare. Un professionista accompagnare la persona a star bene con se stessa, a vivere l'omossessualità con naturalezza , ed accettrla come una "variante normale del comportamento umano", cito tra virgolette la dicitura del DSM IV. Cordiali saluti
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L'omosessualità non è una malattia ed è per questo che le consiglio di rivolgersi ad uno specialista che la possa aiutare a vivere serenamente il suo essere senza più nessun timore...
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Buongiorno, l'omosessualita' non e' una malattia, ma un' elemento di diversita' rispetto alla maggioranza di persone.
Non c' e' nulla che non vada bene nell'essere omosessuali, occorre saper accettare questa propria peculiarita' che ha basi fisiologiche anche molto profonde, come la componente ormonale...
Le consiglio di contattare uno/a psicologa della sua zona (tramite questo stesso portale o ASL) al quale richiedere una prima consulenza e poi definire il persorso piu' opportuno per lei... Per poter imparare a stare bene con se stessi, cordiali saluti
Dott.ssa R.M. Scuto, Pisa
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Cara Chiara,
la tua domanda lascia intendere il tuo ( o quello di qualcun'altro a te vicino) punto di vista sull'omosessualità...qualcosa da sconfiggere! Non concordo con il tuo giudizio; ritengo più che altro che sia un percorso personale che può creare delle difficoltà alla persona attratta da una persona del suo stesso sesso perchè è un percorso "discordante" dalla norma e soggetto ancora adesso a pregiudizi e critiche. Ritengo importante per questo motivo un aiuto psicoterapeutico per accettare e vivere in maniera armoniosa e soddisfacente la propria omosessualità. Inoltre segnalo la possibilità di confrontarsi con associazioni od enti della propria città che si occupano di questo tema.
Un caro saluto
Dott.ssa Federica Cereatti
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Gentile Chia,
l'omosessualità non si "sconfigge" perchè non è un "male da estirpare" o un dis-funzionamento psichico.
La invito a contattare uno specialista psicologo in zona per affrontare il disagio che sta vivendo.
Se lo desidera, resto a sua disposizione.
Cordialmente,
Dott.ssa Raffaella Orlando
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Buongiorno gentile utente,
da un punto di vista psicologico è senz'altro importante poter esprimere liberamente i propri conflitti di genere e cercare di elaborare una pacificazione con se stessi in quanto l'omosessualità può comportare un vissuto esistenziale e psicologico complesso ma non è una malattia. Si rivolga ad uno psicologo psicoterapeuta di persona per iniziare ad affrontare il suo disagio e vedrà che piano piano riuscirà a risolvere il suo conflitto.
Cordialmente
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Gentile Utente,
l'omosessualità non è più considerata una psicopatologia ormai da molti anni. Voler "sconfiggere" in questo caso significa non voler accettare l'omosessualità come una normale tendenza dell'essere umano. Comunque potrebbe dirci qualcosa in più. Si sta riferendo a se stessa o qualcun altro?
Cordiali saluti
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Cara,
L'omosessualità non e' una malattia da sconfiggere..tuttavia si può provare del disagio che sarebbe utile affrontare con unospecialista della sua zona
Cordiali saluti.
Dr. Cisternino
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