Ho riaperto la scatola. Fotografie regali libri dischi. Ricordi. Ho accarezzato ogni cosa. Mi mancavano quelle sensazioni. I ricordi non muoiono in una scatola. Io l'amo. Anche se ora non mi ama piu'. E' indipendente. Penso che sara' per sempre, magari diverso, ma per sempre. Ascolto la musica, rivivo all' infinito gli stessi sguardi gli stessi baci. Con altre donne e' sempre lei. Triste. Troppo diverse, troppo diverso. Due cose, non una. Rimane questo. L' altra parte di quello che e' stato. Ora, e'. E' inutile fingere che non sia. Le scatole non tolgono quello che ora sei. Lo evidenziano, lo concentrano in poco spazio. Ma e, sempre la stessa cosa. Se ne andra' da sola? Ritornera? Lo sapremo. Quello che e', diverra'. -non puoi decidere chi, quando perche' amare- e' indipendente dal tuo volere. E' il tuo essere. Che ne pensate? Grazie.
Pierpaolo
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1 SET 2014
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Caro Perpaolo
Sono pienamente d’accordo con te l’amore non può finire, né essere rinchiuso in una scatola con tutti i suoi ricordi. Esso può solo cambiare. Anche quando i rapporti finiscono possiamo dire che l’amore che abbiamo provato o che proviamo finisce.. no esso muta. L’amore muta come il tempo, che riesce a fare cambiare tutto, si indirizza verso qualcos'altro o qualcun’altro, ma pur sempre amore è. Dott.sa Paola Madesani
1 SET 2014
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Bellissimo! Complimenti! perché scrivi a guidapsicologie non scrivi per la nuova letteratura italiana? Hai un vero talento, non sprecarlo! Non so quanti anni hai, Pierpaolo, ma -e forse lo sai già- la scrittura, come ogni forma di elaborazione, è un percorso terapeutico. Nel tuo caso, io sento in queste poche righe da te scritte, il valore aggiunto dell'arte. che non solo è preziosità rara, ma anche ottimo ingrediente per medicare le proprie ferite. E andare molto oltre.
Auguri,
Dr. Roberto De Pas
1 SET 2014
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Buona sera Signor Pierpaolo,
quello che lei si domanda e il destino del peso dei suoi ricordi.. Dipenderà da lei. Da come si vedrà attivo nel processo di accettazione, elaborazione e senso positivo per lei di quanto successo.. (Perché quando finisce, solitamente, é anche perché l'altro non ci ama più come prima o non l'ha mai fatto realmente..) e da come deciderà di trattare quella scatola d'ora in poi ed il suo contenuto. Le consiglio una consulenza per poter capire quale sia la difficoltà personale dell'accettare e andare oltre e capire se vi possa essere un disturbo dell'umore o di personalità che rende difficile il tutto.. Una persona così romantica, dolce e profonda come pare esser lei é spiacevole non possa tornare a vivere e gioire nell'amore. Mi faccia sapere cosa decida fare.
Buona fortuna
1 SET 2014
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Pierpaolo ...
succede che si fa, si aprono e riaprono quelle scatole dei ricordi; è una cosa che può anche durare anni. Si ha bisogno di quelle sensazioni e di aggrapparsi a quegli odori alle musiche che riemergono da un passato più o meno remoto.
Quello che succede nel tempo è però che l'intervallo che c'è tra un "rituale di apertura" e la sua ripetizione diventa sempre più lungo e quelle sensazioni, a volte acute a volte sfocate, vanno comunque sfumando come un vecchio vestito che piano piano perde il colore.
Poi c'è il quotidiano che invece, sempre piano piano, riprende quei colori, ripercorre strade, tracce di un passato che si attualizza e si pennella in nuovi sguardi; quasi non ci si accorge che quello che è stato resta indietro mentre armonie nuove prendono forma ...Poi, ad un certo punto, c'è una specie di ingorgo, una lotta fatta di intrecci strani e poi un buio da cui emerge sottile una nuova luce e sarà una luce mattutina destinata a crescere sempre più...
Aprire quelle vecchie scatole oggi ed estrarne i ricordi, quasi oggetti vivi, è dunque un rito di transizione (alla Winnicot) ...un "passaggio obbligato" in cui credo quasi mai si resta impigliati ma che invece ci trasporta in un aldilà... Come il serpente che cambia pelle anche noi poi diventiamo nuovi..cresce un nuovo "sentire".
A mio parere questo riaprire scatole (che è anche un pò farsi del male) è necessario fino a quando sarà rimasta indietro ogni sensazione (nostalgica e ormai senza forza) e ci sarà davanti a noi una profumata,forte e inaspettata Nuova Storia d'Amore!!!
Augurissimi
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna.
1 SET 2014
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Buongiorno Pierpaolo
Ciò che più mi colpisce del suo scritto è che non pone una domanda precisa e non descrive una situazione. Sembra piuttosto sfogare il suo mondo interno con una scrittura che ricorda più una lettera privata, una narrazione per sè stesso, per mettere ordine e assemblare i ricordi come a costituire il corpo di un romanzo, il romanzo della vostra storia. Certo potrebbe farsi aiutare da uno psicologo in questa difficile operazione che è il tessere la trama della nostra vita, ma può iniziare o forse meglio dire proseguire con la scrittura. Non si sforzi di dimenticare (o "fingere che non sia" per citare lesue parole) cerchi di ricordare ogni momento e rifletta su questi. I ricordi sono a volte un feticcio che ci permette di accompagnare un cambiamento con vicino qualcosa di familiare, una parte di sè. Non tutto quello che ci fa soffrire và buttato. Cerchi di riflette su cosa tenere e cosa lasciare, forse vuole scoprire chi è, chi è stato e chi vorrebbe essere e come darle torto.
Un caro saluto
Dott.ssa Nicoletta Manna
1 SET 2014
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Caro Pierpaolo, ciò che il mio percorso di psicoterapeuta e la mia vita mi hanno insegnato e che le nostre esperienze rimangono indelebili in noi, non è nemmeno utile dimenticare anche se ci fanno soffrire ma possiamo imparare a portarle con noi con leggerezza invece di essere ancorato ad esse e ricercare sempre la stessa cosa che non sarà mai uguale! Un caro saluto Rimango a sua disposizione
Dottssa Elisa Zocchi
1 SET 2014
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Egregio signor Pierpaolo
dimenticare non è possibile ma solo rielaborare informazioni immagazzinate in modo disfunzionale e che fanno star male. Ciò può farlo uno psicoterapeuta. Solitamente l'utilizzo della metodica EMDR consente di avere buoni risultati. Dipende tuttavia dalla valutazione del problema
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale a udine
1 SET 2014
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Caro Pierpaolo, condivido profondamente la tua sofferenza e mi mancano le parole ma poi mi ritornano per dirti che la tua natura poetica -l'aspetto più sensibile e sublime di una persona - é quella che ti induce all'idealizzazione e pertanto a vivere la gioia e la sofferenza con accentuate tonalità emotive che richiedono tempi molto lunghi per essere attenuate. Richiedono un periodo di profonda riflessione su di sé in compagnia di una figura umana, quale potrebbe essere uno/a dei miei Colleghi con una propensione umanistico/esistenziale al di là di una seria formazione psicodinamica. Personalmente non posso che esprimerti tutta la mia stima ed ammirazione, ritenendo sfortunata la ragazza che si è allontanata, ma molto fortunata colei che in futuro diventasse oggetto della tua attenzione. Qualora avessi necessità di comunicare ulteriormente, io resto a disposizione. Un caro saluto.
Dottssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
1 SET 2014
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Egregio signor Pierpaolo,
dimenticare non è possibile. Desensibilizzarsi per eventi traumatici e rielaborarli per stare meglio: sì. Anche con la metodica EMDR.
dr paolo zucconi sessuologo clinico e psicoterapeuta comportamentale e cognitivo in friuli venezia giulia
1 SET 2014
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Per inquadrare meglio la mia domanda, chiarisco alcuni punti. Storia di amanti, entrambi sposati. Un anno di incontri, intesa fortissima mai provata prima per entrambi. Poi, un anno fa mi lascia con una sola parola scritta per sms. "Fine". Non sono ancora riuscito a togliermela dalla testa.
(La scorsa settimana mi ha telefonato dopo mesi di silenzio, vorrebbe forse vedermi) Pierpaolo.
Ti è stata utile?
Grazie per la tua valutazione!
29 AGO 2014
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Caro Pierpaolo,
la sua domanda è la rappresentazione esemplare della sua sofferenza e di quanto sia difficile il momento che sta passando.
E' possibile dimenticare? La mia risposta è No, ma quello che è possibile è elaborare e ricordare cosa ha significato un'esperienza per noi, cosa ci ha insegnato, perché è successa proprio in un determinato momento della nostra vita e cosa ci può dire di noi.
Un caro saluto
Dott.ssa Martina Panerai
29 AGO 2014
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Gentile Pier Paolo, il male d'amore che lei sta vivendo pare evidente e la questione che lei pone non ha facile risposta. Tuttavia bisogna capire quanto lei sia disposto a "farsi tirare giù" da questo suo amore finito perché non ricambiato. Non so quanto tempo le ci vorrà per smaltire i sentimenti di malinconia che lei prova, anche perché non sappiamo nulla di questa storia e di come lei e' stato come partner, ma di certo non negare il suo stato mi sembra il primo passo per superare le sofferenze che lei vive.
Le suggerisco di provare un percorso psicologico professionale che le serva sia da sostegno in questo momento di sconforto sia di comprensione delle due difficoltà ad accettare la fine del rapporto. Imparare ad accettare la fine delle esperienze, anche quelle affettive, può essere una buona occasione di crescita personale.
Saluti
Dott.Dario Grigoli
Pinerolo