È lecito pensare di lasciare questa ragazza per questo fatto?
Buonasera, da circa due mesi frequento una ragazza straniera (io 24 lei 21). Dopo esserci conosciuti una sera in un locale, dopo averci messaggiato su facebook per qualche giorno, essermi accertato che non avesse un ragazzo, le ho chiesto di uscire.
Siamo stati fuori a cena, quando l'ho accompagnata a casa siamo rimasti a parlare in macchina per 5 ore.
È stata un'esperienza mai provata prima da nessuno dei due, ci conoscevamo da ore ma sembravano anni. Parlammo di qualsiasi cosa senza alcun taboo, due libri aperti. O quasi.
Credo sia doveroso precisare che nonostante l’affinità evidente che c’è tra di noi, siamo persone completamente diverse come interessi, frequentazioni e anche punti di vista. Io sono il classico “bravo ragazzo” che ha avuto un paio di ragazze fisse, lei potrebbe non essere considerata da molti l’archetipo di “brava ragazza” e ha una storia “sentimentale” diciamo più movimentata.
Uscimmo una seconda sera, salì in macchina e mentre stavo guidando verso un pub, lei, imbarazzata, mi disse che non era stata del tutto onesta con me, in quel periodo si stava frequentando con un ragazzo. Nessuna complicazione sentimentale a suo dire, facevano sesso, fumavano molto fumo, mangiavano, ma non si frequentavano fuori dalle mura di casa di lui e non dormivano neppure assieme.
Un pò interdetto dalla situazione, le dissi chiaramente che uscivo con lei perché mi piaceva, perché mi attraeva, insomma, le feci capire che le mie erano intenzioni serie, non volevo assolutamente illudermi.
Le spiegai che facevo fatica a fidarmi delle persone e che data la situazione, probabilmente avrei faticato a fidarmi di lei. Per questa cosa, lei se ne risentì molto. Dissi che sarebbe stato meglio che lei risolvesse o in un modo o nell'altro la situazione e che l'avrei accompagnata a casa subito, non volevo portarla fuori.
Prima mi disse che arrivavo in un momento complicato della sua vita e non se la sentiva di cominciare una relazione, poi insistette tanto per andare nel pub dove inizialmente eravamo intenzionati ad andare; alla fine cedetti.
Quella sera, usciti dal locale un po’ brilli ci baciammo per la prima volta, la riaccompagnai a casa e ci salutammo, le dissi che non l’avrei cercata.
Passarono due giorni, lei mi scrisse che voleva vedermi, uscimmo, disse che non avrebbe più rivisto il suo “amico”, le chiesi se ci aveva parlato, se si erano incontrati, disse che ci aveva parlato per telefono.
Da quel giorno cominciammo a frequentarci assiduamente.
Dopo un mese e mezzo una notte mentre eravamo a letto mi confidò piangendo che in realtà si erano visti a casa sua e che l’avevano fatto. Io, nuovamente interdetto le chiesi perché mi aveva mentito, perché l’avesse fatto, quali erano le motivazioni dietro quell'atto. Mi rispose che era lui che voleva, che non sono riusciti a consumare del tutto perché lei pensava a me e ad un certo punto l’ha mandato via.
Continuiamo a vederci, ma, da qualche giorno c’è molta confusione nella mia testa, mi sento manipolato e in qualche modo tradito, non tanto a livello fisico, ma piuttosto a livello mentale, la relazione improntata sull'onestà, sulla lealtà ora ha un neo nel punto più fragile, che nella mia testa dovrebbe essere anche il più romantico e bello: il principio della relazione.
Vivo questa situazione come una bomba alle fondamenta facendo nascere in me mille dubbi.
Se c’è qualcosa da perdonare, dovrei farlo con il rischio di portarmi in bocca questo amaro?
Sono un povero sempliciotto inesperto che sta male per queste cose anche se non ho motivo per esserlo?
Devo considerare solo il fatto che lei ad un certo punto mi ha detto la verità?
La domanda più importante
E’ lecito pensare di lasciare questa ragazza per questo fatto?
Vi ringrazio già da ora per le risposte.
Buona serata