È il transfert? Come parlarne?

Credo che stia avvendo il transfert nei confronti della mia psicologa. In passato ho avuto diversi casi di infatuazione nei confronti delle mie professoresse e, analizzando i casi in studio, è venuto fuori che ho bisogno di ascolto, il quale nel corso della mia vita, in famiglia, è stato quasi del tutto assente.
Ultimamente sto provando dei sentimenti forti nei confronti della mia psicologa: la penso costantemente, sorrido da sola se ripenso ad alcuni momenti divertenti accaduti durante i colloqui con lei, ho delle fantasie sessuali nei suoi confronti. Durante i colloqui non ho ancora avuto il coraggio di parlarne con lei anche se, nell'ultima seduta, lei mi ha domandato come mai non riuscissi a mantenere lo sguardo con lei ed io ho divagato dicendo che, solitamente, con le persone per strada lo faccio per non far capire loro che magari mi attraggono. Non credo che comunque abbia veramente compreso (forse) perché continuava ad insistere sul perché lo facessi con lei in quel momento, quasi come se la mia risposta non avesse una connessione vera e propria con quello che avrei voluto risponderle.
Da qualche mese lei mi sembra cambiata: ride per qualsiasi mia battuta o momento di difficoltà in cui però sono io per prima a ironizzare, ha allungato anche i tempi del colloquio, come se adesso, improvvisamente, 5/6 minuti in più di colloquio con lei non fossero qualcosa di straordinario, bensì di ordinario. Inoltre, ho notato che se le racconto della mia professoressa (per la quale ho provato e continuo a provare un forte attaccamento), lei finge di non ascoltare il discorso e continua con quello precedente. Oppure mi è capitato di raccontarle che ho conosciuto delle persone nuove e vedere lei fare delle espressioni seccate. Ha anche iniziato a farmi molti complimenti sui miei progressi e un giorno mi ha detto in modo indiretto che sono bella.
Io, da parte mia, sono diventata dipendente da lei e può anche darsi che in realtà tutti questi segnali che ultimamente sto notando siano "normali", semplicemente parte della terapia.
Riesco a razionalizzare la situazione, ma non del tutto ovviamente (visto che in parte in realtà spero che lei provi la stessa cosa che provo io). Analizzando da sola questa attrazione nei suoi confronti, io credo che sia normale, in quanto appunto l'ascolto nella mia storia familiare è mancato quasi del tutto, e la psicologa è una persona che mi ascolta. Sta probabilmente avvenendo una cosa simile a quella che è avvenuta con le professoresse. Inoltre, credo che la psicologa si sia anche accorta che sono diventata dipendente da lei e che mi sento molto attratta (non penso che per una psicologa sia così difficile).
Non so se parlargliene o meno, perché (a parte l'imbarazzo che la situazione mi procurerebbe) in parte ho paura che l'attrazione da parte sua non ci sia (cosa che, se ragiono, penso che sia possibile e scontata), oppure che lei possa dirmi che non possiamo continuare i nostri colloqui. Allo stesso tempo sono consapevole che approfondire questa attrazione sia la cosa più giusta (nei miei confronti in primis) che si possa fare.
Nel caso in cui me la sentissi, come potrei parlargliene? Come potrei iniziare il discorso?