È amore questo o auto convincimento?

Sono Giulia, una ragazza di 26 anni che non sa cos'è l'amore. Scriverò tanti dettagli ma sono necessari. Fin da quando ho intrapreso il percorso di università avevo sempre detto di non aver tempo per l’amore e né tantomeno ero alla ricerca. Sì ci sono stati dei ragazzi che potevano interessarmi però non ho mai agito. Il 2023 è stato un anno particolare, è iniziato benissimo perché ho conosciuto un ragazzo più grande di me che mi aveva fatto credere altro e poi di punto in bianco è sparito ritornando dalla sua ex. Ho sofferto molto perché non ho mai ricevuto una risposta ai suoi silenzi. L’estate era iniziata benissimo, con una crociera fatta con la mia migliore amica e, all’inizio di agosto, conosco un ragazzo, Paolo, cugino di una mia amica. Paolo è un ragazzo divertente e fin da subito mi colpisce questo suo modo di fare. Le sere passano e io ero sempre più contenta della sua presenza tanto da arrabbiarmi quando non usciva con il mio gruppo di amiche. A fine estate le mie amiche tornano all’università e io resto sola, o meglio, resto con Paolo. Passiamo sempre più tempo insieme e tra di noi nasce qualcosa di inaspettato, sia io che lui non avevamo immaginato niente di tutto ciò. Una sera però io sento le famose ‘farfalle nello stomaco’ che mi fanno fare il primo passo, lo bacio. Ero talmente tanto entusiasta che tornata a casa ridevo e non capivo cosa stesse succedendo. Lo racconto subito alle mie amiche più fidate e a mia madre, ero felice. Il problema è che un giorno, ad un certo punto, mi crolla tutto: io non capivo più cosa mi piacesse di lui dato che non è il mio tipo. Un giorno mi viene un attacco di panico e nei giorni successivi altri. Ne parlo con i miei genitori, Paolo e le mie amiche e vado dalla dottoressa che mi prescrive ansiolitici. Nonostante ciò il problema non era risolto. Decido di prendere la situazione in mano e vado dalla psicologa per capire che cosa fare, lei mi sta facendo ragionare sul fatto che il nostro è un rapporto d'amore ma io per una serie di motivi non lo identifico come tale e devo lavorare su queste ragioni altrimenti non starò bene in nessuna relazione sana. Non riesco ad immaginare un futuro con lui, non penso ad una vacanza, non riesco a pensare all’intimità che mi blocco, non riesco a conoscere i suoi amici che mi viene l’ansia, ci sono giorni dove se non ho voglia di uscire o di baciarlo sto male. Tutti questi motivi mi portano a dubitare di me in relazione a questo rapporto. Lei mi sta aiutando, ma dentro di me rimane sempre di fondo l'idea che non lo amo come dovrebbe essere e che lo devo lasciare. Sono quattro mesi che non riesco a vivere la mia vita perché mi tormento su questi argomenti che non mi danno tregua... mi informo su forum, dappertutto... passo le mie giornate a rimuginare senza venirne a capo, solo quando parlo con la psicologa, con mia madre o con Paolo va meglio ma dura solo il tempo della chiacchierata. Passo le mie giornate con il cervello intasato e lo stomaco in una morsa, non riesco più a fare tutto quello che facevo prima, con la serenità di prima.