Dubbi su me stessa e sul mio passato.

Buongiorno dal suo racconto emerge un forte senso di colpa e di inadeguatezza, un senso di colpa profondo che forse è solo apparentemente legato alle frequentazioni con altri ragazzi nei primi periodi della sua relazione. Forse la questione riguarda l’immagine e la valutazione che ha di se stessa e forse l’idea di non meritare questo ragazzo che viene definito l’amore della sua vita. Continuare a pensare e rimuginare alimenta solo l’angoscia e il senso di colpa. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo il prima possibile per comprendere e arginare questo senso di colpa e questi pensieri che la tormentano.
Resto a disposizione Saluti
Dr.ssa Parolini

Gentile Greta,
da ciò che scrive emerge confusione, insicurezza e basso livello di autostima.
Questi tratti caratteriali alimentano pensieri disfunzionali e improduttivi nonchè sensi di colpa inopportuni che le causano ansia e malessere.
Il modo per uscirne è quello di intraprendere un percorso di psicoterapia preferibilmente ad orientamento cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Gentile Greta,
Capisco la sua forte preoccupazione che la fa stare male.
Io la invito a leggere da un altro punto di vista la situazione: non bisogna capire se lei sia una persona sbagliata o giusta ma da quali aspetti di se stessa sta scappando e perchè non vuole accettarli.
C'è qualche persona in famiglia a cui non vuole assomigliare per cui ha paura di cadere in comportamenti "cattivi"?
Potrebbe aiutarla intraprendere un percorso dove al centro ci sia lei e non le aspettative degli altri.
Resto a disposizione per qualsiasi informazioni.
Saluti.
Dott.ssa Serena Celentano

Buonasera Greta,
Il rimugino costante dei suoi pensieri non facilita una buona percezione di sé e dell’intorno.
Avrebbe bisogno di un aiuto relativo alla gestione dei suoi pensieri che in alcuni casi potrebbero deragliare.
Una terapia cognitivo comportamentale potrebbe essere efficace per questo disagio.
Resto a disposizione e le auguro il meglio
Dott.ssa Oriana Parisi

Buongiorno Greta,
Mi dispiace per ciò che hai esposto.
Resto disponibile anche online se vorrai cercare di parlarne in uno spazio di ascolto e supporto per gestire al meglio questa situazione che ti fa soffrire emotivamente.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Gentile Greta,
dal modo in cui scrive emerge tutto il disagio che sta provando. Potrebbe esserle utile ripercorre insieme ad uno psicologo questi pensieri che l'assillano, esplorare questo senso di colpa per gli atteggiamenti che ha avuto in passato e che la turbano pur ammettendo lei stessa che non ha mai valicato i confini, e insieme, dopo un'analisi dettagliata, imboccare il sentiero per uscire da questo circolo vizioso.
Rimanere da sola con i suoi pensieri potrebbe non aiutarla, ma alimentarli.
Resto a sua disposizione qualora voglia contattarmi anche online.
Un caro saluto,
Dott.ssa Simona Delli Santi

Buongiorno. Il cambiamento personale è un processo lungo e complicato. Se ci sono voluti degli anni per determinare una sofferenza psicologica, non può certo bastare una mail per risolverla. Purtroppo non ci sono scorciatoie percorribili e i consigli che uno psicologo potrebbe dare in una chat lasciano il tempo che trovano: non esiste la “bacchetta magica”. Per inquadrare l’eventuale problematica di un individuo serve invece una consulenza approfondita (almeno 4 sedute). A seguire, se nella consulenza si evidenzia un problema significativo, per trattarlo e cercare di risolverlo è necessaria una vera e propria psicoterapia o una psicoanalisi.
È quindi illusorio credere che si possano ottenere risultati scrivendo in una chat: serve solo a perdere tempo e di solito significa che non si è pronti a mettersi in discussione. Qualora lei fosse una persona veramente motivata a capirsi e a ricercare un cambiamento personale profondo e duraturo, l’unico consiglio sensato che potrei darle è quello di fissare un appuntamento con un professionista serio e preparato. Per quel che mi riguarda, le do la mia disponibilità (anche online).

Buongiorno Greta,
la storia che racconta è una dinamica che sta avvenendo sempre più spesso nella nostra società, in quanto vi è fin da subito una certa paura ad impegnarsi con una persona in maniera esclusiva. Molto spesso, tra l'altro, si vedono coppie che non sanno esattamente quando sia il loro anniversario, proprio in quanto non si conosce il confine tra la frequentazione e il fidanzamento.
Per quanto mi riguarda, la vorrei tranquillizzare. Non credo che lei abbia fatto nulla di male.
Nel momento stesso in cui non si rende "ufficiale" la relazione, entrambe le parti accettano implicitamente un certo grado di libertà.
Questo sarebbe stato valido anche per il suo moroso. E visto che lei stessa dice di non aver fatto nulla di troppo spinto, credo che non dovrebbe né sentirsi in colpa, né tanto meno provare vergogna o questo stato di malessere.
Sarebbe interessante andare ad indagare quale sia stata la reazione del suo fidanzato nel venire a conoscenza di quanto lei gli abbia raccontato.
Cerchi di tranquillizzarsi, dato che ciò che realmente è importante è contenuto in ciò che vi riserverà il futuro, non nelle catene del passato. Dice che sarà l'uomo della sua vita, e questa è l'unica cosa che conta.
Questo suo profondo stato di tristezza, però, andrebbe analizzato meglio, in quanto pare una reazione sproporzionata rispetto alla reale natura del problema. Pertanto, le consiglio caldamente un trattamento psicologico, anche breve, per fare luce sui suoi stati interiori.
Rimango a disposizione per qualunque cosa, anche una semplice chiacchierata privatamente.
Le auguro il meglio e le faccio i miei saluti.

Dott. Luca Dominianni
Modena

Buongiorno carissima, dunque la differenza tra noi e gli animali è sostanzialmente, che noi abbiamo il pensiero e gli animali no. Questo però non ci mette al riparo da disagi ne ci dà la sicurezza di essere avvantaggiati, perché se lo strumento del pensare viene usato male, bhe allora si finisce con il vivere emozioni dolorose e ci si mette sulla strada sbagliata. Detto ciò, le chiedo: a cosa serve pensare a quello che lei ha fatto con altri ragazzi, quando ancora la sua amicizia con il suo attuale ragazzo, non era un rapporto di coppia? Che senso ha? Lei è una ragazza che come tutte le ragazze, le piace avere delle attenzioni ed essere corteggiata, una cosa normalissima, come tutti i ragazzi che devono trovare la persona con cui stare bene. Ora, se la è goduta e ha fatto bene..!
Raccontarlo al suo attuale ragazzo perché? Perché pensa che debba conoscere quasto suo lato un po', diciamo "civettuolo"? Che poi non lo è, poiché come già detto lei è solo una ragazza giovane che sta facendo le sue esperienze e che deve cercare la persona con cui stare bene. Questi sono fatti suoi, riguardano la sua crescita come persona. Ci sono dei confini personali in cui ognuno di noi vive e che non devono diventare territorio dove altri mettono il naso. Non tutto deve essere condiviso per forza. Soprattutto se a noi per primi non ci è ancora chiaro. La sua ansia nasce da pensieri disfunzionali ovvero, non utili a nulla se non a stare male. Le emozioni o sensazioni che proviamo nascono di conseguenza ai pensieri che facciamo. Per stare bene quindi deve cercare di fare pensieri più positivi e funzionali ad una vita migliore.
Lei pensi a costruire un futuro con il suo ragazzo, non pensi al passato. Chi vive nel passato si perde il presente.
Resto a disposizione anche on-line se lo volesse.
Cari saluti.
Dottoressa De Luca Barbara

Salve Greta, Mi spiace molto per la situazione che descrive poiché comprendo il disagio connesso. Ritengo importante che lei possa consultare uno psicologo al fine di cercare di capire quali pensieri e vissuti emotivi si vadano a innescare nei momenti particolarmente problematici. È importante cercare soprattutto di identificare i pensieri disfunzionali che mantengono in atto la sintomatologia ed impediscono il raggiungimento del Benessere personale. Inoltre, Credo che sarebbe utile trovare delle strategie per affrontare il senso di colpa e capire cosa significhi per lei poter sentirsi in colpa, comprendere Perché è così intollerabile. Questo le servirà per gestire situazioni future nelle quali sarà nelle condizioni di dover prendere una decisione.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Gentile Greta, proverò a darle qualche dritta nonostante sia impossibile aiutarla con dei consigli che possano sostituire un percorso psicoterapico, dunque le chiedo di contattare un collega nel caso questi pensieri dovessero persistere.

Sa, il potere del rimuginio e dei dubbi è che più si pensano e più si fanno pensare, camminando nella mente come delle formichine che si spostano alla rinfusa alla ricerca di cibo - nel suo caso i pensieri la fanno sentire in colpa, e più li pensa e più si riproducono creando nuovi scenari che forse sono avvenuti e forse no.

Il mio consiglio - per provare ad evitare che questi pensieri che si pensano da soli continuino a pensarsi e a proliferare - è di fare ordine facendo un esercizio di scrittura al giorno: metta nero su bianco, per iscritto, tutti questi pensieri di colpevolizzazione, di dubbio e rimuginio, fino a quando non va in saturazione. Potrebbe essere utile per evitare che restino nella mente a stagnare, mentre poterli buttare fuori può creare già dell’ordine dove regna il caos.

Come le dicevo all’inizio questo esercizio non sostituisce una psicoterapia, che le consiglio di intraprendere se le cose dovessero aggravarsi o restare così come sono nei giorni avvenire.

Un saluto