Salve sono un ragazzo di 18 che è sempre stato attratto da ragazze della mia età o comunque più grandi. Da più o meno due mesi ho paura di poter essere un pedofilo. Non mi sono (e mai lo farò) masturbato su immagini di bambini nudi o vestiti, il mio problema grave è che non riesco a capire se sono attratto dai bambini in generale oppure sono solo confuso. Quando vedo una foto riguardante un bambino la prima cosa che faccio è evitarla in qualsiasi modo distogliendo lo sguardo o mandando avanti il video, per esempio, mentre se incontro un bambino per strada cerco in tutti i modi di non stargli vicino e se proprio devo non lo guardo in faccia. Faccio costanti prove mentali per capire se sono attratto dai bambini e mi sale l'ansia perché penso che se ci sto pensando vuol dire che lo sono e mi viene come se mi scendesse un peso sullo stomaco. L'unica immagine che ho visto di un bambino nudo è il bambino della copertina dei Nirvana però non ha suscitato alcun effetto. Ormai non so più che fare, alterno periodi di stabilita a periodo di forte disagio e la cosa sta diventando estremamente dolorosa per me e anche per i miei famigliari visto che sto diventando freddo e distaccato per via dei continui pensieri e inoltre cerco sempre più scuse per non uscire di casa, grazie per la risposta e se potete consigliatemi un modo per parlarne con i miei genitori.
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
16 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Francesco, non fossilizzarti sul fatto in se ''sono o meno attratto dai bambini'' perchè spesso capita di avere un pensiero intrusivo che ci porta a focalizzarci su una cosa ma in realtà è solo una trasposizione di ciò che fa scatenare questa correlazione. Ti consiglierei di parlarne con la tua famiglia ma non conoscendo i tuoi genitori non so se siano disposti ad accogliere il tuoi pensieri senza trarre delle conclusioni che potrebbero peggiorare la situazione. Semplicemente puoi esprimere il desiderio di parlare con uno psicologo/a per dei tuoi problemi personali che ti stanno creando ansia e poi in un secondo momento, quando capirai se sia una tua inclinazione o se sono solo pensieri, parlarne con loro per avere comprensione e vicinanza in questo momento. Devi valutare tu conoscendo i tuoi genitori cosa fare...se hai bisogno contattami senza esitare.
Un Saluto.
Dott.ssa Brusadelli Marina
18 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Francesco,
è molto probabile che ciò che racconta sia da collegare soltanto ad un pensiero intrusivo che induce ansia ed è un sintomo di personalità con tratto O-C (ossessivo-compulsivo).
Tuttavia, è necessario un approfondimento in un contesto di di psicoterapia per comprendere l'origine di questo disturbo e mettere in atto un trattamento adeguato.
Senza entrare nei dettagli, ai genitori può semplicemente chiedere di essere sostenuto per un percorso di psicoterapia dal momento che ha disturbi di ansia con pensieri ossessivi.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
15 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, capisco che stia attraversando un periodo molto difficile e confuso. È importante ricordare che l'ansia e le preoccupazioni possono spesso portare a pensieri intrusivi che possono non riflettere la realtà o le proprie vere inclinazioni. Tuttavia, è fondamentale che lei parli di queste preoccupazioni con un professionista della salute mentale, come uno psicologo o uno psichiatra, che può aiutarla a navigare attraverso questi sentimenti e a capire meglio cosa sta succedendo.
Per quanto riguarda il parlarne con i suoi genitori, ecco alcuni suggerimenti:
1. Scegliere il momento giusto: Trovare un momento in cui si sente calmo e in cui i suoi genitori sono disponibili e non distratti da altre cose.
2. Pianificare cosa dire: Potrebbe essere utile scrivere in anticipo ciò che si vuole dire. Non è necessario entrare nei dettagli specifici dei suoi pensieri se non si sente a suo agio, ma può esprimere che sta lottando con l'ansia e i pensieri intrusivi e che ha bisogno di aiuto.
3. Essere onesto: È importante essere onesto sui propri sentimenti. Può dire loro che si sente confuso, ansioso e che ha bisogno di supporto.
4. Chiedere aiuto: Può chiedere loro di aiutarla a trovare un professionista della salute mentale con cui parlare.
Ricordi che non è solo in questa situazione e che c'è aiuto disponibile. Non esiti a cercare supporto.
15 GIU 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Caro Francesco,
quello di cui parla, e che ha già identificato, è un sintomo ossessivo, un pensiero intrusivo vissuto come estraneo che comporta ansia e senso di confusione.
Negli ultimi mesi deve essere successo qualcosa che l'ha portato a sentirsi confuso, sbagliato, immorale e questo la obbliga a monitorarsi, controllarsi e fare prove costanti per verificare chi è davvero.
Chiaramente non può che vivere in una condizione di forte e costante disagio.
La psicoterapia potrebbe aiutarla a comprendere che cosa ha scatenato questo sintomo ossessivo e la modalità per sentirsi più sicuro di sè.
Le auguro buona giornata.
Rimango disponibile online.
MR