Salve,sono Francesca,ho 27 anni,da marzo del 2018 ho iniziato a soffrire di angoscia al risveglio,sensazione di distacco dalla realtà e da persone a me care,attacchi di panico con derealizzazione e inoltre è come se il mio passato non mi appartenesse!
Gli attacchi di panico sono spariti,ma con se sono sparite le emozioni tutte,e nn controllo più i miei pensieri,passo le giornate a controllare le mie sensazioni e sono focalizzata sul problema stesso,non riesco più a godermi la vita.
Nonostante faccia terapia farmacologica e psicologica non riesco a migliorare.
I medici dicono cose diverse,chi dice che ho solo ansia chi che sono depressa e uno da i farmaci e l'altro è contro non so più chi ascoltare e non so come guarire mi sento confusa =(
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9 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile utente,
È importante perseverare nelle cure che opportunamente ha intrapreso. Da quanto tempo fa un percorso di sostegno psicologico? E con quale cadenza? Purtroppo i risultati di questi percorsi richiedono un po' di tempo ma soprattutto costanza. Sarebbe anche opportuno che le figure curanti si confrontino maggiormente per arrivare ad una visione comune della sua sofferenza. Così facendo la confondono e demoralizzano, dovrebbe parlare con loro di questo. Deve essere rassicurata da chi la sta seguendo. Non esiti a rivolgere tali quesiti e tutte le sue perplessità ai suoi curanti. Spero di essere stata di aiuto. Saluti
Dott.ssa Rosaria Nocera
9 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Francesca, ansia e depressione sono, ahimé, buone e tristi compagne, nel senso che vanno spesso a braccetto! Se ha sofferto di attacchi di panico direi che è abbastanza ovvio prevedere una forte componente ansiosa! In ogni modo non è difficile misurare questi elementi, ed altri parametri importanti, mediante test di personalità. Se questo lavoro non è stato fatto, beh, mi dispiace, ma c'è stata mancanza di professionalità. A prescindere da ciò, è necessario che Lei impari ad ascoltarsi maggiormente, per cogliere quale intervento, farmacologico o no, la fa migliorare, perché non è possibile che tutto non abbia effetto. Anche in questo compito dovrebbe essere aiutata appropriatamente. Resto a disposizione.
dr. Leopoldo Tacchini
9 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Francesca,
comprendo la sua preoccupazione, tuttavia per poterla aiutare avrei bisogno di ulteriori elementi, ad esempio da quanto tempo ha intrapreso il percorso?come si trova con la/il collega?mi pare anche molto confusa per quanto riguarda il sostegno farmacologico, lei ha il diritto di capire la terapia.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole può scrivermi
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
9 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Francesca,
da quanto tempo fa psicoterapia e assume farmaci? Se è da poco è necessario dare un po' di tempo per l'azione per i farmaci e dare un po' di tempo alla psicoterapia di permetterle di lasciarsi andare.
Mi contatti in privato qualora lo ritenga necessario
9 APR 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buon giorno Francesca, la derealizzazione è un meccanismo di difesa che in parole semplici comporta un ritiro delle emozioni dal mondo circostante, di norma in certe particolari situazioni. In certe situazioni è più intensa , in certe altre meno, se non assente del tutto. Spesso associata ad attacchi di panico e/o ad altre inibizioni, per esempi la guida, l'uscire di casa etc....
E' necessario, con l'aiuto di un bravo terapeuta, esplorare le ragioni inconsce che sono la causa di questi sintomi. E' un percorso psicoterapeutico che richiede impegno ma che, se ben condotto, risolverà i Tuoi problemi.
Ah, a proposito, i farmaci non servono a niente.
Se vuoi sono a Tua disposizione anche per eventuali approfondimenti.
Un caro saluto.
Dr. Marco Tartari