Distacco dal padre
Buongiorno,
vi scrivo per un problema che ormai va avanti da un paio di anni con mia figlia (3 anni). Iono sono il papà e da 8 mesi abbiamo altri sue gemelli.
Lei e' sempre stata una bambina molto attaccata alla madre, fino da subito, probabilmente anche grazie all'allattamento. Il problema si è visto non appena e' andata all'asilo (8 mesi) e da li piano piano il legame è diventato sempre piu' forte e univoco.
In particolare si è accesso un rifiuto nei miei confronti in alcune situazione. Preciso che questo non succede con i nonni e gli zii, che pero' vivono molto lontano.
In momenti di stanchezza aucuta oppure quanto sono da solo con lei o tento di portarla a fare un giro da solo con me , chiede ininterrotamente della madre fino a pianti disperati e crisi di nervi. Il risultato, sempre il medesimo, è che la riporto da mamma.
Molto spesso tra l'altro non esce neanche con me, o al mattino se si alza un po di luna storta si attacca direttamente alla madre diventanto un tutt'uno.
Questo non è stato mai un problema perche' mia moglie non lavora e fino a 8 mesi fa era figlia unica, fino all'arrivo dei gemelli, l'anno scorso.
Questo ci riporta ad oggi, dove durante il week end, uno dei due ha avuto la febbre alta e quindi, a turno, abbiamo dovuto vegliarlo.
Il Sabato, dopo tanto tempo, sono riuscito a portare la mia figlia maggiore allo zoo. Tutto è filato perfettamente e quindi non ha mai cheisto della madre incredibilmente (forse successo altre 2 volte). Ma la domenica, si è alzata di pessimo umore (spesso capita).
Ho provato a portarla al parco, dagli altri bambini. Appena arrivati sulla strada si è immobilizzata e ha chiesto di mamma.
Spesso capita. Al che le abbiamo spiegato che va bene chiedere di mamma, ma siccome chiariamo subito con quale gentitore uscira, ci aspettiamo da lei che non cambi idea lungo la strada, facendo perdere tempo a tutti.
Ovviamente la domenica mattina ha vinto, mamma è scesa e io mi sono arrabbiato (ci tengo a precisare che mi arrabbio molto in queste situazioni ma questa volta senza scenate), ho preso il gemello malato e me ne sono andato in casa.
Lei ha capito e al pomeriggio, di sua sponte ha detto di voler andare al parco con me. Io ero gia intenzionato a porte l'altra gemella, quella che stava bene cone ma ho accolto la richiesta.
Quindi le ridico bene che non deve per forza venire con me ma lei ci tiene, ci prova, stranamente.
Ho notato con l'approcciarsi dei tre anni, una maggior consapevolezza del problema da parte sua e dei miei sentimenti.
Arrivato al parco, c'e una piccola piscina, un bambino le schizza l'acqua e lei va in pallone (era fredda) e comincia a chiudersi chiedendo Mamma Mamma Mamma, chiudendosi in se stessa per mezzora sull'asciugamano.
Al che ho fatto venire mia moglie al parco, che è arrivata dopo un paio di ore, intanto ci siamo spostati e fatto altri giochi. Fortunamente con l'aiuto della sua amichetta del cuore, si è calmata.
Alla fine della giornata all'abbiamo messa sull'altalena, ma quando era ora di andare le abbiamo chiesto di scendere. Non ha voluto. L'abbiamo tirata giu con la forza ed è letteralmente caduta in una crisi disperata di pianto, come non faceva da qualche mese, dimostrando tutta la frustrazione della giornata.
Tutto questo mi dice che non sta andando bene, ma ogni tanto c'e qualche miglioramento.
Siamo passatati negli anni dall'evitare qualsiasi in braccio, gioco, portarla al letto a qualche miglioria di tanto in tanto, ma di fondo rimane sempre il problema.
Ovviamente per forza di cosa io mi sto occupando molto dei gemelli, creando a mio avviso un non-equilibrio anche da quella parte.
Ho provato molte volte a spiegarle il mio stato d'animo ma credo che sia troppo piccola per afferrare la complessita' della cosa
La mia domanda è:
come dovrei procedere in quanto a padre. Coadivare la sua necessità della madre e non mettermi in mezzo aspettando che mi cerchi lei, rischiando di lasciare passare tempo oppure creare gelosia perche passo il tempo con i gemelli?
Oppure piano piano continuare a cercare momenti in esclusività con lei?
Dovrei farle notare (io persino mi arrabbio) quando non vuole stare con me o dovrei fare finta di neinte?
Grazie in anticipo per il supporto